Ciao sono Fabullo! Ho tre anni e mezzo e il 4 novembre 2006 ho avuto un ictus. Prima camminavo e giocavo e adesso non riesco più nemmeno a stare seduto…
Voglio tornare a giocare ma ho bisogno di seguire una terapia che è disponibile solo nel centro Therapies4kids in Florida. Il mio aereo partirà il 17 ottobre 2008.
Mamma Angela, papà Paolo, la mia sorellina Michela e i miei amici stanno raccogliendo fondi per aiutarmi a partire, mi aiuti anche tu?
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Il nostro Fabullo è nato con una grave malattia cardiaca: la parete muscolare del suo cuore tende diventare sempre più spessa, per cui il cuore stesso tende ad essere molto affaticato e a lavorare male. E’ stato operato per la prima volta a sei mesi: poi la situazione sembrava stabile; era un bambino con tanti problemi respiratori e ogni minimo raffreddamento si trasformava in un ricovero ospedaliero… Però era un bambino intelligente, pieno di voglia di vivere e, anche se aveva delle gambettine piccole perché era debole, aveva raggiunto tutti i suoi
traguardi.
Andava pazzo per le macchinine, adorava la sua sorellina Michela, che ora ha sette anni, era dispettoso come tutti i bambini e risoluto a non farsi trattare male anche se era sempre il più piccolo!
Era una vita complicata dai numerosi ricoveri e dai continui e improvvisi scompensi respiratori, però lo vedevamo coraggioso e felice!
L’INTERVENTO
Nel novembre del 2006 il cuore ha un peggioramento improvviso e si rende necessario un nuovo e complicatissimo intervento. Lo abbiamo consegnato nelle mani dei cardiochirurghi che non ci hanno dato grosse garanzie, e invece qualche ora dopo ci hanno detto che era perfettamente riuscito!
Eravamo felici, sapevamo che cosa ci aspettava: la rianimazione, tutti i farmaci, il ricominciare a mangiare… però eravamo pronti.
Invece due giorni dopo ha avuto un’ischemia cerebrale: quando finalmente siamo riusciti a rivederlo fuori dalla rianimazione era praticamente un vegetale; nessun controllo motorio in un quadro di tetraparesi spastica, nessuna relazione con il mondo, nessun segno di riconoscimento nei nostri confronti, alimentato con il sondino…
E’iniziato un incubo; molto peggio di tutte le crisi respiratorie, delle corse in ospedale a tutte le ore del giorno e della notte…
Era come non avere più il nostro Fabullo.Per contattare mamma Angela e papà Paolo Aimo e per conoscere i dettagli del progetto potete scrivere a
[email protected].
Per contattare direttamente mamma Angela: 331/9163352
Altri contatti:
[email protected] Via Parrocchia, 1 Orio Canavese - 10010 - Torino
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