Il Benfica si sente alla pari della Juventus: "È una delle tante squadre italiane, che sono ben impostate tatticamente e sanno come stare in campo. Ma so come affrontarla". Jorge Jesus, l'allenatore dei neo campioni di Portogallo, lancia la sfida ai bianconeri: "Il titolo portoghese non ci ha appagato. Ci siamo allenati tre giorni, siamo pronti ad una nuova sfida. In un certo senso, poi, siamo simili alla Juve, non solo perché anche noi abbiamo fior di giocatori, ma per l'approccio alla gara, alla filosofia con cui si affrontano gli impegni di volta in volta". Il Benfica non avrà due infortunati, il difensore Silvio e l'esterno d'attacco Eduardo Salvio. "Ma anche la Juve avrà un'assenza importante: Vidal. Credo che entrambe le squadre sapranno sopperire". Tanto di cappello a Conte: "Ha già fatto una carriera brillante. Si appresta a portare la Juventus al terzo scudetto in tre anni: non si arriva a questi risultati in Italia senza una grande qualità del lavoro". C'è forse un giocatore che Jesus invidia a Conte: Pirlo. "Pochissime squadre - osserva il tecnico del Benfica - possono giovarsi di un giocatore così, sempre nel cuore dell'azione sia in fase difensiva sia nel gioco d'attacco". Ma il regista bianconero potrebbe trovare ostilità domani sera: le sue dichiarazioni il giorno del sorteggio delle semifinali, sono state interpretate da molti come segno di arroganza. Un disguido causato probabilmente da una traduzione un pò forzata, dall'italiano al portoghese. Pirlo aveva intenzione di esaltare la sua squadra, non di sminuire il valore del Benfica.

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