Ibrahimovic e il doping: ora il dottor Karlsson fa dietrofront

Minacciato di querela per le affermazioni sulla crescita muscolare di Zlatan ai tempi della Juve, il dottore svedese ingrana la retromarcia: "Uscita inopportuna, mi dispiace"

Dopo l'attacco, il dietrofront. Precipitoso, a scanso di guai. Ulf Karlsson, ex medico della nazionale di atletica svedese, fa retromarcia sul "caso Ibrahimovic", da lui innescato con dichiarazioni cariche di sospetti riguardo a un ipotetico uso di doping: "Mi sono espresso in modo impreciso e inopportuno su Zlatan Ibrahimovic - spiega -. Mi rendo conto solo ora che quello che ho detto possa essere interpretato in una certa maniera e mi dispiace profondamente, non era mia intenzione. Chiedo scusa a Zlatan e a tutti coloro che si sono sentiti offesi dalle mie affermazioni".
"IL PIÙ GRANDE" — Ieri le sue dichiarazioni su Ibra ("Quando giocava nella Juventus ha preso 10 chili in sei mesi, secondo me era dopato, almeno questa è la mia impressione") avevano fatto infuriare Mino Raiola, agente dell'attaccante del Paris Saint Germain, pronto a denunciare il medico. Karlsson, in una nota consegnata all'agenzia svedese TT, si è poi augurato che le sue parole "non abbiano danneggiato l'immagine di Ibrahimovic, che considero il più grande calciatore che il nostro Paese abbia mai avuto".

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