Si è arrabbiato. Ha minacciato cambiamenti di formazione ("Chi sbaglia ora va fuori"). E per non sbagliarsi, una punizione la infligge subito alla Juventus. "Domani niente giorno di riposo", ha gridato Conte negli spogliatoi convocando un allenamento supplmentare che, c'è da scommetterci, verterà tutto sull'analisi tattica della partita e la vivisezione di ogni errore difensivo commesso nella gara contro il Verona.

COLPI DI TACCO - Conte è furibondo per il fatto che negli ultimi tempi le palle inattive sono diventate un incubo per la Juventus. "C'è addirittura della tensione e del nervosismo", ha spiegato nel dopo partita. E soprattutto non ammette che dopo il 2-0 e un inizio travolgente, la squadra abbia fatto calare l'intensità, la concentrazione e l'agonismo. Qualche colpo di tacco di Vidal è stato particolarmente indigesto per Conte, che voleva anche sostituire il cileno con Marchisio: cambio saltato per l'infortunio di Chiellini.

RIPASSONE -E dire che negli ultimi tempi, molta parte degli allenamenti è proprio dedicata alle situazioni difensive in cui la Juventus soffre di più. Dei 18 gol presi dalla Juventus in questo campionato ben 9, il 50%, sono nati da una palla inattiva. E la percentuale è cresciuta parecchio nelle ultime giornate. Conte ha deciso di dare un taglio a questa deriva e oggi ricomincerà un durissimo ripasso per tutti.

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I due primi gol di testa subiti dalla Juventus in questo campionato, costringono i bianconeri a lasciare altrettanti punti per strada.

Toni e Gomez puniscono l'atteggiamento poco aggressivo dei bianconeri nella ripresa e capitalizzano al massimo le occasioni gialloblu. Sono tre in tutto infatti i tiri portati nello specchio della porta dalla squadra di Mandorlini sugli undici totali: oltre alle due reti, anche la conclusione ravvicinata del solito Toni deviata con un portentoso riflesso da Buffon.

La Juve ha fatto comunque appena meglio: 14 tiri in tutto e quattro piazzati tra i pali.

Dove i bianconeri hanno dominato.

Sicuramente nel possesso palla, 69,3 a 30,7%, nel numero dei passaggi effettuati, 656 a 284, e nella precisione nella metà campo avversaria, con l'82,1% di tocchi riusciti contro il 60,9% dei gialloblu. Numeri che però non sono bastati a tenere i veneti lontano dalla porta: avranno sbagliato di più, certo, ma si sono dannati l'anima per recuperare palloni, intercettandone ben 29 contro 7.

Individualità.
Da segnalare, a livello individuale , la presenza costante di Pirlo nel gioco, con 170 palloni giocati, 135 passaggi riusciti, 13 lanci e tre occasioni create. Buona anche la prova di Asamoah, con il 67% di dribbling riusciti e quattro traversoni effettuati. Tevez e Llorente hanno effettuato cinque sponde a testa e l'Apache è stato il più pericoloso dei suoi, non solo per i due gol segnati, ma anche per i due tentativi terminati fuori.

Un solo tiro invece per il nuovo acquisto Daniel Osvaldo, ma avrebbe potuto cambiare le sorti dell'incontro, se quel diagonale fosse stato poco meno angolato...

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Se vogliamo, un grande risultato Pablo Daniel Osvaldo l’ha ottenuto a prescindere: da che era ragazzino (e pagava per andare in curva e vedere Carlos Tevez segnare con la maglia del Boca Juniors) a ora (che vede Tevez segnare in bianconero e percepisce fior di soldoni per farlo), il salto di qualità è notevole... Amarcord a parte, però, non si può certo dire che l’esordio ufficiale dell’italo-argentino alla Juventus sia da buttare, anzi: condito sì da un pareggio che vale quasi come una sconfitta (peraltro maturato proprio con l’attaccante italoargentino in campo), tuttavia anche da ottimi spunti e guizzi che lasciano presagire grandi, grandissime cose. L’intesa tra lui e Tevez, appunto, sembra poter lievitare parecchio e anche quella con Andrea Pirlo è destinata a regalare magie. Lo stesso Antonio Conte , del resto, a fine gara ha espresso giudizi positivi ed ottimistici: « Osvaldo è un ottimo innesto, ha dialogato bene con Carlitos. Può essere l’alternativa a Llorente , ma sta a lui lottare per conquistare il posto, guadagnarselo a suon di prestazioni convincenti e sudore in allenamento».

14 passaggi riusciti e un pallone recuperato, a dimostrazione di mobilità e buona volontà, doti ritenute imprescindibili da Conte. Per restare ai numeri: i 3 duelli persi e i due contrasti aerei persi evidenziano invece ancora un po’ di “leggerezza” e titubanza nell’inserirsi nelle dinamiche bianconere. I pasticciacci brutti collettivi che hanno contraddistinto la seconda frazione di gioco bianconera, non hanno di certo agevolato le cose.

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Domenica c'è il Chievo e Conte sta preparando qualche cambiamento, proprio in virtù delle minacciose parole pronunciate ieri: "Farò le mie valutazioni serene, inevitabile che il posto bisogna tenerselo ben stretto, soprattutto a centrocampo dove c'è Marchisio che si sta sempre sedendo in panchina. E poi abbiamo preso Osvaldo che potrebbe essere un'alternativa in attacco. Non ci sono titolari o vice, gioca chi sta meglio. L'importante è avere giocatori che abbiano voglia di mettermi in difficoltà nelle scelte".

NEL MIRINO - Ma chi sono i giocatori nel mirino di Conte? Ieri pomeriggio il tecnico si è letteramente infuriato con Vidal, a cui rimprovera una prestazione un po' troppo leziosa e spesso distratta. Fra le cose che hanno fatto imbufalire il tecnico c'è in particolare un colpo di tacco con cui il cileno ha cercato di lanciare Caceres, ma che si è rivelato un assist per la ripartenza veronese. Sono queste leggerezze che Conte rimprovera alla squadra, che forse si è sentita troppo sicura e troppo forte dopo il 2-0 raggiunto in 21 minuti e ha perso l'intensità e la concentrazione. Anche Pogba è finito nel mirino dell'allenatore per le stesse ragioni e, considerato il preciso riferimento a Marchisio, è probabile che uno fra il cileno e il francese (se non tutti e due) saltino il Chievo.

GIORNATA PESANTE - D'altra parte uno dei pallini di Conte è quello di tenere sulla corda tutti, convinto che quando un giocatore si sente troppo sicuro del posto da titolare, finisce per calare. Ma anche la difesa è sotto accusa: a Bonucci, Ogbonna e Peluso sono stati imputati errori importanti nelle ultime partite. E l'arrivo di Osvldo può permettere a Conte di pungolare anche gli attaccanti, che ieri non sono stati oggetto di particolare critica, anche se Llornete è stato più volte richiamato per le marcature sulle palle inattive. E' una giornata pesante a Vinovo. E non solo per il grigio e la pioggia.

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Prima la mano sull'orecchio, marchio di fabbrica di Toni ormai da anni, ma subito dopo, correndo verso la sua metà campo, il bomber del Verona ha esultato "contro" Conte, mimando una enfatica pettinata. E - si sa - i capelli sono spesso l'oggetto di chi vuole prendersela con l'allenatore juventino. Lo "scoop" è di Sky le cui telecamere hanno colto l'esultanza dell'attaccante rivolto all'ex allenatore, con il quale era stato duro in un'intervista nei giorni scorsi. A Toni, tifoso della Juventus, non è andato giù l'essere stato scaricato alla fine del primo anno di Conte alla Juventus.

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