Doping, sconto a Di Luca
Può tornare a correre
Il ciclista abruzzese, squalificato per due anni per essere risultato positivo all'Epo Cera durante il Giro d'Italia 2009, in cui si piazzò secondo, può tornare a correre da domani
ROMA, 15 ottobre - Il ciclista abruzzese Danilo Di Luca, squalificato per due anni per essere risultato positivo all'Epo Cera durante il Giro d'Italia 2009, in cui si piazzò secondo, può tornare a correre da domani. È questa la decisione del tribunale nazionale antidoping del Coni che ha praticato uno 'scontò di oltre nove mesi a Di Luca per aver collaborato nell'inchiesta sul doping della procura di Padova
Fonte: CDS
Il TNA del Coni ha concesso a Danilo Di Luca uno 'sconto' di 9 mesi sulla sua squalifica in merito alla positività al Cera in occasione del Giro 2009: "Sono contento perchè posso tornare a correre subito anche se la stagione ormai è finita. Contador? Spero che non si ritiri"
Da domani Danilo Di Luca potrà tornare a correre. Il Tribunale nazionale antidoping del Coni ha concesso al corridore abruzzese uno 'sconto' di 9 mesi e sette giorni sulla sua squalifica. Di Luca, positivo al Cera in occasione del Giro d'Italia 2009, era stato sospeso per due anni e per il ritorno in sella avrebbe dovuto aspettare fino al 21 luglio 2011.
Queste le prime parole del corridore abruzzese uscendo dal Tna: "Sono contento perchè posso tornare a correre subito anche se la stagione ormai è finita, e fare quello che ho sempre fatto. Ho già iniziato la preparazione e i miei obiettivi per l'anno prossimo saranno i soliti, le grandi classiche, il Giro d'Italia, anche se quello che mi manca è il Mondiale".
A Di Luca, accompagnato dagli avvocati Ernesto De Toni e Flavia Tortorella, è stato concesso un
sostanzioso sconto sulla pena in virtù della sua collaborazione con la procura di Padova. "A questo proposito ci sono da fare dei
chiarimenti: sono state scritte cose false, ad esempio che nella mia collaborazione avrei fatto nomi di altri atleti". Il riferimento è ad Alessandro Petacchi, del quale "sono amico dai tempi della Lpr e lo sono tutt'ora. Lui sa benissimo che non ho fatto alcun nome, ci tengo a ribadirlo. La mia è stata una scelta non contro gli atleti ma per il ciclismo e soprattutto per aiutare i giovani". Di Luca, 34 anni, ha spiegato di aver parlato al procuratore "
delle metodologie che ho visto utilizzare, di tutto quello che ci viene proposto generalmente".
Riguardo al caso che ha coinvolto
Alberto Contador, il ciclista abruzzese commenta: "E’ un grande campione e sta attraversando un periodo non bello, posso capirlo. Ha detto che vuole ritirarsi ma spero che non lo faccia, innanzitutto perchè deve essere ancora giudicato e poi perchè spero di battermi con lui. È e resta un grande campione".
Di Luca
non ha poi potuto fare a meno di tornare sulle recenti dichiarazioni di Torri, a detta del quale tutti i corridori ricorrono all'uso di sostanze proibite. "Le sue parole posso anche capirle - ha aggiunto Di Luca - perchè ha avuto sempre a che fare con ciclisti che hanno avuto problemi, ma posso assicurare che i corridori non sono tutti dopati e che negli ultimi dieci anni, in questo sport, le cose sono molto cambiate.
Non è vero che per vincere bisogna per forza doparsi e questo vale per qualsiasi sport".
Fonte: eurosport