Juventus e Fiorentina di nuovo in campo a distanza di pochi giorni dalla sfida di campionato. Questa volta le due squadre si incontrano per l’andata degli ottavi di Europa League. Anche stavolta a parire da grandi favoriti sul tabellone scommesse sono i bianconeri. Un altro successo juventino si gioca a 1,40 su Snai, contro il 4,25 per il pareggio e l’8,00 assegnato al blitz di Montella. Quote in bianconero anche nelle scommesse su chi passa il turno: la Juve ai quarti è bancata a 1,22, per la qualificazione viola l’offerta passa a 3,75. Per i bookmaker sarà una gara da almeno tre gol: l’Over è favorito in lavagna a 1,73, contro l’1,85 sull’Under.

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Quella di stasera è la 29esima sfida tra squadre italiane in competizioni UEFA per club; i precedenti 28 incontri hanno fatto registrare 15 vittorie in casa e cinque in trasferta.

Nella storia delle classiche coppe europee, la Juventus ospita una connazionale per la sesta volta: in bilancio 3 vittorie (2-0 sul Verona nella Coppa Campioni 1984/85, 2-0 sul Napoli nella coppa Uefa 1988/89 e 3-1 sulla Fiorentina nella coppa Uefa 1989/90), 1 pareggio (1-1 nella finale di coppa Uefa 1994/95 contro il Parma, gara però giocata a Milano) ed 1 sconfitta (1-2 dal Cagliari nella coppa Uefa 1993/94). L'unico k.o. è stato dunque nell'unica gara giocata all'attuale Stadium, ex "Delle Alpi", quello firmato dal Cagliari, allenato all'epoca dall'ex viola Bruno Giorgi ed i cui gol vennero siglati dai futuri viola Aldo Firicano e Luis Oliveira

In totale, la Juventus ha affrontato squadre italiane in 11 partite europee, ottenendo 3 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte (di cui 3 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta in casa). Tra questi risultati rientra il match contro il Milan nella finale della UEFA Champions League 2002/03.

Dall’agosto 2004 soltanto una squadra ha battuto la Juventus in 34 gare europee a Torino: il Bayern München, vittorioso 4-1 nella fase a gironi della UEFA Champions League 2009/10 e di nuovo 2-0 nei quarti di finale dell'edizione 2012/13. Quest'ultima sconfitta contro il Bayern è l'unico ko dei bianconeri nelle nove gare europee giocate allo Juventus Stadium, nonché l'unica partita UEFA in cui non siamo riusciti ad andare in gol nel nuovo impianto.

Arrivando in fondo al cammino di Europa League, la Juventus può diventare la terza squadra a giocare nel proprio stadio la finale da quando la Coppa UEFA è assegnata con una finale secca (1997/98). Il Feyenoord ha trionfato a Rotterdam nel 2002/03, mentre lo Sporting Clube de Portugal ha perso la finale 2004/05 a Lisbona. La Juventus è una delle sei squadre già vincitrici della Coppa UEFA/UEFA Europa League impegnata negli ottavi (1977, 1990, 1993), al pari di Tottenham (1972, 1984), Siviglia (2006, 2007), Valencia (2004), Napoli (1989) e Porto (2003, 2011).

Conte è l'unico allenatore ancora in corsa nel torneo ad avere vinto la Coppa UEFA come calciatore.

QUOTE BWIN

Il bookmaker bwin.it quota la qualificazione ai quarti della Juve a 1.35 (chance al 68%), con la compagine viola proposta a 2.95 (32%). Nello scontro diretto invece, la puntata sui ragazzi di Conte (segno 1) paga 1.42 volte la giocata, il pareggio (X) 4.10, l’affermazione degli ospiti (2) 7.50. Bianconeri davanti a tutti come squadra favorita per alzare il trofeo a Torino (3.50), poi Napoli (6.50), Tottenham (8.00) e il terzetto Fiorentina, Salisburgo e Benfica a 10.00.

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Nell’iconografia dell’infanzia relativa agli ultimi 20 anni, in fondo, Simba e il Re Leone rappresentano la stessa entità. Nel calcio la sostanza è un po’ diversa e un soprannome non fa primavera, né porta trofei. In più i nomignoli sono legati a due calciatori diversi, ma che fa? Due bellocci come Fernando Llorente e Pablo Daniel Osvaldo piacciono tanto, pure ai baby tifosi della Juventus. Quella odierna, tuttavia, è serata per cuori audaci, per chi ha l’animus pugnandi in corpo, per chi non sa cosa voglia dire il verbo “temere”. Contro la Fiorentina è in ballo un pezzo di futuro sotto tutti i punti di vista, per dirla alla Antonio Conte. Tra un’Europa da provare ad accogliere a braccia spalancate in modo da rilustrare una bacheca ferma a 18 anni fa e uno scudetto - il 32° - da garantirsi senza pericolosi rischi di “braccino”, s’insinua l’avvenire. E per la coppia Llorente-Osvaldo le premesse possono portare a esiti imprevisti. Aspettando stasera, quando la difesa viola farà fronte alla verve dell’italo-argentino (favorito sullo spagnolo) in coppia con Sebastian Giovinco, mentre in difesa Leonardo Bonucci (non al meglio) dovrebbe essere sostituito da Angelo Ogbonna, come domenica.

L’EMOZIONE - Già, chi mai avrebbe immaginato - all’alba di febbraio - che il neo-papà di Morrison avrebbe avuto chance concrete di restare alla Juve anche dopo la conclusione di questa stagione? Del resto, i termini dell’accordo col Southampton parevano chiudere le porte: prestito gratuito (con leggero bonus a beneficio degli inglesi) con diritto di riscatto fissato a ben 19 milioni. Per un 28enne, sebbene nazionale azzurro, sembrava francamente troppo. Eppure se Beppe Marotta e Fabio Paratici vorranno far valere le proprie ragioni al fine di tenersi l’italo-argentino, non dovranno guardare a quel numero (il 19, appunto) con soggezione, ma si siederanno tranquillamente a tavolino con la controparte per intavolare l’affare migliore per entrambi. La cifra, in sostanza, è trattabile. Da quando la bombetta di Pablo s’è intravista tra le nuvole che sfioravano la punta della Mole, alcuni segnali avrebbero poi “segnato” la sua esperienza alla Juve: il palo immediato di Verona, gli scambi in spazi infinitesimali con Carlitos Tevez, il duplice gol rifilato al Trabzonspor, la nascita del piccolo Morrison a Torino, con tutto il corollario di parole evidentemente già ascoltate da altri compagni, ma nel suo caso traccia tangibile di chiara sincerità: «Che emozione entrare allo Stadium, ma è tutta la Juve a essere fonte di emozione per me. La maglia è bella pesante, ma sono carichissimo». Non certo la rivelazione del quarto segreto di Fatima, però senza dubbio è quanto vogliono sentirsi dire i tifosi bianconeri.

L’ALTERNANZA - Il 29enne Llorente, che come Osvaldo è al primo anno di felice apprendistato juventino, di gol ne ha fatti 13, 11 dei quali in Serie A e 2 in Champions, ai marziani del Real. E come il compagno, pure il Re Leone è arrivato gratis dopo l’esperienza di Bilbao, conclusa in maniera terribile. Se vogliamo, anche le scadenze dei rispettivi contratti “ballano” su un filo comune: 2017, seppure con differenti società a capo del cartellino. E mentre, ridendo e scherzando sulle sue capacità nel destreggiarsi con la lingua italiana - notevoli quanto oggettive - corrono paragoni più o meno illustri, monta il dibattito sull’alternanza fra i due colossi. Le scelte di Conte, in questo senso, sono già chiare: a Verona e col Chievo in casa lo spagnolo lasciò il posto al compagno; col Trabzonspor allo Stadium i ruoli si invertirono; nel derby non si diedero il cambio a vicenda ma comunque non giocarono insieme; in Turchia Llorente non entrò dalla panchina; a San Siro col Milan la sostituzione fra i due colonizzò parte del recupero; domenica scorsa Osvaldo non era neppure in tribuna causa meraviglioso evento familiare.

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Tanta voglia di riscatto. Vidal e Pogba domenica scorsa contro la Fiorentina in campionato non hanno disputato la loro migliore partita. Il francese, a dire il vero, è stato meno peggio del cileno ma tutti e due non sono riusciti a giocare come sanno fare di solito. Può succedere, certo. Anche perchè sino ad oggi sono sempre stati tra i migliori. I due, stasera nella sfida europea tutta italiana cercano il riscatto anche se non hanno la certezza di partire titolari. Tra i due e Marchisio uno starà fuori considerando che Pirlo non si tocca. Possibile che giochino entrambi con il Principe in panchina pronto e fresco per la trasferta di Marassi. I centrocampisti bianconeri sono pronti alla battaglia: sanno che quella di stasera non sarà una sfida qualsiasi e, nonostante la vittoria di domenica in campionato, non hanno dimenticato le quattro sberle prese all’andata.

JUVE A VITA - Intanto Claudio Marchisio punta a diventare juventino a vita. Lo assicura il papà Stefano che, fatto tutt’altro che secondario, è anche procuratore del centrocampista: «Ho letto che si parla di rinnovo imminente - ha detto a Calciomercato.it -. La nostra posizione è chiara. Claudio è carico e sereno e vuole continuare ad esserlo, pensando a tutto tranne che alla firma. C’è una stagione da finire, uno scudetto da vincere, un’importantissima gara di Europa League con la Fiorentina. E poi il Mondiale con l’Italia. La concentrazione è tutta sul campo. Per quel che riguarda il contratto c’è tempo considerando che l’attuale accordo scadrà tra due anni. Claudio ha sempre ribadito che il suo sogno è quello di continuare a vestire la maglia bianconera che ormai indossa con orgoglio da più di vent’anni. E, più ancora, chiudere la carriera nella Juventus. Chiaro che i matrimoni si fanno in due, il pallino ce l’ha la società e se dovessero chiamarci affronteremo il discorso. Ogni tanto ricevo delle telefonate di sondaggio da parte di intermediari ed agenti che mi hanno riferito l’interesse di club come Arsenal, Manchester United e Liverpool. Nessuno di questi si è mai fatto avanti apertamente con noi. Io, comunque, ho sempre risposto a tutti che non devono parlare con noi ma con la Juventus».

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L'avviso del presidente. «Bisogna stare attenti alla Fiorentina perché è una squadra molto compatta, quadrata, con un allenatore serio, capace e preparato. Se mi guardo indietro, in Italia l'unica squadra che quest'anno ci ha battuto con un 4-2 secco, con 20 minuti decisi». Europa League, andata degli ottavi di finali, stasera allo Stadium. Con la Viola è il secondo round del trittico. E Andrea Agnelli non si fida affatto. Lo dice nello speciale di Sky “Juventus, Big in Japan”, ovvero il documentario-viaggio di Agnelli, seguito per tre giorni e attraverso 20 mila chilometri, da Torino a Parigi, da Parigi a Tokyo e ritorno. Con flash sull'attualità. La grande sfida con la squadra di Vincenzo Montella. «E' un derby europeo a livello nazionale che lasci un po' di amaro, perché noi dovremmo fare il tifo affinché le nostre rappresentanti vadano avanti… La Fiorentina è una delle pretendenti alla vittoria finale dell'Europa League. I toscani sanno perfettamente di avere tutte le qualità per poter ambire al successo e bisogna stare attenti a chi possiede tale ambizione».

IN VIAGGIO All'Unesco il presidente bianconero ha presentato “Un calcio al razzismo, gioca con me”. In Giappone, con l'ambasciatore Edgar Davids, la Juventus Lounge. E in aereo ecco la telecamera a seguire ogni risvolto, ogni particolare. Si parla dei nuovi progetti di internazionalizzazione del marchio Juventus, del rapporto personale con il Giappone, così caro al papà Umberto. E ancora i ricordi, le coppe intercontinentali del 1985 e del 1996, la Juve rifondata con Antonio Conte, la Fiorentina appunto e il futuro che verrà. La Juventus e Agnelli, un binomio storico.

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La rifinitura allo Stadium per la Juventus lascia ancora aperte almeno un paio di ipotesi di formazione. Antonio Conte vuole confondere le idee agli avversari e tiene pronte tutte le varianti possibili al canovaccio principale della formazione. La coppia in attacco dovrebbe essere quasi certamente composta da Osvaldo e Giovinco, già brillanti contro il Trabzonspor in Turchia. Mentre Pirlo torna in cabina di regia, Isla occuperà la fascia destra e Bonucci, alle prese con una leggerissima influenza, viene sostituito da Ogbonna, a sinistra del quale ci sarà Chiellini.

Da verificare le condizioni di Andrea Barzagli, che combatte da tempo con la fastidiosa tendinopatia e che potrebbe anche rimanere a riposo, lasciando spazio a Caceres. Altri ballottaggi aperti quelli a centrocampo: Pogba, infatti, potrebbe lasciare spazio a Marchisio, mentre Asamoah potrebbe essere preferito a Peluso sulla fascia sinistra. Dubbi che Conte risolverà prima della riunione tecnica, quando svelerà la formazione anche alla alla squadra che dopo un pranzo leggero (pasta o riso, bresaola o pollo, verdure) riposerà fin verso le cinque quando inizierà il rito di ogni gara serale.

PROBABILI FORMAZIONI

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Ogbonna, Chiellini; Isla, Vidal, Pirlo, Marchisio, Peluso; Osvaldo, Giovinco.

FIORENTINA (3-5-2): Neto; Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Savic; Cuadrado, Mati Fernandez, Aquilani, Borja Valero, Pasqual; Matri, Ilicic.

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