Vancouver 2010, muore il georgiano Kumaritashvili

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Abbott_Juve
view post Posted on 12/2/2010, 22:21     +1   -1




WHISTLER, 12 FEBBRAIO - Tragedia ai Giochi di Vancouver. A poche ore dalla cerimonia inaugurale muore in un grave incidente lo slittinista georgiano, Nodar Kumaritashvili, 22 anni: l'atleta durante le prove è andato a urtare violentemente contro un palo. Immediati i soccorsi, con lo staff medico che ha provato a rianimarlo, ma per il giovane atleta non c'è stato nulla da fare. Lo rende noto una fonte del Cio.

TuttoSport
 
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alejuventino
view post Posted on 12/2/2010, 22:30     +1   -1




Purtroppo ho letto, :eek: , poveretto brutta fine
 
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TerryTerry
view post Posted on 12/2/2010, 23:36     +1   -1




Mamma mia, che tragedia.. povero ragazzo!
 
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alejuventino
view post Posted on 13/2/2010, 09:36     +1   -1




Slittino, quei pali assurdi



VANCOUVER, 13 febbraio - Non si può dire che non sia stata una tra gedia annunciata. Chi pratica lo slittino o il bob è persona normalissima con un talento eccezionale ma che proprio in forza di tale talento sa anche riflettere. E’ il caso di Tony Benshoof, silittinista americano che ha rilasciato alla Nbc ieri la seguente dichiarazione: «Quando per la prima volta ha testato la pista di Whistler mi sono detto: qui qualcuno sta per uccidersi». E ha avuto, tristemente, fin troppa ragio ne. «Whistler è al limite» dice ora Wolfgang Staudinger che è il responsabile tecnico dello slittino canadese. Il problema è che queste voci paiono sorgere oggi, quasi dal nulla. Fino a prima delle tragedia di cui è stato vittima un ragazzo di ven tun anni che si chiamava Nodar Kumaritashvili (perché questo era prima di essere un atleta: un ragazzo di ventu no anni) nessuno, soprattutto nell’imminenza dei Giochi, si sarebbe sognato di dire quello che invece oggi dicono in mol ti: il budello di Whistler è bestiale. Pericoloso. E non perché Nodar è morto a causa dello schianto contro sbarre di ferro che solo a vederle fanno paura. Dicono i tecnici che in quel punto non si esce di pista, non si deve uscire. E che se inve ce succede è colpa dello spirito olimpico: quello che permet te ad atleti che non hanno la capacità di approcciare circui ti così complessi di arrivarci comunque.

VELOCITA' FOLLI - Ma la realtà è che a Whistler si sono stabiliti i record assoluti di velocità: il te desco Felix Loch ha toccato i 153.937 all’ora e l’equipaggio di bob lettone guidato da Janis Minins i 153. Nel novem bre 2008 lo stesso Loch si è sfasciato in una caduta i tendi ni della spalla i una giornata in cui andarono all’ospedale in tre e il bobbista Pierre Lueders ricorda ancora oggi lo spavento per la caduta alla curva 7 che da allora porta il suo nome. A Whistler l’atleta in certi punti è sottoposto da una forza G di livello 5 contro i livelli 3 dei punti più severi di al tre piste. Dicono che a Sochi la pista sarà tecnica come qui ma meno veloce. Intanto la pista bestiale ha mietuto la sua vittima. E Nodar, che a Sochi sarebbe arrivato con qualche comoda ora di volo, non ci sarà.

Tuttosport.com
 
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ultras barese
view post Posted on 13/2/2010, 13:49     +1   -1




Non è colpa della pista e il programma va avanti lo stesso. Così la Federazione Internazionale dello Slittino non ritiene che la morte del georgiano Nodar Kumaritashvili, vittima di un terrificante impatto con i pali di delimitazione, sia legata alle caratteristiche dell'impianto di Whistler che sabato, come da programma, ospiterà le prime gare olimpiche. Unica modifica prevista, un rialzo delle protezioni all'uscita della "curva della morte"
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"I tecnici della FIL hanno ricostruito la traiettoria dell'atleta e hanno concluso che non ci siano indicazioni secondo cui l'incidente sia stato provocato da carenze della pista", si legge in una nota dell'ente che regola l'attività della disciplina. Secondo i primi rilievi effettuati, "l'atleta e' arrivato in ritardo alla curva 15 e non e' riuscito a compensare adeguatamente per entrare nella curva 16. Sebbene abbia provato a correggere il problema, ha perso il controllo del suo attrezzo provocando l'incidente".
Il direttore dell'impianto, d'accordo con la Federazione Internazionale, ha deciso di riaprirlo dopo l'intervento del magistrato dello stato di Columbia, chiamato a indagare sull'incidente mortale di Kumaritashvili, con sole due modifiche: l'ulteriore rialzo delle protezioni all'uscita della curva 16, quella della tragedia, e con una modifica al profilo del ghiaccio come misure preventive. La gara maschile, dunque, si svolgera' regolarmente, con la FIL che ha ripristinato gli allenamenti previsti nel sabato mattina canadese prima del regolare inizio della gara, previsto alle 2 di notte ora italiana.

sportmediaset.it

Mi dispiace
 
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4 replies since 12/2/2010, 22:21   55 views
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