Alle 18.15 italiane, le 19.15 in Turchia, è iniziato per la Juventus il secondo atto della “missione Trabzonspor”. A quell'ora infatti l'aereo partito da Torino nel primo pomeriggio, dopo circa tre ore e mezza di volo è atterrato a Trebisonda. Ad accogliere i bianconeri un centinaio di caldissimi tifosi, che hanno hanno accompagnato la squadra mentre saliva sul pullman con cori e applausi.

Dall'aeroporto la Juve si è subito spostata allo stadio Huseyn Avni Aker, dove ha preso contatto con il terreno di gioco che domani sera sarà teatro della gara di ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League.

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Cinque
Quella di stasera è la trasferta turca numero cinque per la Juventus: il bilancio è di una vittoria bianconera, un pareggio e due sconfitte.

Sette
Il Trabzonspor ospita per la prima volta la Juventus, ma è la settima volta di una squadra italiana nelle coppe europee: il bilancio è di un successo turco, due pareggi e tre vittorie italiane.

Otto
I padroni di casa hanno sempre segnato nei 540 minuti in questione: otto reti il bottino totale per il Trabzonspor.

187
Il Trabzonspor non segna in Europa da 187': l'ultimo gol porta la firma di Olcan Adin al 83' di Trabzonspor-Apollon Limassol 4-2 dello scorso 28 novembre. Poi si contano i restanti 7' di quella gara e le intere contro Lazio (0-0 esterno) e Juventus (0-2 a Torino).

2010/11
La stagione in cui Martin Cáceres e Didier Zokora sono stati compagni di squadra nel Sevilla FC. Dopo l’esperienza in Andalusia, per entrambi è arrivato il trasferimento a Torino e Trebisonda.

11
La Juventus è imbattuta in Europa League da 11 partite di fila: 5 vittorie e 6 pareggi il recente bilancio bianconero, con ultima sconfitta 1-4 a Londra dal Fulham in data 18 marzo 2010.

Due
L’ultima volta dei bianconeri nei sedicesimi di Europa League, nella stagione 2009/10, passammo il turno grazie alla doppietta di Amauri all’Amsterdam Arena dopo essere passati in svantaggio.

123
Se Andrea Pirlo dovesse scendere in campo stasera, per lui sarà la presenza numero 123 nelle competizioni UEFA per club: più di ogni altro giocatore di movimento impegnato nei sedicesimi di finale.

Zero
Stasera dirige il ceco Kralovec, alla prima volta con la Juventus. Con le squadre italiane lo score è di perfetta parità: su quattro incroci, tutti casalinghi: una vittoria, due pareggi (sempre per 1-1) ed una sconfitta.

Tre
Club turchi mai vittoriosi nei tre precedenti con questo arbitro: il bilancio è di due pareggi (ambedue per 1-1) ed una sconfitta (Trabzonspor-Tolosa 1-3 nell'Europa League 2009/10, unico precedente con l'avversaria della Juventus).

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Altro che coppetta! Per carità, il confronto con le cifre della Champions League è umiliante, perché siamo nell’ordine di un rapporto 1 a 10. E la visibilità che regala la più importante manifestazione mondiale per club è forse anche più di dieci volte superiore a quella dell’Europa League, ma la Juventus ha scoperto che non le conviene snobbare l’impegno dell’altra Europa. E ci sono almeno quattro buoni motivi.

PRIMO - I tifosi hanno deciso che vogliono quella Coppa, che gli over 20 si ostinano a chiamare “Uefa”. Lo hanno comunicato alla squadra giovedì scorso nel modo più esplicito e inequivocabile possibile: andando allo Stadium in 35mila, con biglietti per nulla scontati (l’incasso di 1.143.594 è di appena 400mila euro inferiore a quello de derby) e con un avversario che non prometteva certamente una sfida spettacolare (come per altro non è stata). Ma il popolo juventino era lì, a riempire lo Stadium e a ricordare di prendere assai sul serio la sfida. Conte lo ha capito e, dicono i giocatori, dopo quella prestazione un po’ zoppicante ha martellato parecchio la squadra. Stasera vuole una risposta di determinazione e la vogliono anche i tifosi, che davanti alla tv, vogliono compiere un altro passo verso la finale di Torino.

SECONDO - La Juventus ha disperatamente bisogno di punti per il ranking Uefa. Attualmente occupa il 24° posto in classifica che comunque non garantirebbe l’accesso alla seconda fascia nel sorteggio di Champions della prossima stagione. Ma oltretutto quando verranno ricalcolati i punteggi per il 2014-15, tenendo presente i risultati degli ultimi cinque anni, la Juventus dovrà scartare gli oltre 18.000 punti dell’annata 2009-10 e si dovrà tenere i miseri 8.300 e 2.271 delle due stagioni successive (quella di Del Neri e la prima senza Europa di Conte). Insomma per compensare e rimanere in una posizione accettabile, sarebbe importante per i bianconeri andare più avanti possibile in Europa League. Altrimenti, esiste il rischio di finire addirittura nella quarta urna e trovarsi un girone di Champions particolarmente arduo.

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«Non esistono una Juventus A e una Juventus B». Oppure: «Nella rosa bianconera non ci sono titolari e riserve, bensì titolari e basta». Ebbene: conti alla mano, frasi che talvolta paiono essere di prassi o circostanza, possono invece risultare più veritiere del previsto e la partita d’Europa League in programma questa sera allo Stadio Huseyin Avni Aker di Trebisonda tra il gruppo di Antonio Conte e i padroni di casa del Trabzonspor sembra fatta apposta per dimostrarlo. Una partita nella quale - in relazione con il tour de force che prevede la bellezza di 16 match in 52 giorni - lo Special One del Salento ha deciso di schierare chi «solitamente ha meno spazio», con buona pace di chi invece potrebbe storcere il naso al proposito («Se lo raddrizzi») e chi ritenga che sia rischioso affidarsi ad una Juventus composta per lo più da riserve, una Juventus B, insomma: composta da quei Federico Peluso , Simone Padoin , Martin Caceres , Angelo Ogbonna che hanno una media di circa 840 minuti di gioco in questa stagione. Ma, domandone: può essere considerata alla stregua di un “piano B” una squadra composta da giocatori per i cui cartellini - nel corso degli anni - sono stati versati quasi 130 milioni di euro? Grosso modo, sempre conti alla mano, quanto è stato speso per allestire la cosiddetta “Juve tipo” con Fernando Llorente, Carlitos Tevez , Paul Pogba e compagnia giocante.

I CAMBI - Sembra paradossale, ma è proprio così: i conti tornano nel complesso. Per un Pogba arrivato a parametro zero nel 2012, ecco un Padoin pagato 5 milioni nel 2012. Per un Fernando Llorente strappato in scadenza all’Athletic Bilbao, ecco un Sebastian Giovinco riscattato dal Parma per 11 milioni. O, ancora, per un Giorgio Chiellini ai tempi (era il 2005) ottenuto dal Livorno per circa 7 milioni tra cash e contropartite, ecco un Angelo Ogbonna pagato al Torino 13 milioni (più eventuali altri due legati a bonus rendimento e risultati). Misteri del calcio... mercato. Anche se, in verità, di misterioso - previa attenta analisi - c’è ben poco.

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Nel ventre dell'Huseyin Avni Aker, lo stadio che stasera ospiterà il ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League. Questi sono gli spogliatoi della Juventus: decisamente meno avveniristici rispetto a quelli dello Stadium, ma tant'è. Non mancano le docce, una vasca gonfiabile per abbozzare una sorta di crioterapia, la lavagna tattica, due lettini per i massaggi.

LA BOLGIA Dagli spogliatoi al tunnel, dal tunnel al campo, alla bolgia. I giornali locali hanno preannunciato un autentico inferno, giocatori e tecnico del Trabzonspor sono stati un po' più "diplomatici" ma anche loro hanno ammiccato all'effetto stadio e soprattutto al fatidico minuto 61 (numero legato ad un'antica battaglia avvenuta a Trebisonda nel quindicesimo secolo, ma anche al codice numerico che contraddistingue la città nei "catasti" turchi). Al 61', da tradizione, i sostenitori bordeaux-blu rendono l'atmosfera incandescente con cori e fumogeni, carta igienica lanciata sul campo e petardi scoppiati. Ma in casa bianconera l'esperienza non manca e la voglia di non farsi condizionare è enorme. Anche dal famoso 61' passa la strada che porta agli ottavi e a un probabile derby italiano contro la Fiorentina.

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Nonostante il 2-0 della gara d'andata e l'oggettiva differenza di valori tecnici tra la Juventus e il Trabzonspor, in riva al Mar Nero sono convinti che la squadra di Hami Mandirali ("Se giochiamo come all'andata e facciamo un gol nel primo tempo possiamo passare il turno", ha detto ieri il tecnico turco) abbia molte possibilità di sorprendere i bianconeri. "Stasera è la nostra notte", suona la carica il quotidiano Taka. "Andate a scrivere la storia. Il Trabzonspor può sorprendere l'Europa", è quanto riportato su Sonnokta. "Perché no?", è invece la scelta di Fanatik. "Volere è potere", ricorda poi l'organo di informazione Karadeniz.

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E' finita la rifinitura della Juventus a Trebisonda, svolta su un campo a pochi minuti dall'albergo che ospita la squadra. Dopo un blando allenamento atletico, Conte ha voluto lavorare sui movimeti del centrocampo in fase offensiva e difensiva, provando varie alternative. Confermato l'ampio turnover con il quale schiererà la squadra contro il Trabzonspor, al tecnico resta un dubbio proprio in mezzo: se schierare Padoin su centrosinistra, lasciando riposare Pogba o se usare fin dall'inizio il francese per avere maggiori potenzialità in attacco.

Il resto della formazione dovrebbe essere quello annunciato alla vigilia. Caceres e Ogbonna giocheranno alla destra e alla sinistra di Bonucci, unico titolare dle reparto. Mentre in attacco la coppia Osvaldo-Giovinco fa il suo esordio inmaglia bianconera (ma insieme hanno già giocato e segnato in Nazionale Under 21 e maggiore). Il centrocampo vede le fasce di "riserva" Isla e Peluso, Marchisio in regia, Vidal (squalificato contro il Milan) sul centrodestra e, come detto, uno fra Padoin e Pogba a sul centrosinistra.

I turchi, invece, rimangono con il dubbio Malouda, che si allena da soli due giorni con la squadra e che potrebbe partire in panchina.

PROBABILI FORMAZIONI

TRABZONSPOR (4-1-4-1) Kivrak; Bosingwa, Mustafa Yumlu, Aykut Demir, Kadir Keles; Bourceanu; Olcan Adin, Colman, Zokora, Ozer Hurmaci; Paulo Henrique. A disposizione: Ozturk, Yusuf Erdogan, Zeki Yavru, Mierzejewski, Ozdemir, Malouda, Janko

JUVENTUS (3-5-2) Buffon; Caceres, Bonucci, Ogbonna; Isla, Vidal, Marchisio, Padoin, Peluso; Osvaldo, Giovinco. A disposizione: Storari, Barzagli, Chiellini, Pirlo, Pogba, Tevez, Llorente

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