Dopo Singapore, lo spagnolo della Renault si impone anche a Fuji davanti a Kubica e Raikkonen. Il brasiliano della Ferrari e il britannico della McLaren, penalizzati, chiudono in settima (grazie alla penalità di Bourdais) e 12/a posizione. Felipe a -5FUJI (Giappone) - Una vittoria vera, conquistata sul campo, dopo quella di Singapore arrivata grazie all'aiuto della Safety car: Alonso è il re del Giappone, con una dimostrazione di forza mai vista, soprattutto in confronto a quanto hanno fatto vedere in pista Massa ed Hamilton.
I due pretendenti al titolo infatti hanno corso come folli, senza il minimo rispetto per la rispettiva posizione in classifica mondiale e per la (teorica) conquista del titolo. Così se Hamilton dopo il via si è infilato in un varco impossibile passando Raikkonen, Massa dal suo canto ha dato una bella botta ad Hamilton. Risultato? Sanzione per tutti e due con passaggio a velocità ridotta nella corsia dei box. Massa e Hamilton così dopo pochi giri si sono ritrovati ultimi, con distacchi abissali dalla testa della gara. HAMILTON-MASSA
Non solo. Massa a fine gara per passare Webber ha preso un altro rischio pazzesco: si è infilato fra il muretto dei box e la Red Bull. Uno spazio inesistente, ma alla fine ce l'ha fatta, anche se per fare questo sorpasso Massa è dovuto finire ampiamente al di fuori della riga bianca (ad oltre 300 orari e sulla zona sporca della pista...).
Certo, è bello vedere piloti che corrono così, che lanciano il cuore oltre la barricata, ma è terribile vedere due piloti che buttano alle ortiche la possibilità di vincere un mondiale. E già perché più che la penalità quello che brucia è che sia Hamilton che Massa hanno rischiato di distruggere le macchine vanificando la possibilità di prendere il largo nella classifica mondiale. Il titolo, due piloti così non lo meritano davvero.
Per capire il discorso basta guardare la gara di Alonso, uno che fra l'altro potrebbe correre ignorando la classifica mondiale: Fernando è partito con tranquillità, rimanendo fuori dai guai nella bagarre delle prime curve, per poi costruire a suon di giri veloci la vittoria. Un dettaglio di questa gara capolavoro? All'ultimo giro Alonso si è spostato completamente dalla traiettoria inchiodando di colpo per far passare il doppiato Hamilton: quando si corre per un obiettivo importante bisogna mettere da parte l'orgoglio...
In ogni caso va detto che la Renault sembra completamente rinata: le modifiche tecniche appena apportate alle fiancate (e chissà cos'altro sotto la carrozzeria..) sembra funzionino alla grande. E appena un talento come Alonso si trova fra le mani qualcosa di decente i risultati arrivano subito. Ha impressionanto, della gara dell'ex campione del mondo, la sua precisione le ripetere i tempi record quando Kubica si era già fermato per il pit stop. Una caratteristica che fino a oggi abbiamo visto solo in un altro grande: Michael Schumacher.
Gara disastro o no però sia per Hamilton che per Massa ora la corsa al mondiale cambia un po': il brasiliano guadagna due punti (era finito ottavo ma ha guadagnato una posizione grazie alla penalizzazione di Bourdais, puniuto per aver ostacolato e mandato in testa coda proprio il brasiliano) e riduce da sette a cinque le lunghezze il distacco su Hamilton. Quindi Hamilton resta leader a quota 84 punti mentre Massa sale a 79. Avanza anche Robert Kubica su Bmw che grazie al secondo posto conquistato al Fuji resta teoricamente in lotta per il Mondiale a 72 punti. Con il terzo posto di oggi il campione del mondo della Ferrari Kimi Raikkonen a due gare dalla fine della stagione resta quarto con 63 punti: per il finlandese, a 21 punti da Hamilton, sfuma matematicamente ogni possibilità di bis iridato. Non solo: la Ferrari torna prima in classifica costruttori a quota 142 davanti alla McLaren ferma a 135 punti.
ORDINE D'ARRIVO
1. Fernando Alonso (SPa/Renault), 305,721 km in 1 h 30:21.892 (media: 202,991 km/h)
2. Robert Kubica (POL/BMW-Sauber) a 5.283
3. Kimi Räikkönen (FIN/Ferrari) a 6.400
4. Nelson Piquet Jr (BRA/Renault) a 20.570
5. Jarno Trulli (ITA/Toyota) a 23.767
6. Sebastian Vettel (GER/Toro Rosso-Ferrari) a 39.207
7. Felipe Massa (BRA/Ferrari) a 46.158
8. Mark Webber (AUS/Red Bull-Renault) a 50.811
9. Nick Heidfeld (GER/BMW-Sauber) a 54.120
10. Sébastien Bourdais (FRA/Toro Rosso) a 1:00.085
11. Nico Rosberg (GER/Williams-Toyota) a 1:02.096
12. Lewis Hamilton (GBR/McLaren-Mercedes) a 1:18.900
13. Rubens Barrichello (BRA/Honda) a un giro
14. Jenson Button (GBR/Honda) a un giro
15. Kazuki Nakajima (JPN/Williams-Toyota) a un giro
Mondiale piloti: 1. Lewis Hamilton (GBR) 84 punti; 2. Felipe Massa (BRA) 79; 3. Robert Kubica (POL) 72; 4. Kimi Raikkonen (FIN) 63; 5. Nick Heidfeld (GER) 57; 6. Heikki Kovalainen (FIN) 51; 7. Fernando Alonso (SPA) 48; 8. Jarno Trulli (ITA) 30; 9. Sebastian Vettel (GER) 30; 10. Timo Glock (GER) 20; 11. Mark Webber (AUS) 20; 12. Nelson Piquet Jr (BRA) 18; 13. Nico Rosberg (GER) 17; 14. Rubens Barrichello (BRA) 11; 15. Kazuki Nakajima (JPN) 9; 16. David Coulthard (GBR) 8; 17. Sébastien Bourdais (FRA) 4; 18. Jenson Button (GBR) 3
Mondiale costruttori: 1. Ferrari 142 punti; 2. McLaren 135; 3. BMW 128; 4. Renault 66; 5. Toyota 50; 6. Toro Rosso 33; 7. Red Bull 28; 8. Williams 26; 9. Honda 14
( 12/10/2008 )
Gp del Giappone, lo scontro fra Hamilton e Massa
Il pilota della McLaren e quello della Ferrari si toccano e vengono penalizzati