^Tolto Vidal, agratis vorrei aggiungere...cioè GRATIS sto stronzo!!!
Comunque per rimanere ad Allegri
Juventus, Allegri sotto accusa: si gioca tutto nelle prossime tre partite
IIl tecnico non è in discussione dopo la sconfitta col Sassuolo, ma si gioca la panchina nel trittico Torino-Borussia-Empoli. E la squadra resta sola: a Vinovo un solo tifoso
Sabato c’è il derby, ma per una volta i pensieri della Juventus e dei suoi tifosi sono altrove. La sconfitta contro il Sassuolo ha fatto esplodere ufficialmente la crisi e affossato, almeno in teoria e in ogni caso già a fine ottobre, le ultime velleità di rimonta scudetto. Il giorno dopo ci pensano capitan Buffon ed Evra a dare la scossa. Parole durissime, concetti chiarissimi. Buffon nel dopo partita parla di un “primo tempo indegno. Come capitano di questa squadra, sono sgomento”; il secondo invita i compagni “a rispettare la maglia”. Nel mirino soprattutto i giovani, con Paul Pogba in testa. Il ritiro a Leinì è l’ultima arma a disposizione di Allegri per ricompattare il gruppo e ritrovare un’identità di squadra apparentemente smarrita.
La settimana più difficile — Al momento l’allenatore non rischia - concetto ribadito con fermezza dalla dirigenza nello spogliatoio del Mapei Stadium dopo la partita - ma saranno decisive le prossime tre partite prima della sosta: derby, Borussia Mönchengladbach ed Empoli. È la settimana più complicata delle ultime 5 stagioni, non ci sono dubbi. Per i tifosi la Juve non ha più alibi. Dalla rabbia sui social (tutti sotto accusa: in primis Allegri, ma anche a Marotta, Paratici e i giocatori) all’indifferenza di Vinovo. La squadra è rientrata in treno da Reggio Emilia alle 3 del mattino direttamente alla stazione Lingotto, ad attendere i giocatori solo il pullman bianconero. Oggi pomeriggio allenamento a Vinovo, fuori dai cancelli solo un tifoso solitario a caccia di autografi, nessuna contestazione, così come a Leinì. Non è sicuramente il momento migliore per affrontare un derby, ma sabato la Juve se la vedrà contro il Toro di Ventura. Per la prima volta - dal 1993 - saranno i granata a guardare i bianconeri dall’alto in basso in classifica. Ma non è l’unica statistica che fa riflettere: una partenza così in salita, dopo 10 giornate, non si vedeva dalla stagione 1969-70, con un misero bottino di tre vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte. Lo scudetto, al momento, rimane un miraggio.
Gazzetta
Ok la fonte è quella che è, ma pare che in società abbiamo deciso di affondare sul serio, visto che voglio andare avanti con lui.
Sconcertante la parte sulle dichiarazioni di Buffon ed Evra. Con una guida tecnica vera e soprattutto presente, certe frasi non sarebbero mai venute fuori.
Il nostro spogliatoio sembra quello dell'Italia agli ultimi mondiali, con una spaccattura (forse insanabile) tra i senatori over 30, e i giovani...
A sto punto, se la stagione va veramente a puttane, io sarei per un bel repulisti, con addii dolorosi agli ultratrentenni e ripartirei con un nuovo gruppo fatto di giovani.
CITAZIONE (MattyRibasDaCunha @ 30/9/2015, 12:44)
^Esatto..quando parla pare molto sereno e vede tutto positivo..ma non è che si crede di allenare la Fiorentina, no?
Un uomo che vede il bicchiere sempre mezzo pieno, di Morellino verebbe da aggiungere...