Prima dichiarazione di Tavecchio: "Grazie per la fiducia, lavorerò come un negro".

Va bè, io son sempre quello che sdrammatizza.

VERGOGNA. Che schifo.

Solo in Italia avrebbe avuto chance e solo in Italia sarebbe potuto diventare presidente. Specchio perfetto del paese, vecchio ignorate, mafioso e razzista.
@Desm, sei il migliore.

Da repubblica:
"Si sussurra che giusto due giorni fa avesse in mano l’accordo per prendere Borriello dalla Roma, leader dei club dissidenti, ma il giocatore ha rifiutato il trasferimento. Senza centravanti e senza aver ribaltato la maggioranza in Lega A, tanto vale per il Cesena far pace con il futuro re prima dell’incoronazione.

In fondo, un attaccante può girarglielo proprio la Lazio di Lotito (Pavoletti, prendendolo dal Sassuolo), primo grande elettore del ragioniere di Ponte Lambro."
Ora, a me i "si dice" non hanno mai convinto, ma come si pole sperà di cambiae le cose se ci sono certe mentalità e in cui si è incapaci di andare al di la del proprio orticello e pensare, magari, al bene di tutto il movimento?

avevano la possibilita' di cambiare le cose di rinnovare il sistema calcio e invece si sono affossati di nuovo con le loro mani gettandosi addosso un calcio stravecchio ...in italia quando si ha la possibilita' di cambiare siamo dei kamikaze e poi ci lamentiamo pure ..non cambiera' mai un cazzo in un sistema cosi come nella politica il calcio e' stravecchio ..complimenti

"E' davvero difficile credere che Carlo Tavecchio, dopo le frasi che ha pronunciato, sia stato eletto alla presidenza Figc e che rappresenterà le autorità calcistiche dell'Italia. Questo dimostra quanto lontane siano dal combattere il razzismo. E' una vergogna". E' il commento che Patrick Veira su twitter in merito al voto dell'assemblea Figc. "Se avesse fatto lo stesso un inglese, a livello politico sarebbe stato messo subito all'angolo", ha aggiunto.

In un lungo commento postato sul suo profilo twitter, l'ex giocatore di Milan, Juve e Inter attacca: "Il 63,63% dei votanti (quelli che hanno dato la preferenza a Tavecchio in assemblea, ndr) ammettono che non stanno combattendo il razzismo o che non vogliono affrontarlo. Io in Italia ho giocato a lungo e conosco i problemi, li ho visti". "Questa decisione e' stata adottata all'interno del mondo calcio ma credo che vada al di la' dei suoi confini - prosegue il 38enne. attuale allenatore delle giovanili del Manchester City -. Penso che l'intera Italia, intesa come Paese, dovrebbe valutare che tipo di messaggio vuole mandare in merito a cosa pensa in merito al razzismo".

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