| Aveva promesso che sarebbe tornata numero 1 del mondo e Serena Williams ha mantenuto la parola. A due mesi dal successo della sorella Venus nella finale di Wimbledon, Serena ha vinto per la terza volta in carriera l'Open degli Stati Uniti battendo nella più bella finale degli ultimi dieci anni la serba Jelena Jankovic per 6-4 7-5.
A VISO APERTO - Entrambe avevano la possibilità di diventare numero 1 e questo ha stranamente giovato allo spettacolo perché è stata una partita giocata a viso aperto, senza troppi tatticismi e con pochissimi errori gratuiti. Serena ha capito fin da subito che non sarebbe stato facile scardinare Jelena che corre come una matta da un punto all'altro del campo recuperando anche l'impossibile, più e meglio di Kim Clijsters che era solita allungarsi in spaccata anche sul poroso cemento di Flushing Meadows.
L'INIZIO - Ha sudato sette canottiere Serena per tenersi stretto il primo game dell'incontro ma al turno successivo è andata sotto un break. Jelena ostentava sicurezza e si issava fino al 40-0 giocandosi male le tre oppurtunità per andare avanti 3-1. Serena ha reagito da campionessa consumata salendo 3-2 e poi in un baleno fino al 5-2. Sul 5-3 Serena ha servito per il set ma si è trovata, grazie anche ad un doppio fallo, sullo 0-40; ne ha salvate due, ma alla terza ha messo in rete e la Jankovic è andata a servire per il 5 pari. La statunitense, sorretta all'angolo da papà Richard, da mamma Oracene e da Venus, bella come un raggio di sole al tramonto, non ha indugiato troppo andando a brekkare per la terza volta la serba e sigillare il set sul 6-4.
NOVE DI FILA - Nel secondo Serena ha mancato in più d'una occasione il break che invece è arrivato sul 3 pari in favore della Jankovic che è volata 5-3. Serena si è salvata da tre set point consecutivi e sul 4-5 ha continuato, da 0-40, a sbagliare altri break point. Se nel primo set ne aveva concretizzati 3 su 4, nel secondo è arrivata a mangiarsene 9 di fila. Dopo aver annullato un quarto set point, Serena ha concretizzato la decima palla break riacciuffando la rivale sul 5 pari per poi chiudere vittoriosa per 7-5 con un precisissimo cross di rovescio che l'ha fatta esplodere di gioia.
REGINA - Per Serena è il nono titolo dello slam della carriera e così ora il suo palmares include 3 Open d'Australia (2003, 2005 e 2007), un Roland Garros (2002), 2 Wimbledon (2002 e 2003) e 3 Open degli Stati Uniti (1999, 2002 e 2008). Ha così raggiunto due mostri sacri come Maureen Connolly, capace di realizzare il primo slam femminile della storia nel 1953, e Monica Seles. Ci vorranno ancora 3 slam per affiancare Billie Jean King cui è intitolato il complesso di Flushing Meadows che intanto festeggia il ritorno della regina delle regine. Mai nessuna giocatrice è tornata numero 1 del mondo dopo non esserlo stata per così tanto tempo. Serena era stata la regina indiscussa dall'8 luglio 2002 al 10 agosto 2003. E dopo 5 anni abbondanti ritrova la sua poltrona. Murray permettendo, ora dovrebbe essere la volta di un altro ritorno, quello atteso, annunciato ma non ancora compiuto di Roger Federer che alle 23 ore italiane tenta di riprendere il cammino... verso Sampras.
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