Juve, ultimi carichi di lavoro per lo sprint di fine stagione.

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TOPIC_ICON11  view post Posted on 16/2/2014, 13:23     +1   -1
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L’ultimo rabbocco: ricaricato il serbatoio e posata la pompa del fai-da-te, da oggi la macchina a strisce comincia a bruciare la benza . Si passa dalle settimane dello scatto matto a uno scacco matto da raddoppiare: scudetto più Europa League. Si parte. Li chiamano cicli di ferro. Oggi si inizia morbidi sulla carta, per poi dare il via all’arrampicata vera. Dal Chievo al Trabzonspor, giovedì. Quindi il derby, il ritorno in Turchia, il Milan. Uno la butta lì: prima settimana di marzo, si potrà di nuovo tirare il fiato. Neanche un po’. O meglio: solo qualcuno. Perché a cavallo di mercoledì 5 andranno in scena le nazionali. Non solo Spagna-Italia. E la Juve, col suo carico internazionale, si ritroverà a Vinovo con una rosa di reduci, svuotata, priva dei petali migliori. Subito dopo, la Fiorentina. E se i bianconeri avranno fatto fuori gli spettri di Trebisonda, così come i viola l’Esbjerg, 4 giorni dopo la rivincita dello Stadium andrà in onda in Europa League un altro replay tra le due squadre, infiammate dalla rivalità. Coppe, nazionali, campionato. Chi andrà avanti non avrà respiro.

«BASTA!» - Sono finite, fino a prova contraria, le settimane libere. Conte , una volta sceso dal palcoscenico della Coppa Italia, aveva disegnato con il suo staff un programma di intensità eccezionale. Altro che un semplice richiamo , termine vetusto per lo sport professionistico del giorno d’oggi. Bonucci , inquadrando l’allenatore e i suoi collaboratori muniti di gps e buttandoli in prima pagina come dei mostri («Basta corse, prima o poi moriamo, ora correte voi!»), ha semplicemente fotografato la realtà di allenamenti duri, pesanti, sfiancanti: seppur edulcorati, sulle autostrade di Instagram, da toni scherzosi. I giorni della tortura come anelli di una catena: che ha fatto discutere, in pubblico come in privato. E’ pesante, il lavoro atletico della Juve. Ma è anche la squadra che corre di più, quella di Conte. Partorisce un pressing impetuoso e incredibilmente prolungato. Maneggia un possesso palla alto, spesso nella trequarti avversaria, caratterizzato da uno strapotere pure fisico. Da Tevez a Llorente a Ogbonna a Osvaldo , anche in questa stagione i volti nuovi hanno sostanzialmente ripetuto il medesimo ritornello già sfornato da altri in passato: «Mai lavorato così tanto, mai faticato così». «E’ una barbarie», ha aggiunto di suo lo spagnolo. Battuta: a ’sto giro settimanale Osvaldo si è fatto venire la febbre, pur di scamparla almeno parzialmente. La verità è di Vidal : «E’ vero, il lavoro è durissimo, ma poi sul campo si vedono i risultati».

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juvesteel 79
view post Posted on 18/2/2014, 19:06     +1   -1




nessuno e ribadisco nessuno ha il nostro sistema di allenamento con un intensita' tale da abbattere un toro ...e' da qui che nascono i trionfi futuri
 
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1 replies since 16/2/2014, 13:23   56 views
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