Ranieri: «La Juve non molla fino alla fine»«Chi pensava che lottare per il primo posto fosse facile non ha capito niente. Il Cagliari? Mi aspetto una reazione dei ragazzi dopo il ko di Udine. Il ritorno di Del Piero ci regala tranquillità, di Iaquinta la società non mi ha detto nulla»
Un punto in due partite e un Cagliari in forma alle porte dell'Olimpico: alla flessione bianconera Ranieri risponde con la razionalità e con la grinta: «Quest'ultimo trend è stato un trend normale, dobbiamo subito tornare a quel rendimento stupefacente che ci contraddistingue. Ci sta una flessione, un momento meno favorevole. Non è frustrante che l'Inter sia sempre avanti, sappiamo contro chi stiamo giocando e vogliamo rendergli la vita difficile, il campionato non è finito: piano piano entreremo nel momento caldo della stagione e a quel punto noi vogliamo stare lì, a giocarcela. Se due domeniche fa eravamo, dopo l'anticipo, a pari punti, sapevamo che non era fatta. E lo sappiamo ancora di più ora. Le cose sono difficili, chi si aspettava una cosa facile nnon ha capito niente. Noi sappiamo che è dura e lotteremo contro le difficoltà»
CAGLIARI - «Il Cagliari sta attraversando un ottimo periodo: gioca, si diverte, gli riesce tutto. L'Udinese veniva da 11 partite senza una vittoria, loro invece da un momento bellissimo, e verranno qui per fare la gara vista contro la Lazio, noi siamo avvisati. Sappiamo di non aver giocato bene ad Udine e mi aspetto un grosso riscatto, una partita giocata con grossa determinazione, lottata su ogni palla. Io ho sempre detto che noi vogliamo dare il 120% ogni volta, non mi sembra che sia la prima volta che lo dico. Non credo che la Juve sia stanca, se lo fosse non avrebbe schiacciato l'Udinese nella sua metà campo per tutta la partita. Quindi credo che stiamo bene. Abbiamo perso perché non abbiamo giocato compatti».
AMAURI - «Amauri non in forma? Non sono d'accordo, Amauri continua a dare lo stesso apporto che dava prima quando faceva gol, nel campionato degli attaccanti ci sono dei momenti in cui ogni palla toccata diventa gol e dei momenti in cui la palla non netra ma lui resta un punto di riferimento per i compagni, come abnegazione.L'abbiamo sempre chiamato in causa, non credo che nelle ultime partite non sia stato decisivo perché gli chiediamo troppo: prima di testa segnava, ora di testa va un palmo sulla traversa...».
ROMA - «La Roma può rientrare? Dipende da quello che fanno le squadre che gli stanno davanti. Se rallentano e lei continua a vincere si reinseriscono, altrimenti non ce la farà».
IAQUINTA - «Iaquinta? Aspetterò che la società mi faccia questa domanda, a me non è stato detto nulla».
DEL PIERO - «Il capitano è un grosso punto di riferimento, abbiamo fatto bene anche senza di lui (Lecce, Bologna, Cagliari) però averlo in campo mi dà più tranquillità».
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