Conte: «Momento esaltante. Juve, devi godertelo»
Conte parte subito con il bollettino medico. Per la serie: una buona notizia e una cattiva: «Per quello che riguarda Tevez ha ripreso ad allenarsi regolarmente. Aspetto domani per prendere una decisione o eventualmente cambiare. Per quanto riguarda Vidal: non è a disposizione». Poi risponde alle domande.
Ha già vinto due coppe da giocatore: è un vantaggio rispetto a Jesus?
«Le ho vinte da calciatore... Ora per me è iniziata una nuova vita, quindi partiamo alla pari. Jesus è un alleatore che stimo molto, sta facendo grandi cose con il Benfica. Grande rispetto per lui e per la squadra».
Durante l’anno si è spesso parlato della “storicità“ del terzo scudetto consecutivo, come sarebbe la vittoria di una coppa che comunque manca da diciassette anni?
«Definire con un aggettivo l’eventuale vittoria sarebbe prematuro. Preferisco dire che è un periodo faticoso, ma molto esaltante per noi. Siamo in corsa per lo scudetto e per un’eventuale finale di Europa League. Ma attenzione perché giochiamo contro una squadra che l’anno scorso ha perso contro il Chelsea che quest’anno sarà una possibile finalista di Champions League. E’ un percorso da fare bella salita, bella ripida, ma bella».
Ritieni ingiusto che questa finale venga considerata un esame per elevarti al livello dei grandi tecnici europei?
«Io penso che ogni anno qualsiasi allenatore di qualsiasi squadra sia sotto esame per qualsiasi obiettivo... Io sono molto sereno e cerco sempre di fare il mio meglio e non è detto che il meglio significhi vittoria. Ho avuto il piacere e la fortuna di vincere, ma la bravura di un tecnico non si misura con le vittorie ma con il lavoro sul campo e sul giudizio che danno di lui i giocatori e la società».
E’ un vantaggio che il Benfica abbia vinto il titolo?
«Beh, diciamo che è un vantaggio per loro. E’ qualcosa di definitivo per loro. Noi dobbiamo ancora raggiungerlo. Concentrarci su due fronti può essere difficile... Ma sono situazioni che in questo periodo devono esaltarci. E no, non ho telefonato a Benitez, ho visto tante partite del Benfica e mi fido di me stesso e dei miei collaboratori».
E’ più difficile vincere l’Europa League o lo scudetto?
«Vincere è sempre difficile. Sono due percorsi diversi: nel campionato devi avere resistenza, ma hai più margine di errore, in Europa non hai margine per sbagliare nemmeno una partita. E molto dipende dallo stato di forma nel quale affronti il doppio confronto. Diciamo che la cosa più difficile è vincere tutti e due».
E’ preoccupato per la situazione Vidal?
«Mah... Aspettiamo il quadro clinico nei prossimi giorni».
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