Ungheria, trionfa Webber. Alonso, 2° posto grandioso

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MaNuThéKinG™
view post Posted on 1/8/2010, 17:56     +1   -1





All'Hungaroring la 12ª prova del Mondiale: vince l'australiano davanti allo spagnolo della Ferrari autore di una bellissima prestazione con cui ha tenuto dietro Vettel e si è ora portato a 20 punti dalla testa del Mondiale (ritirato Hamilton). Quarto Massa


HUNGARORING (Ungheria), 1 agosto 2010 - Il GP di Ungheria lo ha vinto Mark Webber. Ma il secondo posto di Fernando Alonso davanti a Sebastian Vettel vale come una vittoria, e non è retorica. Innanzitutto perché Lewis Hamilton si è ritirato consentendo allo spagnolo di recuperare punti fondamentali in campionato. E poi perché la gara dell’Hungaroring di oggi è stata un saggio di agonismo, tecnica e concentrazione da parte del due volte iridato della Ferrari. Con una F10 che prendeva sostanzialmente un secondo al giro dalle Red Bull, solo un pilota di classe superiore poteva sperare di stare davanti a una delle due. Fernando lo ha fatto, certamente anche aiutato dall’ennesima fesseria di uno dei due piloti di Horner, nello specifico di Vettel, autore di una manovra che gli ha fatto prendere una penalità. Ma questi 18 punti presi dalla Ferrari potrebbero essere pesantissimi in vista del finale di stagione. A patto però che dalle prossime gare il distacco dalle Red Bull torni a essere ragionevole: Alonso non potrà fare miracoli a ogni gara. Da segnalare anche la polemica tra due ex ferraristi, Barrichello e Schumacher. Il tedesco ha stretto in pieno rettilineo il brasiliano che ha rischiato di finire contro il muretto prima di passarlo. Nel dopo gara Rubens non ha esitato a definire "orribile" la manovra.

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IL VIA — Al via sono stati bravissimi Vettel e Alonso, pulitissimi e veloci allo scatto e a presentarsi in testa alla prima curva. Webber e Massa hanno solo potuto accodarsi davanti a Petrov e a Hamilton, che però si è subito rifatto passando rapidamente il pilota russo. Detto della rottura del motore della Toro Rosso di Alguersuari, in pochi giri si è assistito a uno show di Vettel: quasi un secondo al giro rifilato alla Ferrari. Al 10° passaggio Alonso si è ritrovato a 9” dal tedesco. Imbarazzante.

CAOS AL 15° — Momento caldissimo al 15° giro. Un pezzo di alettone sulla pista ha spinto i commissari a schierare la Safety car e così ne sono successe un po’ di tutti i colori. Vettel ha tagliato la linea bianca della corsia di rientro ai box per cambiare immediatamente le gomme seguito subito dalla Ferrari di Alonso, da Hamilton e Massa. Webber ha invece proseguito. Nella grande concitazione Rosberg ha perso un pneumatico che in una corsa impazzita ha seminato paura tra i meccanici degli altri team (colpito alla spalla un uomo della Williams). Kubica ha invece ricevuto il via dai suoi meccanici proprio mentre arrivava Sutil: inevitabile il botto tra i due (ne ha fatto le spese Sutil mentre il polacco è ripartito dopo una riparazione lampo beccandosi però una penalità per la manovra).

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VETTEL PENALIZZATO — Ma non è finita. Alla ripartenza la gara ha apparentemente svoltato in favore di Alonso. Prima Hamilton si è infatti ritirato per un problema tecnico. Poi Vettel ha rallentato davanti allo spagnolo consentendo a Webber di avere più margine in vista del suo pit stop. La manovra non è passata inosservata e il tedesco si è preso un giusto drive through ripartendo proprio davanti a Massa. “Ma perché?!” ha chiesto Vettel via radio senza rendersi conto della clamorosa ingenuità commessa.

MISSILE WEBBER — Sembrava, poteva essere un momento esaltante per la Ferrari. Così non è stato, però, perché il GP è proseguito con un Webber in versione missile. L’australiano, infatti, dal ritorno ai box della Safety car ha accelerato accumulando circa 23” sulla Ferrari in circa 26 giri. Una prestazione pazzesca se pensiamo che Mark ha girato sempre con le gomme morbide usate al via. Contemporaneamente la F10 ha iniziato ad accusare un calo, dal muretto della Red Bull se ne sono accorti e hanno lasciato che Webber continuasse a macinare giri veloci. Al 44° giro è così arrivato il momento del pit stop e l’australiano l’ha effettuato ripartendo con un rettilineo di vantaggio sulla rossa di Alonso, braccato da Vettel. Webber ha in sostanza meritato la vittoria lì.

POLVERE — Così è iniziato l’ultimo, intenso tratto di gara. Contro una Red Bull mostruosa, Fernando è stato chiamato a ulteriori 25 giri di sofferenza per tenere dietro lo scatenato tedesco. Con Webber irraggiungibile, Alonso ha guidato alla grande, non ha commesso sbavature, ha costretto Vettel a mangiare la polvere (come quando in una circostanza è andato largo). Ha fatto in sostanza un po’ capire perché la Ferrari lo abbia voluto fortemente e abbia pure chiesto un sacrificio a Felipe Massa (oggi quarto) domenica scorsa a Hockenheim. Se il Mondiale del Cavallino è ancora aperto, è grazie alla classe dello spagnolo.

FONTE: gazzetta.it
 
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