[Topic unico] Notizie miste e minori della Juventus.

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view post Posted on 11/1/2014, 20:26     +1   -1
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Aguero: «Tevez un grande, ma decide Sabella e...»


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I Mondiali in Brasile? Sono argomento di accesa discussione, anche fra connazionali. E' noto l'ostracismo di Alejandro Sabella verso Carlitos Tevez. E lo juventino ha da tempo archiviato l'argomento Argentina. Ora, ne parlo Sergio Kun Aguero, attaccante del City stimato proprio dall'Apache con il quale ha condiviso il periodo felice a Manchester. «Tevez è un grande giocatore. Quando stava qua il nostro rapporto era normale, ci trovavamo bene. Se potrà andare ai Mondiali? Sarà una decisione del tecnico. E' un buon giocatore ma dipende dall'allenatore e da come ci vorrà far giocare». E qui si capisce che la truppa è ormai formata: «Il gruppo non comanda. E' vero, la maggior parte di noi arriva dai mondiali giovanili e ci conosciamo benissimo. Il gruppo però non dice che questo non può venire, chi decide è Sabella». Insomma, se ne lava le mani. Senza lamentarsi. Tanto lui c'è. E Tevez è sempre più al centro della Juve. Sì, tutto per la Juve.

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view post Posted on 12/1/2014, 12:47     +1   -1
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Spunta la Juve dal monte...Il "Tazenda" che tifa Juve


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“Spunta la Juve dal monte”. E spunta una bella storia di tifo, di passione. Di coraggio anche, per certi versi. Perché per “uscire allo scoperto” così, proprio a ridosso di Cagliari-Juventus, ci va del coraggio. Uscire allo scoperto e, tramite una lettera a Tuttosport, raccontare: «Mi chiamo Gino Marielli e sono uno di quei tre ragazzi sardi che nel ’91 cantarono “Spunta la luna dal monte” a Sanremo con il grande Pierangelo Bertoli. Uno dei Tazenda, insomma. Ma la cosa più importante è che sono juventino. Dunque mi giustifico, ma... oggi non posso tifare Cagliari. Quando avevo quattro anni ricevetti per posta la foto autografata, e con dedica personale, di Omar Sivori (solo molti anni più tardi scoprii che era un falso, scritto e speditomi da mio zio Nicolino, grande juventino...) Praticamente quando il Cagliari salì in serie A, nel campionato 1964-65, la mia psiche malleabile di bambino era già stata incisa in modo irreversibile. Ero stato juventinizzato a sufficienza per reggere l’assalto, terribilmente affascinante come una sirena, dell’avvento di Gigi Riva e compagni. Avevo capito cosa era una fede incrollabile. Juve per sempre. Questa appartenenza non mi ha creato nessun problema fino a quando non ho fondato la band sarda che è diventata un riferimento per tutti i sardi, o almeno per tantissimi. Noi Tazenda, la bandiera della Sardegna, non tifiamo Cagliari? Ma come? Ho sempre risposto che quando il Cagliari non gioca contro la Juve sono rossoblù. Ma la vera regola è che una squadra non si cambia mai. Scrivo queste righe, che da tanto volevo esternare, per urlare alla mia squadra: “Ci sono anch’io!”. Lo scrivo adesso che sono esaltato, ipereccitato dalla bellezza della mia Vecchia Signora, perché un po’ di paura del Cagliari mi è rimasta, dato che in passato mi ha fatto soffrire non poco, e per il fatto che Juve-Cagliari si avvicina ed è sempre una partita che gli juventini sardi temono e soffrono, visto che molti sono bi-tifosi. Io che ho scelto la monogamia sto in tensione e basta. Se vince godo, se perdo mi brucia. Dicendo queste cose mi rendo conto che perderò tanti fan e qualche disco in meno lo venderò, ma almeno ho scritto seguendo il mio cuore. Il calcio è un gioco, non condivido gli estremismi e, quando li vedo, anche negli juventini, mi ritraggo e mi dissocio. Sono conscio quindi che anche il mio essere juventino è un gioco e quando, raramente, la Juve perde, per consolarmi mi avvalgo di altri valori che non mi abbandonano mai. Chiudo con un “a volte ritornano”: questo Natale mio figlio Cristiano ha trovato sotto l’albero una foto autografata dal suo idolo Fernando Llorente, ma per fortuna questa volta, dopo più di cinquant’anni, un piccolo Marielli l’ha ricevuta autentica. I tempi sono cambiati, ma la discendenza della stirpe Juve continua e di conseguenza anche la storia, come dice quella bellissima canzone che si sente allo Stadium, “La storia di un grande amore”».

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view post Posted on 13/1/2014, 15:15     +1   -1
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Pogba rivelazione maschile 2014: via ai voti!


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Il sito web Melty.fr, portale francese di notizie dedicato ai giovani, ha nominato il 20enne campioncino della Juventus, Paul Pogba, nella categoria "Rivelazione maschile" del 2014 al premio di propria creazione, Melty Future Awards.

Il riconoscimento sarà assegnato alle rivelazioni nel mondo dello sport, della cultura e dello spettacolo che si prevede segneranno indelebilmente l’anno appena iniziato. Il talento bianconero è nominato assieme ad altre figure di primo piano dello showbiz francese (Pierre Niney, Bertrand Chameroy,Baptiste Lecaplain, Ben L'Oncle Soul e Malik Bentalha).

E qui viene il vostro turno!
Il voto dei tifosi juventini potrebbe essere determinante. Potete votare per lui fino al 16 gennaio tramite questo link. Su Twitter, l'hashtag sarà #MFA.

Il sito web Melty.fr, portale francese di notizie dedicato ai giovani, ha nominato il 20enne campioncino della Juventus, Paul Pogba, nella categoria "Rivelazione maschile" del 2014 al premio di propria creazione, Melty Future Awards.

Il riconoscimento sarà assegnato alle rivelazioni nel mondo dello sport, della cultura e dello spettacolo che si prevede segneranno indelebilmente l’anno appena iniziato. Il talento bianconero è nominato assieme ad altre figure di primo piano dello showbiz francese (Pierre Niney, Bertrand Chameroy,Baptiste Lecaplain, Ben L'Oncle Soul e Malik Bentalha).

E qui viene il vostro turno!
Il voto dei tifosi juventini potrebbe essere determinante. Potete votare per lui fino al 16 gennaio tramite questo link. Su Twitter, l'hashtag sarà #MFA.

"Pogba è stato tra i trascinatori della Francia nella qualificazione ai Mondiali 2014 ottenuta agli spareggi contro l'Ucraina. Qualcuno ha azzardato il paragone con un altro grande 'colored' francese, Patrick Vieira: la verità è che per potenza e personalità, pulizia di tocco e strapotere fisico, Pogba è unico, e ha già pochi eguali al mondo. Più prima che poi, il Pallone d'oro del Mondiali Under-20 sarà un ricordo, di fronte a quello Fifa che Pogba è destinato a vincere, scrive nell’articolo, in cui vengono elencate le ragioni per la scelta, il sito web transalpino.

Quindi, l’esortazione: “Vi sembra sufficiente per nominare Paul Pogba"rivelazione maschile 2014" ai Melty Future Awards? Noi pensiamo di sì e allora votatelo, gente, votatelo!”

La cerimonia di consegna si terrà a Parigi il 30 gennaio prossimo.

In bocca al lupo, Paul!

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muni79
view post Posted on 14/1/2014, 18:36     +1   -1




Andrea Pirlo divorzia dalla moglie



Se da una parte Pirlo sposerà la Juventus fino al 2016,nella vita privata invece, finisce il suo matrimonio con Deborah Roversi,durato 12 anni. A rivelare la notizia è il settimanale Chi, spiegando che la coppia ha già avviato le pratiche legali.

fontE: Tuttojuve.com
 
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Barone48
view post Posted on 14/1/2014, 19:05     +1   -1




Certo che, con i giovani in giro abbiamo un'altra formazione niente male:
Leali, Zappacosta, Rugani, Masi, Ogbonna, Baselli, Marrone, Bouy, Berardi, Gabbiadini, Zaza.
Inoltre, Boakye, Rossi, Beltrame, De Silvestro, Garcia, Bnpu-Marzuk, Chibsa e forse qualcuno lo dimentico...
 
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King Arturo
view post Posted on 14/1/2014, 19:29     +1   -1




CITAZIONE (Barone48 @ 14/1/2014, 19:05) 
Certo che, con i giovani in giro abbiamo un'altra formazione niente male:
Leali, Zappacosta, Rugani, Masi, Ogbonna, Baselli, Marrone, Bouy, Berardi, Gabbiadini, Zaza.
Inoltre, Boakye, Rossi, Beltrame, De Silvestro, Garcia, Bnpu-Marzuk, Chibsa e forse qualcuno lo dimentico...

Hai dimenticato Pogba :sisi:
 
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Barone48
view post Posted on 14/1/2014, 21:04     +1   -1




Ho elencato i giovani che abbiamo in giro, e Pogba è in giro forse a quest'ora :ghgh:
 
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view post Posted on 14/1/2014, 21:28     +1   -1
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Marcorè: «Juve, tornata bellissima»


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Un tifoso d’eccezione e un artista straordinario: non poteva esserci epilogo migliore dell'incontro con Neri Marcorè, per la serata del J-Museum

Dopo la festa per la consegna della maglia numero 300 di Chiellini e l’ingresso del Gorilla bianconero nella ‘hall of fame’ del club, la serata di festa al museo è proseguita con l’incontro fra l’eclettico artista, il presidente del museo Garimberti e il giornalista Darwin Pastorin. Immancabile per l’occasione anche Cristina Chiabotto, tifosa, volto del canale televisivo ufficiale bianconero, Jtv, e simpaticissima “madrina” della squadra.

La serata rilassata, «come una chiacchiera al bar fra amici», è iniziata con una domanda di Garimberti che ha ricordato il grande Gianni Agnelli.

«Diceva che quando vedeva bianconero si emozionava, anche se era quello Udinese…” ha ricorda l’ex giornalista. Da buon giocatore di calcio, Marcorè lo stoppa subito, ridendo: «Il mio primo bianconero è stato quello della Juve, la Juve di Trapattoni – era la squadra che vinceva di più, e da piccolino ti innamori subito delle squadre che vincono». La passione per Ascoli – da buon marchigiano – è seconda a quella per la prima folgorazione, la Juventus: sono un eclettico, anche nel calcio».

«L’innamoramento per i colori bianconeri è dato anche dalla musica», ha confessato Neri a Garimberti e Pastorin. «Fra i dischi che tenevo in casa c’era anche il vecchio inno della Juventus, pensate!».

Nellla sera del J-Museum risate e nostalgia si sono rincorse, anche nel ricordo dei grandi del passato – complice forse la cornice museale dell’incontro. «Mi manca il grande Gaetano Scirea, difensore mai espulso». Al solo nominare il mitico libero bianconero, il pubblico si è lasciato andare ad un applauso sincero e commosso.

Il tifo di Marcorè – suggerisce Cristina Chiabotto – è sempre stato molto posato… tranne quando il doppiatore si lascia andare imitando il grande telecronista RAI, Bruno Pizzul. «Mi piace non perdere l’obiettività, e a volte compiacermi… come in questo periodo, in cui non c’è n’è per nessuno».

Per forza di cose, ha scherzato Neri, questa sera non sono stati imitati politici romanisti… La sala gradisce.

Fra le imitazioni storiche sfoggiate nell’intimità della serata, quella di Gasparri e Dino Zoff, entrambi “grintosi” oratori. Il pubblico ride e si diverte. Visto il contesto, a gran voce la Chiabotto invoca una delle imitazioni più celebri, quella di Alberto Angela. Un Marcorè spumeggiante non si è lasciato pregare, ovviamente. E come non ricordare Gianluca Vialli, l’altro grande ex-bianconero ‘ripensato’ in chiave comica dal fenomeno di Porto Sant’Elpidio!

Marcorè è in questi giorni a Torino per girare la seconda serie di “Questo nostro amore”, fiction televisiva con Anna Valle, altra miss Italia come la Chiabotto. Paradossalmente, confessa Marcorè, «la TV non la guardo più molto, è un hobby che viene solo dopo la famiglia, lo sport, gli amici, la musica».

Una delle ultime domande è ovviamente caduta sul pallone d’oro, assegnato a Zurigo la notte precedente. «Mi piacerebbe che a volte premiassero qualcuno che non fosse un attaccante, come Pirlo e Buffon».

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King Arturo
view post Posted on 14/1/2014, 21:38     +1   -1




CITAZIONE (Barone48 @ 14/1/2014, 21:04) 
Ho elencato i giovani che abbiamo in giro, e Pogba è in giro forse a quest'ora :ghgh:

Non vale lo stesso? :ghgh:
 
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view post Posted on 14/1/2014, 21:52     +1   -1
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Marcorè: «Pogba a vita. Conte generale Juve»


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"Pogba lo terrei a vita. E se Pirlo smettesse di giocare a calcio sarei triste a prescindere": Neri Marcorè inquadra così la stagione della Juventus. L'attore e conduttore televisivo questa sera a smesso i panni dell'uomo di spettacolo per indossare quelli "molto confortevoli" del tifoso bianconero (anche dell'Ascoli oltre che dei campioni d'Italia). In un incontro a lui dedicato allo Juventus Stadium, Marcorè si è detto "entusiasta" della stagione bianconera. "Questa squadra è un piacere vederla giocare, incrociamo le dita per andare oltre le undici vittorie consecutive". E Conte? "Abbiamo trovato un capitano, un generale, credo che la società debba ponderare bene prima di lasciarlo eventualmente andare via".

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Comelui Celletti
view post Posted on 14/1/2014, 22:38     +1   -1




Marcorè tifa Lazio è evidente.
 
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view post Posted on 15/1/2014, 12:45     +1   -1
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Messi: «Argentina spettacolare: con Tevez zero problemi»


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Quest'anno non aumenterà la collezione di palloni d'oro, ma comunque resta il più grande. Lionel Messi è il punto di riferimento del Barcellona e dell'Argentina, una delle grandi favorite per la rassegna iridata in Brasile. Intervistato da Espn, il blaugrana ha voluto toccare l'argomento Tevez, che da anni subisce l'ostracismo del ct Alejandro Sabella e - si dice - proprio per il veto del clan Messi. Ma Leo non si è nascosto, aprendo la porta alla possibile convocazione dell'Apache, argomento che sta infiammando il dibattito a Buenos Aires: «Noi abbiamo un gruppo spettacolare e se viene Carlos Tevez non è certo un problema. Al tempo stesso è una decisione del tecnico e noi non abbiamo nulla a che vedere con la decisione».

L'OSSESSIONE Il capitano dell'Albiceleste, a parole, vuole bloccare la polemica, dicendosi possibilista per il bianconero. Poi aggiunge argomenti sul Mondiale che verrà: «Tutti a dire che il nostro girone è facile e che l'Argentina sarà prima, però le partite vanno giocate. Un Mondiale è complicato, ci sono i migliori. L'obbligo dell'Argentina sarà di essere prima per davvero, ma bisognerà dimostrarlo con i fatti, vincendo sul campo. Faremo di tutto per essere i leader». Chissà, anche riammettendo Tevez nel gruppo.

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view post Posted on 15/1/2014, 13:03     +1   -1
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Juve: Conte e i suoi schemi, in campo come a tavola


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C’è anche il “menu” tra i segreti della Juventus dei record. Schemi in partita e anche a tavola. Dal campo alla sala da pranzo di Vinovo la filosofia non cambia: tutto è programmato al grammo. Tagli e inserimenti si trasformano in consigli e divieti alimentari. E’ come se il 3-5-2 avesse una sua versione anche ai fornelli. Antonio Conte tiene alla dieta almeno quanto alla tattica e alla preparazione fisica. Lo ha capito anche Fernando Llorente , a giudicare dai suoi racconti ai connazionali di Cadena Ser : «Abbiamo un nutrizionista che è un fenomeno, ci fa preparare il corpo al meglio».

SPREMUTE - L’uomo delle diete è un consulente nutrizionista. Interagisce con lo staff medico e lavora a stretto contatto con i giocatori. E’ una sorta di trait d’union tra Conte, l’equipe sanitaria e il cuoco di Vinovo. Indicazioni generali (e valide per tutti) e varianti personalizzate, in base alla caratteristiche del singolo o del tipo di allenamento svolto. Una delle novità apprezzate da Llorente è quella delle spremute d’integrazione a fine seduta. Centrifugati di frutta o verdure, a seconda del compito svolto in campo. Una esercitazione di forza è una cosa, una di recupero è tutto un altro discorso. Carboidrati e vitamine vengono modellati proprio come gli ingranaggi della fase offensiva o difensiva. MENU’ Lo Special One bianconero, fin dal suo avvento, ha bandito pane, grissini, zuccheri (a parte il giorno della partita) e dolci (eccezion fatta per la crostata). Vietate anche le carote, che rispetto alle altre verdure presentano un maggior contenuto di zuccheri. Al contrario, nei buffet del centro sportivo, è in aumento la pasta con la farina di kamut, consumata parallelamente a quella tradizionale. Il riso in bianco è uno dei piatti preferiti, ma non mancano gli habitué della pasta al pomodoro. Gli altri punti forti della dieta sono pesce, carne e prosciutto magro, bresaola. Variegato il vassoio delle verdure: dalle melanzane alle zucchine, dai pomodori all’insalata verde. Quest’ultima (come pure la frutta) è consigliata pure a inizio pranzo, a mo’ di antipasto.

IN FAMIGLIA - Quello dell’uomo delle diete è molto più che un semplice programma. E’ uno stile che influenza la vita dei giocatori. Rispetto al passato, la Juve è cresciuta anche da questo punto di vista. Se Giorgio Chiellini è considerato il più maniaco, l’attenzione a tavola è diventata un fenomeno generalizzato nell’era Conte. Un po’ perché - come per la preparazione fisica - i benefici di una sana alimentazione si percepiscono alla domenica («Andiamo più forte degli avversari», Llorente dixit ). E un po’ perché la bilancia di Conte non fa eccezioni: chi non supera la prova peso, non gioca.

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view post Posted on 15/1/2014, 13:29     +1   -1
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15/01/1997, la Juve travolge il PSG


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Straordinaria, travolgente, mostruosa...

Qualsiasi aggettivo, purché esagerato, va bene per definire la Juventus del 15 gennaio 1997. Quella che, al Parco dei Principi, va a giocarsi contro il Paris Saint Germain la finale di andata della Supercoppa Europea. I bianconeri ci arrivano grazie alla Champions League vinta a Roma contro l'Ajax otto mesi prima, i francesi dopo aver superato il Rapid Vienna nella finale della Coppa delle Coppe dell'8 maggio 1996.

Ricordate?

Non ci fu partita: quattro minuti e Porrini piazza un sinistro tra palo e portiere che vale il vantaggio della Juve. Ne passano altri diciotto e Padovano raddoppia di testa. Al 35' ci mette la firma Ferrara e al 40', ancora Padovano corregge in rete una respinta di Lama. 0-4 alla fine del primo tempo e non è finita. Dopo il rigore di Rai in avvio di ripresa i bianconeri non infieriscono, ma negli ultimi minuti passano altre due volte con Lombardo e Amoruso. Finisce 1-6 e anche se c'è ancora da giocare la gara di ritorno (finirà 3-1 per la Juve, a Palermo) è già un trionfo.

Abbiamo ripescato dagli archivi il video di quella sera, per i più nostalgici di voi...

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BLACK and WHITE STRIPES: The Juventus Story


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Il prossimo Sundance film festival, una delle più importanti rassegne di cinema indipendente al mondo, si veste delle eleganti strisce bianconere della Vecchia Signora.

In occasione della manifestazione, due cineasti indipendenti anticiperanno al mondo l’uscita di un’opera-tributo alla Juventus attraverso una esibizione fotografica dal titolo “The Art of Black and White Stripes: Photography Edition” (Park City, Utah, 18 gennaio 2014).

La mostra fa da teaser al film indipendente “Black and White Stripes: The Juventus Story” diretto da Marco & Mauro La Villa, registi che vivono e lavorano nella Grande Mela.

Un nuova contaminazione fra la settima arte – il cinema – e il mondo del pallone. Il documentario dei fratelli La Villa rappresenta la fusione di due delle loro più grandi passioni in un’unica pièce: un viaggio nel mondo Juventus che, nelle intenzioni dei registi, coinvolgerà lo spettatore in un’esperienza immersiva, intima, fino a condurlo per mano fin dentro al processo creativo della pellicola.

L’esibizione fotografica che anticiperà il documentario sarà un percorso itinerante e tridimensionale. Da qui al prossimo anno sono previsti tre appuntamenti che approfondiranno la fotografia, gli effetti visivi e il sonoro del documentario da ‘dietro le quinte’.

Tra gli ospiti attesi a Park City il prossimo 18 di gennaio, oltre ai registi, anche Lapo Elkann e il pluripremiato sceneggiatore del Gladiatore, David Franzoni.

Scoprite la data di uscita del film sul sito ufficiale.

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