«Sono l’ambasciatore della partita. Non so esattamente cosa voglia dire, ma mi piace: l’ambasciatore Djorkaeff... Suona bene no?». Youri Djorkaeff è tirato come quando vinceva un Europeo e un Mondiale con la Francia, dando spettacolo in Italia con la maglia dell’Inter. E’ lionese e conosce ancora benissimo il nostro calcio, ecco perché l’Uefa lo ha chiamato per dare lustro a questo quarto di finale di coppa, richiamandolo da New York, dove ormai vive e si occupa della sua fondazione per aiutare i bambini di Harlem.

SHOW - «Sarà uno spettacolo, perché credo che il Lione debba giocare una partita molto offensiva per spaventare la Juventus e sarà trascinato da uno stadio nel quale ho giocato spesso e so come può diventare caldo. Dall’altra parte c’è la Juventus che è una squadra che assomiglia in modo pazzesco al suo allenatore. Me lo ricordo bene Conte, quando giocava: è stato mio avversario tante volte e ora quando vedo giocare i bianconeri mi sembra di rivederlo in campo», sorride l’ex interista, sinceramente nostalgico del suo periodo italiano: «Grandi campionati, grandi campioni... Ora il livello si è un po’ abbassato, forse è per questo che la Juventus fatica in Champions, ma io credo che le basti pochissimo per poter competere con le grandi d’Europa e un primo passo potrebbe proprio essere la vittoria di questa Europa League».
NO JOSE' - Djorkaeff, insomma, non la pensa come José Mourinho per il quale una vittoria della Juventus in Europa League «non sarebbe un successo». Ride il campione francese: «Mourinho parla così perché c’è la Juventus di mezzo... se ci fosse stata l’Inter avrebbe detto che l’Europa League è la migliore competizione del mondo! Io credo che molte squadre sbaglino a snobbare l’Europa League, ma che questa tendenza si stia invertendo: vedo che le inglesi e le francesi prendono sul serio la competizione se anche francesi e italiane iniziassero a crederci la Coppa tornerebbe a essere importante come quando si chiamava Uefa. Mi rendo conto che la Champions ha fagocitato molta attenzione mediatica e le migliori squadre, visto che in alcuni campionati le prende fino al quarto posto, ma io credo che per un club vincere un trofeo resta ancora la cosa più importante di tutte. Un trofeo è un trofeo, rimane nella storia e in una stagione di trofei europei ce ne sono solo due: la Champions e l’Europa League. Quindi per me vale tantissimo e fa bene la Juventus a cercare di vincerla».

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