JUVENTUS-CATANIA 1-0
Buffon sv; Barzagli 6.5, Bonucci 6.5, Chiellini 6.5; Lichtsteiner 5.5, Pogba 7.5, Pirlo 5.5, Marchisio 5.5, Asamoah 5 (Giaccherini 7); Vucinic 4.5 (Quagliarella 5.5), Giovinco 4.5 (Matri 5.5).
E' andata, è andata anche questa. Una Juve poco brillante porta a casa una delle vittorie più fondamentali di questo campionato, una di quelle vittorie che non possono essere considerate normali, perché è arrivata quando ormai si pensava che non ci fosse più nulla da fare e perché coincide con il clamoroso tonfo del Napoli. Siamo a più nove, virtualmente a più dieci in virtù degli scontri diretti, e lasciamo l'amaro in bocca alla concorrenza perché vinciamo anche senza entusiasmare. I bianconeri sono stati trascinati da un Pogba strepitoso, che da solo ha fatto tutto quello che gli altri suoi compagni non avevano la forza di fare, sia in fase di interdizione che in quella propositiva. E a deciderla è stata Giaccherini, uno che lavora in silenzio e poi ti porta un contributo gigantesco. La classe arbitrale italiana, dopo i regali al Milan che praticamente si susseguono da troppo tempo, praticamente a ogni partita, a partire dal fallo d'ascella di Isla tramutato in rigore, nella persona di Gianluca Rocchi della sezione di Firenze ha cercato di tenere in piedi il Napoli con un calcio di rigore vergognoso, ma per una volta giustizia è stata fatta visto l'errore di Cavani. E così ora il Napoli ha quell'invidiabile primato di zero rigori assegnati contro, non ne subisce uno da 35 giornate consecutive, e nelle ultime 68 partite se n'è visto assegnare soltanto uno a sfavore. A noi un penalty così non lo danno nemmeno se piangiamo in cinese, se poi ce ne danno uno che ci può stare ma non è evidentissimo, la stampa scandalistica si scatena. E' vero, abbiamo giocato male, ma vincere al 90' è sempre una goduria immensa. Per non parlare di quei gufi che già pregustavano un nostro passo falso, invece per l'ennesima volta devono fare la figura dei rosiconi.
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