Volandri chiede un posto in Davis, TENNIS

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cusefibra
view post Posted on 8/8/2010, 10:15     +1   -1




«Se Barazzutti deciderà di convocarmi sarò pronto. Mi sento nel gruppo, la condizione mi ha stupito e sono contento del mio livello»



GIANLUCA STROCCHI

SAN MARINO. Ha trovato le risposte che cercava, prima di tutto per se stesso e poi nei confronti di chi cominciava a considerarlo sul viale del tramonto. Filippo Volandri ridiscenderà dal Titano con ritrovate certezze e un bel pieno di fiducia. E’ uscito da tre maratone stringendo il pugno in segno di vittoria, crescendo di rendimento partita dopo partita, per la gioia degli organizzatori del ‘San Marino Cepu Open’ e dei tanti amici riminesi, ormai la sua seconda città dopo la natia Livorno.

TONSILLITE «Sono sorpreso della mia condizione atletica - ammette l’allievo di Fabrizio Fanucci, 29 anni il prossimo 5 settembre - visto che sono stato costretto a letto una decina di giorni da una fastidiosa tonsillite che mi aveva fatto ritirare proprio al challenger di Rimini e poi saltare quello di Orbetello, scendendo quindi in campo a Umago davvero debilitato. Però in Croazia sono riuscito ad allenarmi bene per il resto della settimana e ora sto raccogliendone i frutti. Sinceramente non credevo di poter tenere per 3 ore per tre incontri di fila...». In particolare Volandri ha convinto nei quarti contro il catalano Pere Riba, terza testa di serie e un paio di settimane fa capace di battere ad Amburgo un top 30 come il connazionale Albert Montanes.

SENZA CALI «Sono davvero contento del livello in cui ho giocato, quest’anno solo al Foro Italico mi ero espresso in quel modo. Sapevo che contro un avversario di tale qualità non potevo concedermi cali di tensione, non a caso sono partito benissimo e nei primi quattro game non ho sbagliato nulla, poi lo spagnolo è cresciuto, confermandosi giocatore di valore, però io ho continuato a rimanere nel match, lucido tatticamente e anche reattivo a livello fisico. Ed è questo quel che in primo luogo mi soddisfa, ancor più dei punti Atp e della classifica, che comunque conta per poter essere in tabellone in tornei importanti e giocare partite di un certo tipo. Insomma ho dimostrato che posso ancora dire la mia nel circuito quando sto bene e ho le giuste motivazioni».

IN SVEZIA Motivazioni che pesano per chi è professionista dal 1993 e ha dovuto fare i conti con problemi fisici e altri contrattempi, come la ‘singolare’ squalifica comminatagli dalla Itf a inizio 2009 per l’uso di un medicinale contro l’asma (regolarmente dichiarato), poi cancellata dal Tribunale Arbitrale dello Sport. Tanto che, dopo essere precipitato un anno fa di questi tempi a ridosso della 300ª posizione mondiale, lui che dal 2002 al 2007 è stato regolarmente tra i primi 50, ora ‘Filo’ ha a portata di mano l’agognato ritorno nei top 100. Sebbene non basti ancora per essere in tabellone agli Us Open («negli Slam nessuno si cancella, dunque niente trasferta in America, ma ancora challenger sulla terra, a Trani, Manerbio e Como»), il livornese avanza anche la sua candidatura per lo spareggio di Coppa Davis di metà settembre in Svezia. «Io sono pronto, se Barazzutti deciderà di convocarmi. Non ho parlato di persona con Andreas, ma da quel che so non tornerà ancora in nazionale. Di certo sarà un confronto molto difficile, perché Soderling da solo, se in giornata, può portare a casa tre punti fra singolari e doppio. A prescindere dalle scelte del capitano, mi sento parte del gruppo. Abbiamo una buona squadra nel complesso, peccato che il sorteggio play-off negli ultimi anni non ci sia stato granché benigno. Bolelli?

Simone ha attraversato un momento delicato, rispetto a tre-quattro mesi fa è in ripresa, anche se accusa ancora qualche passaggio a vuoto, come si è visto pure in questo torneo».

tuttosport
 
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