Basso verso il forfait per il ‘Lombardia
“Mi allineo a quanto già detto via comunicato dalla Liquigas Doimo e dunque che altro posso aggiungere”. Ci dice così, un rilassato Ivan Basso che abbiamo incontrato a Legnano, a proposito delle dichiarazioni rilasciate 2 giorni fa dall’ormai famosissimo (in tutto il mondo del ciclismo) Ettore Torri, il capo della Procura Antidoping del CONI (“nel ciclismo sono tutti dopati, sarebbe meglio depenalizzare il doping” la sintesi).
La stagione 2010 di Ivan, resa grande dal successo al Giro d’Italia, potrebbe essere finita. Ai primi di settembre, prima della trasferta in Canada (per gareggiare nel Gp di Quebec e in quello di Montreal), Ivan aveva lasciato aperto uno spiraglio sulla sua presenza al Giro di Lombardia di sabato 16 ottobre (gara che non ha mai vinto ma dove in passato si è spesso fatto notare). Non iscritto al Giro dell’Emilia che si corre a breve (sabato 9 ottobre), il varesino molto difficilmente sarà al via del Lombardia. Manca ancora l’ufficialità al suo forfait, a questo punto però quantomeno probabile.
“La condizione a questo punto, la mia, è quella che è. E’ stata una stagione molto dispendiosa. Certo che se il prossimo Giro di Lombardia mantiene il nuovo tracciato approntato per sabato 16, può diventare un’obiettivo ancor più interessante di quanto lo sia già, per me. La condizione però adesso non è granchè, credo che la Liquigas abbia altri atleti che possano far bene in questo finale di stagione. Per cui vediamo, nei prossimi giorni decideremo. Anche se sono in fase di scarico e diciamo anche già proiettato al 2011. Ai primi di novembre riprenderò con gli allenamenti e poi cominceremo buttar giù il programma agonistico per il 2011”
Obiettivo primo i Grandi Giri. “Certamente. Aspettiamo di vedere i tracciati, mi dicono di un Tour de France durissimo, ma aspettiamo. Ovviamente i Grandi Giri, per un corridore con le mie caratteristiche, devono venire prima di tutto il resto”
C’è infine tempo per un omaggio a Nibali e Hushovd “Ve lo dico da tempo che Vincenzo sarà l’uomo del futuro del ciclismo italiano, la Vuelta che ha vinto non fa che confermare quanto penso. Faccio i miei complimenti a Hushovd, un grandissimo atleta, un corridore di alto livello, sicuramente un degno campione del mondo. Ha vinto con merito, correndo come doveva per sperare di farcela”.
Fonte: sportitalia
Hushovd si opera, addio Piemonte e Lombardia
A questo punto dire che Thor Hushovd, neo campione del mondo, ha finito la stagione, è dire la verità. Il suo debutto ufficiale con la maglia iridata in dosso avverrà dunque solo nel 2011, nella prossima stagione. Speravano di averlo al via gli organizzatori del Giro del Piemonte, che sono gli stessi del Lombardia (RCS Sport) e che sotto sotto speravano di vederlo in corsa in entrambi i casi. Hushovd era iscritto, ma come riserva del team Cervelò, al Giro del Piemonte di giovedì 14 ottobre. RCS Sport gli aveva dunque inviato un formale invito, nella speranza di convincerlo. Sarebbe stata nel caso la gara piemontese, quella del suo debutto ufficiale in maglia iridata. Ma ciò non accadrà.
Il norvegese sarà infatti nella giornata di giovedì 7 ottobre operato a Basilea. Gli verranno rimosse delle viti e anche la placca, che gli furono applicate in maggio, quando, mentre si allenava in Liguria era caduto riportando la frattura della clavicola. Nel 2011 il possente norvegese sarà uno dei fari della nuova Garmin Cervèlo (il team Cervelò vero e proprio chiude i battenti ma al nuovo team fornirà le bici). Il suo grande obiettivo, alla portata considerando il 2° posto del 2010 e il 3° del 2009, si chiama, già da ora, Parigi-Roubaix.
Fonte: Sportitalia
