[Topic unico] Lazio-Juventus 1-1., CAMPIONATO: news, commenti live e post partita e le pagelle degli utenti.

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view post Posted on 26/1/2014, 13:47     +1   -1
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Buffon: beffa e penalty dopo tutto il gossip


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Pessimo epilogo di una settimana nera, anzi... rosa. Nel senso che Gigi Buffon dopo essere stato al centro del gossip più spinto da tre giorni a questa parte, gioca solo 25' di Lazio-Juventus, nei quali combina un ezzo pasticcio su un retropassaggio gestito male e poi viene espulso per la regola che, ironia della sorte, combatte da tempo, esponendosi in prima persona contro la Fifa e l'International Board.

Quanto avrà inciso nella sua prestazione la voce di un suo divorzio da Alena Seredova e del lirt con Ilaria D'Amico (telegiornalista di Sky)? Difficile dirlo: anche se - vere o false che siano le voci - di certo non ha aiutato a mantenere la concentrazione. Buffon è abituato a finire nell'occhio di cicloni mediatici, ma è la prima volta che la questione diventa così personale. D'altra parte, i media che solitamente si occupano di queste "vicende vip" sono ormai interessatissimi ai calciatori e non li risparmiano nelle loro indagini, sopratutto se divorzi o flirt avvengono con altri "personaggi".

In ogni caso, si tratta veramente di un destino crudele quello di Buffon, espulso per la regola che lo fa più arrabbiare. Finora le sue richieste di cambiare il regolamento sono state inascoltate e, proprio per questo, l'espulsione di stasera è tanto stupida quanto ineccepibile. La famosa "tripla sanzione" che anche per Platini eè incongruente (rigore, espulsone e squalifica). Il rigore, per altro, è netto: non si discute l'intervento su Klose, che riceve palla da Konko, anche grazie a una distrazione fatale di Ogbonna. Non è rigore, invece, quello reclamato dalla Lazio per il presunto fallo di mano di Bonucci: Hernanes gli calcia sul braccio, non ci può essere volontarietà, quindi niente rigore.

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view post Posted on 26/1/2014, 14:03     +1   -1
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Llorente: «Più cross ricevo, più faccio gol»


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Fernando Llorente è un uomo felice. Il bomber spagnolo si gode un 2014 strepitoso, condito dai 4 gol realizzati soltanto nel nuovo anno, grazie alla capocciata in torsione con cui ha sbeffeggiato Biava assicurando alla Juventus la possibilità di pareggiare con la Lazio e proseguire nel ruolino positivo, fatto di 13 risultati utili consecutivi: «E' stata una bella giocata, grazie a un cross: perché è il cross che dobbiamo cercare con maggiore continuità. Nella prima parte del match non l'abbiamo fatto. Così la partita è stata molto tosta. Io ero decentrato rispetto alla porta, la palla doveva girare bene per insaccarsi nell'angolino lontano. Non è stato semplice, sono molto contento del gol, una rete molto importante per noi. Però anche con un uomo in meno abbiamo dimostrato che nel momento peggiore siamo sempre forti. E adesso dobbiamo riprendere a vincere».

RISULTATO CORRETTO - L'analisi globale della gara non fa una grinza: «Noi avremmo voluto vincere ancora, sarebbe stata la 13ª vittoria di fila. Così non è stato, però credo che fino alla fine abbiamo provato a vincere. Non ci siamo riusciti, è stata una partita complicata. Vero, anche loro potevano vincere. Alla fine il pareggio è giusto».
VOGLIO PIU' CROSS Il feeling tra il Re Leone e i compagni è sempre più saldo: «L'amicizia con Lichtsteiner? Sì, ma sono amico anche degli altri compagni. Deve essere così. Dobbiamo proseguire in questa unione, e magari con qualche cross in più farò altri gol»

BRASILE, ARRIVO - E con l'11° gol stagionale, compresi i due in Champions League, la corsa al Mondiale resta apertissima: «E' lunga, manca ancora molto e può succedere di tutto. Nella Spagna c'è una dura concorrenza e io devo fare molto molto bene di qui alla fine se voglio andare in Brasile. Ora, però, la cosa più importante è aiutare la Juve a vincere». Idee chiarissime, per Nando il goleador che vorrebbe spostare le ferie a luglio inoltrato.

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view post Posted on 26/1/2014, 14:30     +1   -1
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Vidal: «Noi alla Juve non molliamo un...!»


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Un pareggio da «uomini veri», come l'ha definito Antonio Conte. Una gara in inferiorità numerica contro una buonissima Lazio. Così, la seconda trasferta consecutiva all'Olimpico di Roma lascia un sapore dolce per la Juventus. Certo, c'è anche un pizzico di delusione «perché volevamo continuare la striscia vincente», parole di Claudio Marchisio, regista di complemento. Ma il clou arriva nella nottata, con il cinguettino di Arturo Vidal, il guerriero che mai si abbatte, che anzi rilancia. Così: «In 10 grande carattere. Ma noi non molliamo un… jajajaja». Che sta per quella parolina là, che non si può dire, scrivere, ma che rende l'idea e rafforza la determinazione bianconera. E ancora Leonardo Bonucci: «Una Juve tosta anche in 10». E poi lui, l'eroe del pareggio, dopo il rigore di Candreva. Il Re Leone, Fernando Llorente che ci mette la testa. E che testa. «Partita molto difficile, punto molto importante». E si va avanti, senza più record, ma con l'idea fissa dello scudetto.

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Lapo e Ginevra con la Juve: che tifo in Famiglia!


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Nei giorni della commemorazione del nonno Gianni Agnelli, Lapo Elkann ha tirato fuori dall'archivio alcune foto storiche, molto belle, come il ritratto che fece Andy Warhol. Sono giornate intense: prima la presentazione del film bianconero in America, Black and white stripes, con alcune immagini postate sul profilo Instagram da strappare applausi. Poi, Roma, tappa di alta moda e anche della sfida di campionato tra Lazio e Juventus. Lapo si trasforma in fotografo. «Ecco il pullman della grande Juventus a Roma». Una visita in ritiro, poi a fare il tifo all'Olimpico, con la sorella Ginevra, mamma sempre più affascinante. Lapo e Ginevra in campo, così, non si erano mai visti. Sul prato dello stadio, a salutare con affetto Pavel Nedved. Vicini, vicinissimi alla squadra, alla squadra che è della Famiglia, la loro squadra del cuore. E in tribuna, i gesti che sono propri degli appassionati: il disappunto per il fallo e l'espulsione di Buffon; per il rigore realizzato da Candreva; poi, l'esultanza con il pugno alla rete del pareggio di Llorente, un re leone che piace per stile e discrezione. Lapo e Ginevra, che risiede nella capitale, alla fine, con il sorriso. E' stata una bella partita, è stata una bella rimpatriata.

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view post Posted on 26/1/2014, 14:30     +1   +1   -1
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Mah, ci può stare.
Abbiamo cannato una partita dopo 12 vittorie di Fila.
Niente drammi, spero.
 
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view post Posted on 26/1/2014, 14:38     +1   -1
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Conte: «Juve di uomini. Rosso ingiusto»


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"Volevamo vincere. Sia quando eravano in undici che quando siamo rimasti in dieci. Noi vogliamo inculcare la mentalità vincente che deve valere anche nella disgrazia di rimanere in dieci per l'espulsione del portiere. Oggi sono emersi gli uoini più che i calciatori". Questa la sintesi di Conte, che annuncia all'Olimpico che non parlerà più alla vigilia delle partite fino alla fine del campionato, proseguendo una sorta di silenzio stampa parziale (nei dopo-partita è obbligato a parlare da contratto). E' scuro in volto, evidentemente non felice della prestazione, soprattutto quella difensiva della sua squadra, ma orgoglioso del carattere mostrato dal gruppo, in grado di combattere in dieci contro undici.

MERITI - "Abbiamo preso un punto... E' comunque buono. E anche oggi la Juventus ha dimostrato perché è in testa alla classifica, per chi avesse avuto ancora dei dubbi. La Juventus ha sempre cercato di vincere, di attaccare... M i dispiace per la striscia che si interrompe, mi avrebbe fatto piacere continuare ancora, così come ai ragazzi, ma onore alla Lazio".

BACCHETTATE - Gli riferiscono il ragionamento di Marchisio ("Nei primi minuti non trovavamo gli sbocchi per gli attaccanti") e Conte si rabbuia ancora di più: "E ra solo una questione di tempo. Poi si sarebbero trovati". Più sereno nell'analisi tattica del dopo-espulsione con la Juve che passa dal 4-4-1 al 4-3-2: " Per caratteristiche questa squadra ha calciatori che comunque non sono da centrocampo "a due". A Vidal non puoi togliere l'inserimento e la percussione, ecco perché quando siamo rimasti in dieci ho prima messo un 4-4-1, poiun 4-3-2 per assecondare i loro istinti e le loro qualità, anche per non sacrificare troppo Tevez, che comunque è stato fondamentale nella fase difensiva".

LA REGOLA - Si analizza l'errore della difesa in ocasione della traversa colpita da Klose (dopo la parata di Storari) e il tecnico bianconero ne bacchetta due: "L a linea in quel caso si è mossa male, Lichtsteiner ha tenuto tutti in gioco e Ogbonna si è perso Klose". Ma le bacchettate più dure sono per l'arbitro e il regolamento: " Dispiace per la regola dell'espulsione del portiere: si punisce già abbastanza con il rigore... Il massimo per me sarebbe rigore e giallo. E poi non c'è coerenza nell'applicazione, ogni tanto è giallo, ogni tanto è rosso... Se penso alla mancata espulsione di Benatia contro la Roma... perché lì no e oggi si? E, intendiamoci, io sono contro la regola a prescindere non solo quando è contro di noi".

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Lichtsteiner: "Cuore e grinta, questa è la Juve"


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"Alla fine il punto è un buon punto per come è andata la partita. Siamo contenti... Con un uomo in meno per la maggior parte della partita è un'ottima prova", con pragmatismo elvetico Stephen Lichtsteiner prende e porta a casa il risultato dell'Olimpico, elogiando il cuore della Juventus: "Giocare in inferiorità numerica senza snaturare il nostro modo di giocare e continuando ad attaccare è dimostrazione di grande forza, ma questa è la Juve. Non mi stupisco". E niente stupore neppure per i fischi dei tifosi laziali: "Penso siano stati per la SuperCoppa... ma io non soffro i fischi, fanno parte del calcio".

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Marchisio: Che carattere! L'espulsione è da rivedere


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"Volevamo continuare a vincere, specialmente dopo la sconfitta in Coppa Italia. Ma per come si era messa, in undici contro dieci abbiamo avuto una grande reazione e siamo riusciti a pareggiare. Dispiace perché in undici contro undici abbiamo giocato sotto ritmo, non riuscivamo a trovare gli sbocchi giusti per i nostri attaccanti e potevano fare di più". Intervistato da Sky subito dopo la fine di Lazio-Juventus il bianconero Claudio Marchisio si dimostra soddisfatto a metà. "Che segnale è questo pareggio per chi ci insegue? - dice ancora il centrocampista - Deve essere un segnale per noi che abbiamo rimontato anche in inferiorità numerica". "La Lazio difendeva molto bassa - aggiunge Marchisio - e non ci lasciava spazi con i nostri attaccanti che potevano ricevere palla solo spalle alla porta. L'espulsione è da vedere perché due anni fa contro l'Inter in una situazione simile non diedero il rosso al loro portiere che mi aveva steso".

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MattyRibasDaCunha
view post Posted on 26/1/2014, 15:37     +1   -1




CITAZIONE (zebrone84 @ 26/1/2014, 13:31) 

Conte a giornalista romano: «Se ne vada in curva!»


(IMG:http://cdn.tuttosport.com//images/2014/01/...e_ts673_400.jpg)


Dura pochissimo la conferenza stampa di Conte con i cronisti della carta stampata e della radio. E si apre con un mezzo show dell’allenatore. Li chiamano, se volete, siparietti. Conte entra nel salone dell’Olimpico nero in volto e un giornalista radiofonico della Capitale lo arroventa subito con una domanda acuminata sulle decisioni arbitrali: in testa il potenziale rigore non fischiato a Bonucci per fallo di mano in un contatto diretto con Hernanes in chiusura di primo tempo (fallo che non solo all’arbitro Massa è parso non da punire per la rapidità dell’azione e la ristrettezza degli spazi: i due giocatori erano praticamente attaccati). Conte non risponde, comunque. Mossa da teatro. Prende fiato. Dice: «Sto contando». E resta in silenzio. Conta in cuor suo, in effetti. Fino a dieci. Poi parla. Ma cambia argomento, elogia lo spirito della Juventus. Quando torna a tacere, il giornalista romano lo incalza di nuovo: «Ma quel fallo di Bonucci non era da fischiare? Mi risponde?». L’allenatore prova a metterla sul sarcasmo: «Io non ho visto l’episodio. Comunque, se me lo dice lei, era rigore di sicuro». Un minuto dopo il giornalista radiofonico lo interrompe, Conte si inalbera, pur mantenendo educazione e self control: «Lei deve fare il giornalista, non il tifoso. Mi rifiuto di parlare con lei. In curva deve andare». Pochi secondi, e l’allenatore della Juve si alza dalla sedia e se ne va.

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Che gente che gira :uhhh:
 
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Comelui Celletti
view post Posted on 26/1/2014, 17:45     +1   -1




CITAZIONE (TLK @ 26/1/2014, 03:15) 
PS Ogbonna a 15 milioni: devo continuare con la mia tesi del furto con scasso, o in estate sono stato troppo tenero?

Mamma mia pacco c'hanno rifilato. :uhhh:
 
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Nightdriver
view post Posted on 26/1/2014, 19:58     +1   -1




menomale che abbiamo fernandone quest'anno va... ho perso il conto di quanti punti ci sta facendo guadagnare con le sue zuccate :wub:


comunque una cosa che mi sta pesantemente sui cojones e che è da un po' che lo penso...ma possibile che qui in Italia i minuti di recupero non sanno nemmeno cosa siano?!?!
Sono una farsa dai!
 
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King Arturo
view post Posted on 26/1/2014, 20:55     +1   -1




CITAZIONE (Nightdriver @ 26/1/2014, 19:58) 
menomale che abbiamo fernandone quest'anno va... ho perso il conto di quanti punti ci sta facendo guadagnare con le sue zuccate :wub:


comunque una cosa che mi sta pesantemente sui cojones e che è da un po' che lo penso...ma possibile che qui in Italia i minuti di recupero non sanno nemmeno cosa siano?!?!
Sono una farsa dai!

Io non sopporto che se c'è un calcio d'angolo o un calcio di punizione e il tempo è finito non lo fanno battere, mentre i calci di rigore sì :nono : O la regola si applica per tutto oppure per niente (e non mi venite a dire che i calci di rigore sono più importanti perchè non centra niente col discorso, è una questione di logica).
 
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view post Posted on 26/1/2014, 21:10     +1   -1
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CITAZIONE (King Arturo @ 26/1/2014, 20:55) 
Io non sopporto che se c'è un calcio d'angolo o un calcio di punizione e il tempo è finito non lo fanno battere, mentre i calci di rigore sì :nono : O la regola si applica per tutto oppure per niente (e non mi venite a dire che i calci di rigore sono più importanti perchè non centra niente col discorso, è una questione di logica).

Il rigore è una chiara occasione da gol....tutto il resto sono dei normali tentativi...!la differenza è enorme!Il rigore poi ha una realizzazione del 99% ....il calcio d' angolo o la punizione dal limite siamo sul 5%.

Sul rigore che deve essere battuto oltre il limite del tempo di recupero c' è una particolarità....è simile ai rigori che determinano la vincente dopo i supplementari....tranne il portiere e il calciatore che batte tutti gli altri devono andare a centrocampo...e il rigore appena battuto finisce il suo effetto con la parata o il gol o fuori sal campo o con il palo.
 
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King Arturo
view post Posted on 26/1/2014, 21:43     +1   -1




CITAZIONE (Satellite_ @ 26/1/2014, 21:10) 
Il rigore è una chiara occasione da gol....tutto il resto sono dei normali tentativi...!la differenza è enorme!Il rigore poi ha una realizzazione del 99% ....il calcio d' angolo o la punizione dal limite siamo sul 5%.

Sul rigore che deve essere battuto oltre il limite del tempo di recupero c' è una particolarità....è simile ai rigori che determinano la vincente dopo i supplementari....tranne il portiere e il calciatore che batte tutti gli altri devono andare a centrocampo...e il rigore appena battuto finisce il suo effetto con la parata o il gol o fuori sal campo o con il palo.

Stai scherzando? Ok che sul calcio d'angolo ci sono meno probabilità (circa il 15/20%), ma su una punizione dal limite ci sono moltissime probabilità di andare in goal, sia su tiro diretto o su schema o respinta, le probabilità sono oltre il 60%!
 
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view post Posted on 26/1/2014, 22:01     +1   -1
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in ogni sport appena finisce il tempo finisce tutto o almeno al basket...rugby ...e altri cose.Non sto scherzando...il regolamento parla chiaro.e anche se fosse il 60% c' è il 40 che dice no.Poi comunque il rigore è un tiro secco...l' azione su punizione potrebbe scaturire un calcio d' angolo o magari durare altri 20 secondi....
 
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King Arturo
view post Posted on 26/1/2014, 22:45     +1   -1




Vabbe comunque smettiamola stiamo andando O.T.
 
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view post Posted on 26/1/2014, 22:46     +1   -1
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CITAZIONE (King Arturo @ 26/1/2014, 22:45) 
Vabbe comunque smettiamola stiamo andando O.T.

si infatti...pensiamo all' inter. :sisi:
 
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view post Posted on 27/1/2014, 16:09     +1   -1
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Braschi: «Quello di Bonucci non era rigore»


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Stefano Braschi, in qualità di designatore arbitrale per la massima categoria, appare molto soddisfatto per l'incontro consueto fra tecnici, capitani, dirigenti e fischietti. E in particolare l'ex direttore di gara della sezione di Prato si focalizza sugli episodi che nell'ultimo weekend di campionato hanno riguardato le torinesi.

Il fallo da rigore di Buffon su Klose, con relativa espulsione, assegnazione del rigore e squalifica del portiere bianconero in vista di Juventus-Inter, è stato oggetto di un sano confronto. Ma alla fine la linea di Braschi è chiarissima: «Tempo fa ci si era già mossi con l'Uefa affinché la regola fosse rivista, ma la proposta fu bocciata. La posizione dell'Aia non è cambiata ed è pienamente condivisa da Nicchi e Abete: la regola sarebbe da rivedere». Braschi ha pure commentato la mancata assegnazione di un secondo rigore alla Lazio, causa il fallo di mani di Bonucci in volo: «Non è rigore - ribatte il designatore - il contatto è puramente casuale».

Singolare anche il confronto, nel corso del summit, sul tema del rigore concesso al Torino per lo scontro Consigli-Cerci: l'arbitro Tagliavento ha ammesso di aver sbagliato e Braschi lo conferma: «Ha detto che è stato un errore».

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