Brutto epilogo per i tifosi bianconeri dopo Atalanta-Juventus di sabato sera: all'uscita dello stadio, alcuni pullman diretti verso il casello autostradale sono stati presi di mira dagli ultrà nerazzurri che hanno lanciato pietre contro i mezzi. L'agguato, provocato da una settantina di bergamaschi, è avvenuto nei pressi dell’Atleti Azzurri d’Italia, nella zona del Palazzetto dello sport. Gli ultrà sono riusciti a rompere alcuni finestrini dei tre autobus che in quel momento stavano transitando sulla strada, creando panico all'interno del mezzo dove si trovavano soprattutto tifosi dei club. Nessuna reazione da parte dei sostenitori juventini che sono rimasti sui pullman senza scendere e rispondere all'attacco degli ultrà di casa. Tempestivo l'intervento di Polizia e Carabinieri che stavano scortando i mezzi e che erano piazzati nei punti strategici del tragitto dei bus dei tifosi ospiti.

IL BILANCIO - Gli agenti hanno risposto con cariche e lanci di lacrimogeni per disperdere gli aggressori. Non risultano feriti, fermati o denunciati perché gli ultrà sono riusciti a far perdere le loro tracce fuggendo tra le tante strade con accesso vietato. Lo stadio sorge in pieno centro cittadino in mezzo ai quartieri residenziali ed è circondato da un groviglio di vie e vicoli “utili” per i tifosi più violenti che possono tendere imboscate e poi fuggire. Ecco perché la Questura di Bergamo è costretta, per le partite a rischio (Atalanta- Juventus, considerati i precedenti degli anni scorsi, è il match col pericolo più alto di incidenti) a mettere in campo un dispiegamento eccezionale di agenti in modo da blindare tutto il quartiere e le strade fino alla stazione e al casello autostradale. Resta da capire perché una partita del genere sia stata fatta giocare alle 20.45 e non anticipata per motivi di sicurezza.

TUTTOSPORT.COM