[Topic unico] Notizie miste e minori della Juventus.

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view post Posted on 30/5/2014, 11:29     +1   -1
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E' Real Juve: Pogba-Benzema, Llorente con Nadal


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Fernando Llorente resterà alla Juvents per molti anni, parole e musica di Antonio Conte. A meno che non arrivi un'offerta che garantisca alla Juventus una notevole plusvalenza. Lui, escluso da Del Bosque, si gode le vacanze e a Parigi ha fatto il tifo per Rafa Nadal e poi ha regalato al tennista vittorioso, da sempre tifoso del Real, la maglietta della Juventus. Nel ritiro di Clairefontaine, invece, Karin Benzema si fa fotografare con Paul Pogba. I due, sereni nel ritiro della Francia, fanno comunella. Il centravanti di Carlo Ancelotti spiega al Polpo come si vive a Madrid e come si vince (la Champions) a Madrid. Lunedì, a Torino, in occasione della sfida delle Leggende allo Stadium, Andrea Agnelli e Beppe Marotta incontreranno il presidente dei Blancos, Florentino Perez. Si parlerà di Alvaro Morata, chiesto in prestito dai bianconeri e tentato anche dall'Arsenal su richiesta esplicita di Wenger. Al Real piace Vidal e piace Pogba. Marotta cede uno dei big solo dietro lauto compenso, da 60 milioni in su. Chissà come se la ridono, nel frattempo, i diretti interessati. Di sicuro Llorente si vede ancora sotto la Mole e non smette di urlare «Forza Juve».

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view post Posted on 30/5/2014, 12:10     +1   -1
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Agnelli: «La Juve con l'Unesco contro la discriminazione»


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«La Juventus si è impegnata duramente nella lotta per l'inclusione e contro la discriminazione. Siamo felici di unirci all'Unesco in questa battaglia che consideriamo prioritaria per lo sviluppo sociale del calcio». Andrea Agnelli ha espresso così la propria soddisfazione dopo aver firmato nella sede centrale dell'Unesco a Parigi, l'intesa che vedrà la Juventus e l'organizzazione internazionale operare insieme contro ogni tipo di discriminazione. A ratificare l'accordo, insieme al presidente, era presente Irina Bokova, direttore generale dell'Unesco: «Il calcio ha l'incredibile capacità di abbattere le abbattere e unire ovunque le persone – ha spiegato – L'Unesco è lieta di unire le forze con la Juventus, uno dei club più prestigiosi, nella lotta alla discriminazione e nel tentativo di rendere più inclusive e giuste le società, in modo che tutti i giovani abbiano la possibilità di emergere». Il nuovo rapporto di collaborazione ci concretizzerà già il prossimo 2 giugno con l'Unesco Cup, che vedrà affrontarsi allo Stadium le Leggende di Juventus e Real Madrid. Il ricavato dell'incontro sarà destinato a due progetti per il recupero dei bambini soldato del Mali e della Repubblica Centrafricana, mirati a garantire loro un insegnamento tecnico e professionale, grazie al quale possano imparare semplici mestieri, essere autonomi e poter svolgere attività culturali, sportive e artistiche, insieme a corsi di alfabetizzazione per riacquistare la speranza e la fiducia in se stessi.

IL PROGETTO La Juventus inoltre finanzierà un progetto di ricerca inedito e prezioso, il cui obiettivo sarà analizzare la connessione tra fenomeni di discriminazione e contrasto all’inclusione a livello internazionale in relazione allo sport. La ricerca, che sarà poi contenuta in un documento, si propone di essere un utile strumento di valutazione per tutti gli stakeholders del mondo dello sport che da molti anni tentano di contrastare il razzismo e la discriminazione. Il documento dovrebbe essere redatto per la fine del 2015.

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La Coppa e Conte al J-Museum


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Immaginate la scena: siete al J-Museum, con lo sguardo rapito da trofei e cimeli e state ammirando le maglie esposte. Per un attimo vi fermate di fronte alla teca dove campeggia il numero 8 e la scritta sulla schiena: Conte. Mentalmente mandate un ringraziamento al mister per il terzo scudetto consecutivo, alzate lo sguardo e... ve lo trovate di fronte, con tanto di Coppa del campionato in braccio. Beh, chi questa mattina intorno alle 11.00 ha visitato il museo bianconero, una scena simile l'ha vissuta in prima persona.

Il mister, accolto dal presidente del J-Museum Paolo Garimberti con cui si è concesso una bella chiacchierata, ha portato la Coppa al suo posto, nella Sala dei Trofei, dove l'hanno subito raggiunta le “gemelle” dei due anni passati.

Le tre Coppe, fino a lunedì 2 giugno, il giorno dell'Unesco Cup, saranno esposte fuori dalle teche, per permettere a tutti i tifosi di vederle ancor più da vicino e di scattare l'immancabile foto ricordo. Foto, che oggi, sono state impreziosite dalla presenza di Conte, che giusto domani “compirà” tre anni da allenatore della Juventus. Al regalo, questa volta, ci ha pensato lui...

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Conte, un giorno al J-Museum. «Noi meglio di Real e Barça»


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Un giorno al J-Museum, senza mostri viventi ma con i trionfi lampanti. Nel mondo della Vecchia Signora, dove lo storia è vincente, ecco in tarda mattinata che si palesa il più vincente degli allenatori: Antonio Conte. Porta la Coppa dell'ultimo scudetto che va adaffiancarsi alle altre due. E' il tre su tre che rende leggendaria la sua panchina in bianconero, a furia di successi e record. Basta ricordarne qualcuno, per chi l'avesse dimenticato: primo anno titolo da imbattuti, secondo anno titolo da padroni, terzo anno titolo da primatisti (102 punti e il record è servito). Scrive la Juventus sul sito: «Immaginatevi al J-Museum, con lo sguardo rapito da trofei e cimeli e state ammirando le maglie esposte. Per un attimo vi fermate di fronte alla teca dove campeggia il numero 8 e la scritta sulla schiena: Conte. Mentalmente mandate un ringraziamento al mister per il terzo scudetto consecutivo, alzate lo sguardo e... ve lo trovate di fronte, con tanto di coppa del campionato in braccio. Beh, chi intorno alle 11 ha visitato il museo bianconero, una scena simile l'ha vissuta in prima persona. Il mister, accolto dal presidente del J-Museum Paolo Garimberti con cui si è concesso una bella chiacchierata, ha portato la coppa al suo posto, nella Sala dei Trofei, dove l'hanno subito raggiunta le “gemelle” dei due anni passati». Adesso, il tecnico salentino programma il nuovo assalto, all'Italia e all'Europa che conta. Ecco, un'altra Champions al J-Museum ci starebbe benissimo...

STATE CALCI Le parole di Conte: «E' un dolce peso. Abbiamo battuto tanti record, sarà difficile superarli. Al massimo eguagliarli. L'obiettivo era quello di centrare lo scudetto. Una volta conquistato il titolo, il fatto di poter raggiungere e toccare questa quota storica, i 102 punti, cosa mai fatta da nessuno in Italia, e superare anche Real Madrid e Barcellona che si erano fermate a 100 punti, ci ha dato una spinta in più. Sono stati straordinari i ragazzi, perché non era semplice». Poi dà i numeri. I suoi numeri in bianconero. «5 Scudetti, 1 Coppa Uefa con Trapattoni, una Coppa Italia con Lippi, poi abbiamo vinto la Champions League, l'Intercontinentale, la Supercoppa, 4 Supercoppe italiane, una Coppa Intertoto, della quale vado fiero di averla alzata. E' stato un bel percorso da calciatore in cui ho vinto tanto, ma mi piace ricordare che ho perso anche tanto, perché dalle sconfitte ho imparato veramente tanto. Non mi immaginavo i tre trofei sinceramente, neanche nelle più rosee previsioni ci saremmo mai potuti immaginare che dopo tre anni di lavoro avremmo comunque raggiunto tutti questi successi. Né io, né il presidente, né il direttore Marotta, nessuno, penso neanche i tifosi».

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Concluso il corso per gli staff tecnici bianconeri


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Si è concluso presso il Media Center di Vinovo, il corso di aggiornamento dedicato agli staff tecnici della Juventus, che ha coinvolti gli allenatori, i preparatori atletici e quelli dei portieri di tutte le formazioni bianconere, dai Pulcini alla Prima Squadra.

Il corso partito lo scorso autunno, è stato articolato in una serie di incontri, per una durata complessiva di 50 ore, incentrati su materie specifiche, come le metodologie di allenamento, la psicologia dello sport, l'alimentazione e la sicurezza.

Le lezioni, coordinate dal professor Roberto Sassi, responsabile del Training Check, hanno visto la partecipazione di esperti internazionali, arrivati a Torino da Francia, Svizzera e Spagna e hanno perseguito un preciso obiettivo: trasmettere a tutti i partecipanti un metodo di allenamento comune: il metodo Juventus.

Un approccio che all'estero è una prassi ormai consolidata, ma che per l'Italia è assolutamente innovativo: mai nel nostro paese una squadra aveva organizzato nulla di simile. E la Juventus, anche questa volta, è arrivata prima.

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Tre anni fa, il ritorno di Conte


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Giusto ieri ha portato personalmente la Coppa dello Scudetto, il terzo consecutivo, al J-Museum, in modo che tutti possano ammirarla. Un bel “regalo” da parte di Antonio Conte per tutti i tifosi bianconeri, quegli stessi tifosi che proprio tre anni fa ne applaudivano il ritorno alla Juventus. Il 31 maggio del 2011 Conte, posava per una foto insieme al presidente Agnelli e all'amministratore delegato Giuseppe Marotta, nella Sala Coppe di Corso Galileo Ferraris, dopo essere appena diventato l'allenatore della Juventus.

Quelle coppe ritratte alle loro spalle nello scatto, ora si sono spostate al Museo, che allora doveva ancora essere inaugurato. E' sicuramente il luogo più indicato per custodirle e del resto, proprio anche grazie all'arrivo di Conte, quella sala sarebbe diventata presto troppo piccola per ospitarle tutte...

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Gli ex ragazzi Juve si ritrovano con Bettega


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Oggi a pranzo, presso il Circolo Marinai d’Italia, a Torino, vicino al ponte Isabella sono convocati gli ex ragazzi nati nel 1950, 51, 52, 53, 54 e che hanno giocato nel vivaio Juventus. Belle storie, come quella di Sentimenti VII (figlio del IV, Cochi il portiere) che da capitano della Primavera e spedito a Macerata si innamora, resta a vivere lì dove diventa la bandiera della Maceratese (serie C), o di Beppe Corrado (amico di Bettega e Jacolino) divenuto ad di Medusa Cinema. Tra gli ospiti Ghiringhelli, Bettega, Avere, Jacolino, Bonaudi, Ferroglio, Baldi, Valeri, Nolfo, Santagata. Come fuori quota ci saranno Pasqua, Chiò e Giunta. Invitato anche Gian Piero Gasperini.

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Juve, guarda che Tevez! Scherza con Topolino


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Come da promessa, l'attaccante della Juventus porta la famiglia a DisneyWorld, in Florida. Altro che pensieri... mondiali. Sì, Carlitos Tevez prosegue le vacanze negli Usa, con la moglie Vanesa, le figlie Florencia e Katie e il piccolo erede Lito. Tra partite di golf e spiaggia a Miami, ecco la puntatina al Magic Kingdom, nel Walt Disney World Resort, come un fanciullo qualunque, divertito e spassoso. Anche con Topolino. Il ct argentino Alejandro Sabella, che non l'ha convocato per il Brasile, proprio non gli manca...

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Ferrara: «Operazione Europa, Conte ha un piano»


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Il Real Madrid suscita sempre un certo effetto, anche se la partita è una sfida tra Leggende e non di Champions. Ciro Ferrara, lunedì, guiderà i bianconeri nel big match benefico contro le Merengues dei vari Morientes, Hierro, e Zidane: «Vogliamo vincere 1-0, così, dopo il 2-1 al Bernabeu dello scorso anno, passiamo il turno noi... Puntiamo tutto su Nedved e speriamo giochi Conte». Ferrara scherza, ma neanche troppo, visto che i campioni juventini negli ultimi giorni hanno intensificato i contatti: «Mi sono sentito con Montero e anche con Conte».

Ma lei e Conte vi raccontate solo fatti privati o da allenatori affrontate anche questioni tecniche?
«Parliamo di tutto, anche di tattica».

Le ha confermato l’idea di tornare al 4-3-3?
«Antonio ci ha abituato a dei cambiamenti negli ultimi anni. Se varierà, lo farà in base ai giocatori».

Lei cambierebbe?
«In questo momento la difesa a tre è perfetta per i tre che la interpretano e passare a quattro potrebbe impoverirne le qualità. E anche Pirlo avrebbe meno protezione».

Come è migliorabile la Juventus, soprattutto nell’ottica di un passaggio al 4-3-3?
«Migliorarla è dura, in Italia ci sono difficoltà economiche oggettive. Antonio ha dei nomi in testa, ne abbiamo parlato l’altro giorno. Però... Non sarò io a svelarveli. Non vorrei far aumentare i prezzi e sfavorire la Juventus».

Uno dei desideri di Conte è Sanchez: le torna?
«E’ sicuramente un ottimo attaccante. Ma ripeto: nomi non ne faccio».

La Champions, per la Juve, è un sogno che può diventare realtà. O è un sogno e la realtà è tutta un’altra?
«Le difficoltà sono oggettive. Poi è vero che negli ultimi due anni sono arrivate in finale due squadre come il Borussia Dortmund e l’Atletico Madrid. E come è capitato a loro, magari succederà anche alla Juve».

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view post Posted on 31/5/2014, 13:04     +1   -1
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Pogba elogia Pirlo: «E' il mio eroe sportivo»


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«Pirlo? E' il mio eroe sportivo». Parola di Paul Pogba. Il centrocampista della Juve ha elogiato il suo compagno di squadra: «Andrea è un grandissmo - le sue parole a 'Sportsmail' - non posso nascondere che voglio diventare come lui, è un grande esempio per me. Il momento più bello della mia carriera? Non riesco a scegliere tra i due scudetti con la Juve e il primo titolo internazionale con la Francia. Il peggiore? L'esperienza a Manchester. E' un grande club ma non mi sentivo rispettato».

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La Juve celebra Conte: «In 3 anni storia riscritta»


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Juve-Conte. 2011-2014. Sono passati tre anni esatti da quando Conte è diventato ufficialmente l'allenatore della Juventus. Era il 31 maggio 2011. Da quel giorno il tecnico bianconero ha regalato ai tifosi tre scudetti consecutivi e grandi soddisfazioni. La società lo celebra con un 'post' su twitter: "#OnThisDay, nel 2011, Antonio Conte diventava l'allenatore della Juve. In tre anni ha riscritto la storia".

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muni79
view post Posted on 31/5/2014, 15:32     +1   -1




Juventus, più in alto di così... - Juventus, the sky's the limit


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Quagliarella: «Al Mugello per tifare i piloti italiani»


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"Devo dire che vedere questi eventi dal vivo ti dà una bella adrenalina...". Così Fabio Quagliarella, presente al Mugello per seguire il Gran Premio d'Italia in programma questo fine settimana.

PASSIONE MOTORI - L'attaccante della Juventus ha spiegato di essere un grande appassionato dei motori ma, per contratto, ovviamente le due ruote sono "tabù" come per tutti i calciatori professionnisti. "Sì, da contratto niente moto. Comunque sono un appassionato di motori e mi piace molto seguire le gare -spiega Quagliarella-. Tifo ovviamente per tutti piloti italiani, da Valentino Rossi a Pirro che è un mio amico".

PILOTI PAZZI - Probabilmente troppo forte anche per uno sportivo come lui l'idea di salire su di un bolide della MotoGp: "Provare ad andare con queste moto? Sì, ma col "pannolino" perché c'è da averci paura... loro sono dei pazzi scatenati!".

ENTUSIASMO JUVE Quagliarella ha anche parlato alla rivista Visto: «Il mio terzo scudetto consecutivo è stato davvero esaltante. Sono arrivati i 102 punti? Con grande entusiasmo la Juventus è entrata nella storia di tutti i campionati nazionali europei. Nessuno mai in un campionato a 20 squadre ha collezionato 102 punti. Solo il Celtic Glasgow nel 2002 aveva conquistato 103 punti, ma si trattava di un campionato a 12 squadre. I Mondiali? Andrò al mare, a casa con la mia famiglia a Castellammare. E poi magari farò un salto all’estero. Il mio gol speciale è sicuramente quello segnato ai campionati del mondo del 2010 contro la Slovacchia. A Torino sto bene. Ho un bellissimo appartamento nel cuore della città, in una zona prestigiosa e centrale. Lo spazio è stato completamente reinterpretato e ora mi rispecchia molto: grintoso e amabile allo stesso tempo. Lo stile poi è contemporaneo e industriale. La zona giorno è un open space e si affaccia sulla via del passeggio e dello shopping torinese. C’è poi una suite privata per la zona notte. Per il relax, invece, mi sono concesso una doccia completamente in pietra che simula una grotta naturale. Insomma, sono molto felice e soddisfatto della mia nuova casa. Cosa mi piace fare nei momenti di relax? Sicuramente passare del tempo con i miei amici e, appena posso, correre dalla mia famiglia, magari solo per poche ore. Sono la mia ricarica naturale. La mia giornata tipo? Dipende molto dagli impegni sportivi, comunque mi sveglio molto presto, vado ad allenarmi e poi alterno momenti di relax, allenamento e svago. Mi sono trasferito a Torino all’età di 13 anni per inseguire il mio sogno, lasciando la mia famiglia nel la splendida Castellammare di Stabia, mia città natale. Ma anche se sono distanti, i miei parenti sono sempre con me. Non mi sento un sex symbol, anzi in tutta onestà mi ritengo una persona normale in un mondo speciale. Però se lo pensano ne sono lusingato. Sono single e per ora mi godo i miei nipoti, così mi alleno per il futuro. Comunque sono certo che quando sarà il momento giusto sarò pronto per diventare papà».

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muni79
view post Posted on 12/6/2014, 11:13     +1   -1




La Juventus su Twitter: "Nel 1994 inizia l'era Lippi"



La storia della Juventus è ricca di soddisfazioni e di grandi campioni che hanno emozionato e regalato grandi soddisfazioni a tutti i tifosi della Vecchia Signora. Il club di corso Galileo Ferraris, attraverso il suo profilo ufficiale di Twitter, ha voluto rivelare che il 12 luglio 1994 fu un giorno speciale per uno degli allenatori che ha portato i bianconeri sul tetto d'Europa e del Mondo: "#OnThisDay Marchesi e Parola iniziano ad allenare la Juve.. e nel 1994 inizia la prima era di Marcello Lippi! http://t.co/UrPvPq0nJ4", ha scritto la Juve che ha anche postato una foto che ritrae Marcello Lippi.

fontE: Tuttojuve.com
 
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muni79
view post Posted on 13/6/2014, 08:20     +1   -1




Osvaldo spiega il suo tweet e su Caressa...



Pablo Daniel Osvaldo spiega il suo tweet che era stato mal interpretato da alcuni giornalisti (non dalla nostra redazione).

Ecco le sue parole nei tweet notturni:" Il signor Caressa dovrebbe smetterla di parlar male dei calciatori visto che mangia e vive grazie a noi.. #CaressaVosTambienLaTenesAdentro".

E infine le sue parole di spiegazione sul tweet che volevano essere un'accusa contro l'arbitraggio di Brasile-Croazia: "Che poi il mio Twitt era riferito al rig inesistente che hanno dato al Brasile e non c'entra nulla con l'Italia che spero vinca il Mondiale!"

fontE: Tuttojuve.com
 
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793 replies since 9/1/2014, 13:10   16086 views
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