[Topic unico] Notizie miste e minori della Juventus.

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view post Posted on 24/5/2014, 11:36     +1   -1
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24/5/1981, Diciannovesimo scudetto all'ultimo respiro


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Uno scudetto inseguito per tutta la stagione, sudato fino all'ultima giornata e per questo ancora più esaltante. E' quello che la Juve vince il 24 maggio del 1981, al termine di un lungo testa a testa con la Roma. I giallorossi partono bene e dopo la sesta giornata il vantaggio sui bianconeri è già di sei punti (e ai tempi la vittoria ne valeva due).

Trapattoni però, dopo un avvio di campionato stentato, rimette subito i suoi in carreggiata e inizia la rimonta. Alla 20° giornata le due squadre sono appaiate. Alla 22° la Juve è avanti di un punto. Alla 23° c'è il controsorpasso. Alla 25° il nuovo aggancio. Alla 26° i bianconeri tornano davanti di una lunghezza. E ci rimangono. Si deve lottare però fino alla fine: nell'ultimo turno, la Roma è impegnata ad Avellino, la Juve ospita la Fiorentina. I giallorossi vengono fermati sull'1-1, mentre al Comunale Cabrini, al 26' del primo tempo, fulmina Galli e firma il gol che vale lo scudetto. E' il trionfo numero 19, la seconda stella è a un passo e arriverà l'anno successivo.

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view post Posted on 24/5/2014, 11:57     +1   -1
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Juve, per l'Europa nasce il 4-3-3 alla Conte


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Europee in vista. C’è fermento anche in casa Juve. L’addove si si sogna, si auspica, si vuole una Italia che possa dire la sua a livello internazionale e non subire le altre Nazioni. E allora Antonio Conte vota... 4-3-3. Sì, 4-3-3: è questa la scelta giusta. DRESSCODE - Lo aveva già lasciato intuire, ma ora passa ai progetti, ai fatti concreti. I recenti, recentissimi summit con la società e i dirigenti sono tornati utili a fissare anche le basi per la nuova rivoluzione/evoluzione tattica della Juventus targata 2014-15, la versione 4.0 della gestione Conte. Ché va bene il concetto del cucire il vestito giusto in base ai giocatori che hai a disposizione, ma a quanto pare - per i galà di Coppa - può tornare utile rispettare un determinato dresscode. Attenersi a certe tendenze, insomma.

NUOVE MODE - Il 3-5-2 che tante gioie ha regalato quest’anno in Italia, ha invece dimostrato qualche carenza in ambito internazionale. Il tecnico del Benfica Jorge Jesus, ad esempio, non ha mancato di sottolineare che «il sistema di gioco della Juve, fuori dall’Italia, non lo usa nessuno», lasciando intendere che forse un motivo c’era... Ed effettivamente, analizzando i moduli delle più importanti squadre straniere, si fa presto a realizzare che si modulano per lo più secondo il 4-2-3-1 (ad esempio il Manchester City e il Benfica) oppure il 4-3-3 (Real Madrid, Psg). Al limite il 4-4-2 (l’Atletico Madrid di Simeone). Tutte, insomma, fanno tanto per fare affidamento sulla difesa a quattro. Sviluppando poi le trame di gioco dalla metà campo in su in funzione delle qualità dei propri giocatori: chi predilige il tridente, chi una punta-boa che favorisca gli inserimenti dei trequartisti e via a seguire.

ALLE ORIGINI - Ebbene, proprio dalla difesa a 4 è orientato a ripartire Antonio Conte. Per lui, peraltro, si tratta di un ritorno alle origini. Con la difesa a 4 faceva giocare l’Arezzo, poi il Siena, poi la prima Juventus scudettata. Nel momento in cui si preparava a sedersi per la prima volta sulla panchina bianconera, venifa infatti accolto come un “profeta del 4-2-4”. Poi accantonato, strada facendo e a campionato in corso, in favore del 4-3-3 vuoi par carenza di esterni “veri”, vuoi per le oggettive difficoltà che nascono da un atteggiamento tattico così offensivo. Il passaggio al 4-3-3, comunque, risultò decisivo - Juve più briosa, meno prevedibile - per la zampata scudetto.

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Mavuba applaude Pogba: «Ha un grande potenziale»


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Rio Mavuba tesse le lodi del Polpo Paul, alias Pogba. Il compagno di nazionale parla dello juventino in termini entusiastici: «E' una bella sorpresa di questo ciclo, da quando Deschamps è ct. E' esploso nella Juventus e nella Francia. Possiede un grande potenziale. In più, sopporta la pressione. Dobbiamo chiaramente puntare su di lui al Mondiale in Brasile. Gli sto a fianco, anche a tavola, è un ragazzo simpatico e affabile». Ed è finito nelle mire dei grandi club. L'ultimo della serie? Il Chelsea. Dopo la cessione di David Luiz al Psg, pare che Mourinho sia pronto all'offertissima per Pogba. Juve permettendo...

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view post Posted on 24/5/2014, 17:59     +1   -1
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Giovinco va al Giro, Chiellini mette il naso


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Un giorno al Giro. La Formica Atomica, alias Sebastina Giovinco, è ospite della corsa rosa con Cristina Chiabotto e Paolo Belli. Per gli azzurri della Juventus ultime ore di relax prima di tornare in ritiro con la Nazionale. Claudio Marchisio ha passato due giorni a Milano, tra amici e impegni con gli sponsor. Leo Bonucci si è deato all'arte... della follia, in compagnia del “motivismo". Stephan Lichsteiner ha dedicato una giornata romantica alla moglie, in Svizzera. In Spagna, invece, Fernando Llorente ha partecipato al matrimonio dell'amico Fernando Amorebieta.

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MattyRibasDaCunha
view post Posted on 24/5/2014, 19:07     +1   -1




No seriamente, ma Chiellini l'ha messo il naso finto? Mica lo capisco :haha:
 
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view post Posted on 25/5/2014, 13:50     +1   -1
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L'esempio di Gaetano


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Un fuoriclasse raro, inarrivabile. Per la raffinata eleganza con cui stava in campo e per l'educazione e l'onestà con cui affrontava la vita. Gaetano Scirea è stato un campione straordinario e un uomo squisito. Come giocatore della Juventus ha vinto tutto: sette Scudetti, due Coppe Italia, una Coppa Campioni, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa Europea, una Coppa delle Coppe e una Coppa Uefa senza dimenticare la Coppa del Mondo di Spagna 1982. Come uomo è stato un modello di dolcezza e integrità, una persona leale e gentile.

Oggi avrebbe compiuto 61 anni, se un tragico destino non ce lo avesse portato via in quel maledetto incidente in Polonia. Ricordarne la grandezza e seguire il suo esempio è il solo modo che abbiamo per onorarne la memoria.

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view post Posted on 25/5/2014, 14:07     +1   -1
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Montero: «Modello Atletico? No, la mia Juve!»


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«Vado a correre tutti i giorni, voglio arrivare bene alla partita benefica contro il Real Madrid, senza correre il rischio di strapparmi. Io non sono come Davids e Zidane, loro non sono cambiati di una virgola dai tempi in cui giocavamo per davvero. Sono impressionanti».

L’ex difensore juventino Paolo Montero è in Uruguay, pronto a imbarcarsi per Torino ed essere protagonista nel big match delle leggende, in programma il 2 giugno allo Stadium.
«Lo scorso anno ci siamo divertiti e siamo tornati a vivere l’atmosfera del ritiro. Spero ci sia lo stadio esaurito anche stavolta. E’ bellissimo ritrovare i compagni di un tempo, una sorta di seconda famiglia, e conoscere tanti campioni che da ragazzino ammiravo in televisione. Lo scorso anno è stato interessante parlare con Paulo Sousa e che orgoglio giocare con una bandiera come Stefano Tacconi».

A Torino incontrerà anche Conte, altro suo ex compagno dei tempi juventini?
«Certo. Ci siamo sentiti per telefono e siamo d’accordo che ci vedremo per un caffè. Lo saluterò con piacere e gli chiederò anche qualche consiglio da allenatore. Da gennaio guido la squadra B del Penarol e sfrutto con piacere la fortuna di potermi confrontare con i migliori tecnici. L’ultima volta che sono venuto in Italia ho incontrato Marcello Lippi: ci siamo visti a Viareggio proprio il giorno prima della sua ripartenza per la Cina. A breve spero di parlare anche con Ancelotti».

A giudicare dall’entusiasmo, sembra aver trovato la sua nuova strada professionale dopo l’esperimento da procuratore dei primi anni post campo.
«Non è come fare il calciatore, ma sono davvero felice. I risultati dei primi mesi sono stati normali, nel senso che non abbiamo vinto. Ma il ruolo mi entusiasma».

Cosa vorrebbe “rubare” al Conte allenatore? «Vorrei avere il carisma di Antonio». Beh, anche lei è sempre stato un leader dello spogliatoio juventino.
«Tante volte, per trascinare i calciatori, conta più un’occhiata di due parole. Ma il carisma di Antonio non è una qualità che si compra in farmacia o dal macellaio. E’ una dote innata, che non si apprende».

Fabrizio Ravanelli ha definito Conte “il Messi degli allenatori”.
«Sono d’accordo. Il lavoro di Antonio e i risultati ottenuti sono sotto gli occhi di tutti».

Nei giorni scorsi ha temuto una separazione tra Conte e la Juventus?
«No, ero certo che Antonio avrebbe continuato. Grazie a lui e ad Andrea Agnelli la Juventus è tornata quella di un tempo».

Come si migliora una squadra che ha vinto tre scudetti negli ultimi tre anni?
«Vivo a 13 mila chilometri di distanza da Torino e, sinceramente, faccio fatica a dare consigli a gente preparata come Antonio, Andrea, Marotta, Paratici e Nedved. Da tifoso juventino mi auguro che conquisteremo anche il quarto scudetto, stabilendo un nuovo record».

I tifosi della Juventus sognano soprattutto l’Europa, a maggior ragione dopo le ultime eliminazioni.
«Conoscendo Antonio e Andrea un po’ l’occhio cade anche lì, sulla Champions».

L’Atletico Madrid low cost del Cholo Simeone è l’esempio da seguire?
«Il modello è la Juve di Lippi, quella dei miei tempi».

Cioé?
«Noi non eravamo uno squadrone, ma avevamo un cuore grande. Per arrivare in fondo serve anche un po’ di fortuna, lo sanno tutti nel mondo del calcio. Conte conosce la situazione alla perfezione, della nostra Juve era uno dei principali leader».

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view post Posted on 25/5/2014, 17:06     +1   -1
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Vidal, che super villa con discoteca e campetto


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Re Arturo e non per caso. In Cile, infatti, il programma SQP di Chilevisión ha mostrato la nuova reggia in fase di rifinitura in Peñalolén. La "mansion", come la chiamano loro, è da record. All'interno c'è una moderna discoteca per le feste con amici e familiari, con un sistema di illuminazione da 10 milioni di pesos e impianto audio all'avanguardia (da 7 milioni). Notevole anche la piscina, palme e verde dappertutto. Non può mancare, ovvio, il campetto da calcio con le gigantografie in maglia Juventus: c'è il centrocampista, c'è la moglie Maria Teresa detta Maritè, c'è il primogenito Alonsito, c'è la coppa dello scudetto. Insomma, Re Arturo costruisce il futuro (ha anche comprato un centro sportivo) per sé e per i suoi cari. Il calcio - dove veste i panni del guerriero - è il suo passaporto per la tranquillità.

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view post Posted on 25/5/2014, 22:04     +1   -1
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Pogba: «Voglio alzare la Coppa del Mondo e la Champions»


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Il Mondiale in Brasile si avvicina sempre più e la Francia punta molto sul talento di Paul Pogba. Il centrocampista della Juventus è carico al punto giusto. «Beh, ormai sono abituato - dice ai microfoni di TF1 - Ho già giocato una Coppa del Mondo l'anno scorso, con l'Under 20 (che ha vinto, ndr). La realtà è che sarà lunghissima. Ma andiamo a giocare un Mondiale... Siamo un buon gruppo che sa sorridere. Ci dilettiamo alla playstation o a babyfootball. Ci divertiamo, sappiamo come passare il tempo...». Il Polpo Paul non ha paura, anzi. «Mi sento molto eccitato, come un bambino al debutto». Il merito è della Vecchia Signora, che l'ha fatto salire di livello. «Quest'anno alla Juventus ho fatto molti progressi, ho giocato tanto, un ritmo al quale non ero abituato. Ho messo su esperienza e un comportamento più professionale. Sì, sono felice e soddisfatto di me stesso. Penso di essere cresciuto». L'obiettivo è chiaro. «Per me è un sogno esserci in Brasile. Spero di andare fino in fondo con la Francia e ovviamente alzare al cielo la Coppa del Mondo». E c'è anche una parentesi sulla Champions League appena conquistata dal Real Madrid degli amici Rafael Varane e di Karim Benzema. «Tutti i giocatori vogliono portare a casa quella coppa, sono veramente contento per loro. Spero di vincerla anche io...».

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Alena, pic-nic con i figli dentro lo Juventus Stadium


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Dopo la festa scudetto, Alena è tornata con i suoi figli allo Juventus Stadium per un pic-nic di beneficenza. L'evento è stato organizzato dalla Fondazione Theodora Onlus, che sostiene le visite dei clown dottori, i Dottor Sogni, ai bambini che devono sottoporsi a un ricovero lungo e difficile. La Seredova ha postato le foto sul suo profilo Facebook ed è stata subito riempita da messaggi d'affetto e di stima dai suoi fans.

LE PAROLE DI BUFFON - Era stato proprio Buffon a mandargli un messaggio di ringraziamento, per il suo comportamento nel gestire la crisi, attraverso un'intervista a Sky. "È stata lei a portare i figli allo stadio - aveva detto il portiere della Juve, riferendosi alla festa scudetto -. Vorrei che venissero anche ai Mondiali in Brasile, mi farebbe tanto piacere. E poi uno non si deve scordare che il primo obbligo che abbiamo, oltre che di volerci bene, è di tutelare e far crescere i figli nella massima serenità, a prescindere dal fatto che le nostre strade possano essere divise o meno. Questi ragionamenti puoi farli solo con persone di grande valore e spessore e lei è una di queste". La risposta è nel sorriso dei due piccoli Buffon, oggi nel picnic allo Juventus Stadium.

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view post Posted on 25/5/2014, 22:14     +1   -1
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Bonucci a Coverciano sfida baby Lorenzo


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Tutti riconvocati a Coverciano, il centro tecnico federale. Riparte l'operazione Mondiali e l'Italia di Prandelli torna a radunarsi dopo qualche giorno di libera uscita. Gli azzurri di nuovo operativi: il difensore della Juventus gioca sul campo con il figlioletto. «E' già ora di salutarsi», scrive Martina, la moglie del centrale bianconero. E posta la foto. La nostalgia già veleggia, ma in Brasile arriveranno anche le famiglie...

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view post Posted on 26/5/2014, 12:42     +1   -1
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Asamoah: «Juve a vita. E un super Mondiale»


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Kwadwo Asamoah si è goduto appieno lo scudetto bianconero e adesso è tutto per il Ghana (nella foto in Olanda è con il compagno Badu dell'Udinese). Ai giornalisti del suo paese ha parlato anche di mercato. «Mi vuole l'Arsenal? Io ho firmato un nuovo contratto con la Juventus e questo è quello che conta. Non mi vedo in un altro club. Il mio sogno è concludere la carriera nella Juventus. Molti giocatori vorrebbero essere al mio posto, vorrebbero indossare questa maglia leggendaria e io ho questa fortuna. Il futuro è a Torino, ma adesso sotto con la coppa del mondo. Poi con la Juventus proveremo, di nuovo, a vincere in Italia e in Europa dove vogliamo fare meglio dell'ultima stagione».

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MattyRibasDaCunha
view post Posted on 26/5/2014, 15:46     +1   -1




Lo spero per te Asa, veramente! :emozione:
 
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view post Posted on 26/5/2014, 20:03     +1   -1
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Marchio Juventus, il valore è il più alto della A


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Tra i club italiani, la Juventus ha il marchio di maggior valore, mentre il brand che vale di più al mondo è quello del Bayern. Lo ha stabilito uno studio della società specializzata Brand Finance, che ha classificato i 50 più quotati. I primi 4 sono Bayern (659 mln), Real (565), Manchester Utd (543), Barcellona (457). La Juve è al 13/o posto (181 mln), davanti a Milan (174 mln) e Inter (112 mln). In classifica anche Napoli (21/o, 89 mln), Roma (26/o, 80 mln) e Lazio (44/o, 45 mln).

La classifica è stata stilata secondo i criteri di rating delle agenzie internazionali. Il Bayern vanta una tripla AAA, come il Manchester United, il Real Madrid una AAA+, come il Barcellona. La Juventus nell'ultimo anno ha visto crescere il valore del suo brand da 140 a 181 milioni. Il valore del brand Milan (AAA-) è calato da 204 a 174 milioni, mentre quello dell'Inter (AA+) è passato da 117 a 112 milioni. Cresciuto invece il valore dei brand di Napoli e Roma (entrambe quotate AA+): quello del Napoli è passato dai 78 milioni del 2013 agli 89 milioni del 2014; quello della Roma da 64 a 80 milioni. Tra le quotazioni più significative, quella dell'Atletico Madrid, che figura al 19/mo posto: nel 2013 il club spagnolo era 37/o, quotato AA- e valeva 52 milioni; oggi è AAA- e ne vale 93. Il Siviglia, vincitore dell'Europa League, figura al 39/mo posto con un marchio che vale 57 milioni, subito dietro al Benfica, 38/mo con un marchio che che vale 61 milioni. Questa la classifica (per valore marchio): 1 Bayern (659), 2 Real (565), 3 Manchester Utd (543), 4 Barcellona (457), 5 Manchester City (375), 6 Arsenal (371), 7 Chelsea (369), 8 Liverpool (345), 9 Borussia Dortmund (240), 10 PSJ (238), 11 Schalke 04 (230), 12 Tottenham (183), 13 Juve (181), 14 Milan (174), 15 Inter (112), 21 Napoli (89), 26 Roma (80), 44 Lazio (45).

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view post Posted on 26/5/2014, 20:20     +1   -1
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Llorente: «Juve, migliorerò per darti sempre di più»


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Aspettando di conoscere se il ct della Spagna Vicente Del Bosque lo imbarcherà sul charter per il Mondiale, Fernando Llorente continua ad essere in estasi per la sua prima stagione alla Juventus: «Per essere il mio primo campionato in Italia – ha raccontato lo spagnolo in una intervista a GQ - credo che sia stato buono. A livello di gruppo, di squadra, abbiamo disputato una stagione spettacolare. A livello personale, invece, devo ancora migliorare su alcuni punti. I cambi non sono facili, però ora sono convinto che posso migliorare nel futuro perché mi sento al 100% adatto alla squadra, al club e alla vita in Italia».

Lloente sotto la Mole ha trovato una seconda casa: «Torino è una città deliziosa nella quale si può passeggiare senza problemi, con un'architettura impressionante. La verità è che mi sono adattato immediatamente alla vita italiana. Il divorzio traumatico dall'Athletic Bilbao? Non mi pento di nulla. La decisione che ho preso mi ha portato sulla strada giusta. L'Athletic mi ha dato tanto fin da quando ero bambino. Mi ha dato l'opportunità di formarmi come calciatore e come persona».

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