[Topic unico] Catania-Juventus 0-1., CAMPIONATO: news, commenti live e post partita e le pagelle degli utenti.

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MattyRibasDaCunha
view post Posted on 24/3/2014, 10:24 by: MattyRibasDaCunha     +1   -1




La Juve passa a Catania: Tevez raggiunge Immobile



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CATANIA - Altro scalpo dell'Apache. Tevez affonda il Catania e avvicina sempre più la Juventus al terzo scudetto consecutivo, a 9 partite dalla fine. Segna l'argentino nella ripresa, su assist di Osvaldo, e risolve la matassa. Una gara dura, piena di falli e di espulsi. Per i siciliani una sorta di ultima spiaggia, per i bianconeri la possibilità di compiere un altro passo verso il titolo, pur in emergenza e con il turnover in atto. Conte e Maran si guardano gran parte del match dai box, spediti fuori da Damato con troppa severità; rosso anche per Bergessio, uno che prova a far male alla Juve, in ogni senso. Alla fine, vince la Vecchia Signora, con il bomber che raggiunge Immobile a quota 16 in vetta alla classifica dei cannonieri del campionato. Sì, nel segno dell'Apache...


ALLENATORI ESPULSI Ci sono i cambi nella squadra campione d'Italia, con Buffon che si accomoda in panchina e lascia il posto a Storari; idem tra Asamoah e Isla. Il prologo con l'assalto al pullman non è certo degno. La Juve un po' ci è abituata e quindi passa oltre. In campo è bagarre da subito, con un giallo a Gyomber (cattivo su Tevez) a Bergessio che allarga il braccio su Chiellini. Ci prova Rinaudo. Ci prova il Maestro, alias Pirlo, ma la sua punizione è alta. Anche Osvaldo si becca l'ammonizione. Bergessio concede il bis su Bonucci e rischia l'espulsione. Che invece tocca ai due allenatori Maran e Conte, per proteste. I tecnici si danno la mano e vanno fuori insieme, per poi sistemarsi in due box attigui. Pressa il Catania, attacca con foga. Dopo i giorni di ritiro, i siciliani sono determinati al massimo. la Juve certo non sta a guardare. Al 34' la grande occasione di Osvaldo che va di tacco e la mette a lato. Il gioco si fa duro: si scontrato Lichtsteiner e Barrientos.


SBLOCCA L'APACHE Nella ripresa si parte con botta e risposta. C'è anche Monzon in avanscoperta, ma il suo... pugno è fuori misura. Bravo Caceres nelle diagonali e Lichtsteiner nelle folate, ma la gara non si sblocca. Neppure con la spettacolare rovesciata di Osvaldo al 12'. Lo fa invece al 14' Tevez, su assist di testa di Dani: gol numero 16 per l'Apache che prende Immobile in vetta ai marcatori della Serie A. Qualche minuto è c'è staffetta davanti: dentro Llorente, fuori il sosia Johnny Depp; dentro Asamoah per Isla, Leto per Bellusci. Poi, al 22' espulso Bergessio, ancora per un contatto con Chiellini. Catania in inferiorità numerica e sotto di un gol, una situazione sempre più complicata. Al 30' Pirlo sfiora il raddoppio su punizione maledetta, Andujar salva in angolo. Tevez non sfrutta una volata al 39' e manca il raddoppio. Lo imita Lichtsteiner con il portiere fuori dai pali. Ok, può bastare così. Ora, testa all'impegno infrasettimanale allo Stadium, contro il Parma. Il conto alla rovescia per il titolo è in atto...

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Conte: «Altro passo avanti. La Juve non deve mollare»



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CATANIA - «La doppia espulsione? Io penso che il signor Damato ha voluto dare un monito ai partecipanti in campo e non potendolo fare subito con i giocatori lo ha fatto con noi. Ma l'abbiamo capito sia io che Maran, abbiamo compreso il momento anche se non era semplice, era una partita molto molto calda sia dentro che fuori dal campo. Siamo stati molto bravi a mantenere la testa a posto». Così Conte parla della vittoria bianconera a Catania ai microfoni di Sky Sport e dell'episodio dell'espulsione sua e del tecnico siciliano.

LA ROMA - «Campionato? Questo è un altro passo in avanti ma dobbiamo dare merito alla Roma che sta facendo qualcosa di incredibile da un punto di vista sportivo, un'antagonista che non mollerà fino alla fine e noi abbiamo l'Europa League che ci farà giocare una volta ogni tre giorni, non dobbiamo mollare».

OSVALDO - «Osvaldo ha grandissime qualità, secondo me è un grandissimo giocatore. Allenato nella giusta maniera, con i giusti carichi, può diventare un calciatore importante per la Juventus. Oggi poteva fare qualche gol in più, ha grandi capacità balistiche e tecniche. Avessimo del tempo per lavorare dal punto di vista fisico oltre che tattico vedremmo anche un giocatore superiore a questo. Non regalo niente a nessuno, se lo metto in campo è perché mi regala già delle garanzie. Ma so che potrebbe darmi molto di più».

MIGLIORAMENTI - «Penso che questa è una squadra che è migliorata a livello di consapevolezza e umiltà e per questo stiamo facendo un campionato incredibile sotto tutti i punti di vista, anche se è inevitabile che gli avversari ci conoscano un po' e anche che giocando ogni tre giorni non possiamo andare a mille all'ora come facevamo il primo anno senza coppe. Il secondo anno era una via di mezzo, quest'anno riusciamo a fare cose grandi perché siamo maturati tantissimo dal punto di vista tattico, ho dei grandi giocatori ma anche dei grandi uomini. Cercheremo di gestire le forze, anche perché nell'ultimo periodo siamo andati in difficoltà con gli uomini: abbiamo l'Europa, abbiamo nove partite di campionato, cercheremo di fare la nostra fino in fondo»

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«Pogba non preoccupa, incivile l'assalto al pullman»



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CATANIA - Momento clou della stagione per la Juventus. Va chiuso in cassaforte il terzo scudetto consecutivo, va delineandosi la strategia di mercato per il futuro. Il club bianconero la prossima stagione vorrà essere protagonista anche in Champions League, quindi l'operazione sarà di rinforzo, ovvio. E le parole di Paul Pogba a Tf1 non lasciano il segno in società («Sono concentrato sul campo, parlerò a fine stagione, quando potrò liberarmi, aprirmi», a bocce ferme). Tutto già archiviato. Come dice l'ad Beppe Marotta: «Le dichiarazioni di Pogba? I tifosi non si devono preoccupare, sono dichiarazioni rilasciate in Nazionale. Nella traduzione si è perso il significato, dice semplicemente di non voler parlare ma di pensare al campo. Teniamo in modo straordinario allo scudetto. E' ancora lunga, per festeggiare. Anche il Catania è insidia, può giocare la partita della vita. Dobbiamo stare attenti. Assalto al pullman? Atti di inciviltà, di delinquenza che non fanno bene al calcio. Ne siamo usciti indenni. Conte sempre teso? L'approccio alla gara è soggettivo, Conte la vive così. In settimana è più aperto, loquace, ed è una caratteristica positiva».

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Agguato al pullman Juve: in cento con fumogeni e sassi



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CATANIA - Agguato al pullman della Juventus a due chilometri dallo stadio. Il veicolo bianconero aveva da poco lasciato l'albergo e si è trovato accerchiato da un centinaio di tifosi del Catania che l'hanno aggredito con una sassaiola e con il lancio di fumogeni. Il pullman è stato fermato per alcuni minuti senza che le poche forze dell'ordine potessero aprire una via, poi finalmente gli stessi tifosi lo hanno lasciato passare. La squadra ora è regolarmente nello stadio. Anche l'anno scorso il pullman della Juventus era stato oggetto di un'aggressione nei pressi dello stadio Massimino.

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Feeling Juve, Tevez ringrazia Osvaldo: «Dani sei un crack!»



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TORINO - (e.e.) Tra i due c'è felling. E non è solo questione di lingua e di tifo comune per il Boca. Dani Osvaldo e Carlos Tevez si intendono a meraviglia, dentro e fuori dal campo. Come si è visto a Catania: assist dell'azzurro di testa e stoccata dell'Apache a decidere il match che avvicina lo scudetto, il terzo consecutivo. Nella notte la squadra di Antonio Conte, espulso dall'arbitro Damato, è rientrata a Torino e subito c'è l'allenamento che incombe. Sull'aereo tanta gioia e gruppo compatto alla meta. «Una vittoria importante - il tweet di Carlitos - Tornando a casa con il crack», e posta la foto con Osvaldo. Sorrisi grandi così e una voglia matta di alzare coppe al cielo. Dall'Europa all'Italia, dall'Italia all'Europa.

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Tevez esalta la Juve: «Abbiamo vinto una guerra»



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CATANIA - (e.e.) Gol importante, Tevez capocannoniere. Alla fine, battuto il Catania, l'argentino ha i segni del guerriero e l'orgoglio del leader. «E' stata una guerra, per la Juve. Sì, è stato così. D'altronde, tutti contro di noi vogliono vincere: è successo anche qui a Catania. Io sento dolore al ginocchio ma resisto. La dedica è per la mia famiglia. E non penso al titolo di capocannoniere. Parma e Napoli? Sappiamo che tutte le gare sono delle finali, poi ci concentreremo sulla Coppa». Così parlò l'Apache Carlitos...

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Parola d'ordine: «Vincere». Llorente figlio di... Boniperti



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TORINO - (e.e.) Fernando Llorente sembra un figlio modello di... Giampiero Boniperti. Sì, ha sposato la filosofia bianconera e anche dopo il successo di Catania ha cinguettato con spirito adrenalinico: «Vincere, vincere e ancora vincere». Lo spagnolo della Juve, al Massimino partito dalla panchina, ama il motto del presidentissimo, quello dell'unica cosa che conta è... vincere. L'ha mandato a memoria, lo ripete di continuo. Quasi diventa un'autoricarica. E' la motivazione al tempo dei social network. Con partecipazione di gruppo. Ecco Kwadwo Asamoah, risparmiato in avvio: «Grande performance. Forza Juve». Andrea Pirlo, neofita su Twitter e un tantino sintetico: «Altro risultato utile. Avanti tutta». Che comunque racchiude l'essenza del momento. Quasi tricampioni, i bianconeri...

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Bonucci: «Vincere sempre per entrare nella storia»



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TORINO - (e.e.) Tornano a casa stanchi ma felici, pronti subito a lavorare, nel centro di Vinovo. I giocatori della Juve che punta al terzo scudetto consecutivo non conoscono la parola mollare. Leo Bonucci è un muro, il muro bianconero, ma anche il primo regista della squadra. «Il Catania si giocava tanto, ma la Juve ha colpito e poi si è organizzata per portare a casa tre punti fondamentali per la corsa scudetto». Ottima gestione, anche in mezzo ai calci. «Giocare vicino a Chiellini è importante, è uno dei migliori al mondo, ti rende tutto più facile. Con il nostro modulo lui si esalta nell'anticipo, nell'aggressione e io gli copro le spalle. Partire l'azione da dietro è il segreto della Juve, una grande squadra. E lo abbiamo dimostrato ancora una volta. In difesa, poi, abbiamo trovato una grande solidità. Vogliamo il campionato e l'Europa League».

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