Missione Roma e ultimo allenamento dell'anno per la Juventus di Antonio Conte. L'allenatore bianconero si è anche fermato a firmare autografi, fuori dal centro sportivo, prima di sottoporre alla solita dura seduta i suoi. Assente Carlitos Tevez, ovvio. L'Apache è rimasto in Argentina, ha avvisato la società del ricovero della moglie Vanesa che aspetta un bimbo (è al settimo mese). Deciderà poi Conte come comportarsi con l'attaccante, in vista del match clou di domenica con la Roma. E' la madre di tutte le partite e uno come Andrea Pirlo ci tiene parecchio ad esserci. Il ginocchio va meglio, il regista ha forzato i tempi anticipando la squadra con allenamenti mirati a Vinovo (domani pomeriggio tutti di nuovo in campo). Un taglio alle vacanze per non mancare all'appuntamento clou. Ci sono buone sensazioni da parte del giocatore, dello staff tecnico e medico. Andrea può riprendersi la Juve, e magari anche firmare il rinnovo. Ci sarebbe una prima offerta sul piatto, a 2,5 milioni più bonus. E queste settimane potrebbero essere decisive, anche per scacciare le sirene Real.

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Si è chiuso sul campo il 2013 della Juventus, con l'ultimo allenamento dell'anno guidato questa mattina da Antonio Conte. I bianconeri anche oggi hanno lavorato sulla parte atletica, prima di dedicarsi agli esercizi di tecnica e alla partita a campo ridotto, dopo la quale si sono dati appuntamento al nuovo anno.

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Due attesi ritorni, uno non meno importante dell’altro. Per il destino dietro l’angolo di una partita dirimente come Juventus-Roma, Conte non vede l’ora che Tevez faccia la sua comparsa a Vinovo. La sua permanenza a Buenos Aires per problemi familiari (la moglie, incinta al settimo mese, è stata ricoverata d’urgenza in clinica) si è protratta più del previsto e le speranze del club bianconero è che l’Apache arrivi a Torino entro domani sera. Ma non vi sono ancora certezze. Nel pomeriggio il giocatore tornerà a parlare telefonicamente con dirigenti e collaboratori tecnici di Conte. L’altro ritorno, anch’esso atteso e dai risvolti importanti, ma per tutti altri motivi, riguarda Marotta. L’ad sta per concludere il viaggio a Londra: quando rientrerà a Torino avrà un prolungato summit con Conte (dopo le numerose telefonate di questi ultimi giorni) per relazionarlo anche nei dettagli sulle operazioni più importanti, rivedute e corrette in vista di gennaio e giugno. Tevez, Marotta, Conte: ovvero la possibilità di allungare ancora nella corsa scudetto, ma anche la necessità di rinforzare la squadra. A cominciare da esterni offensivi di qualità. La Juventus tornerà al lavoro a Vinovo nel primo pomeriggio. E si materializzerà anche un nuovo test per Pirlo, dopo i confortanti progressi dei giorni scorsi.

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Il 2014 inizia con il “tutto esaurito”: la Juventus, per il primo allenamento dell'anno ritrova Carlos Tevez, rientrato dall'Argentina dov'era rimasto per problemi familiari, e con il gruppo al completo prosegue la marcia di avvicinamento al match con la Roma del 5 gennaio.

Una marcia che non conosce soste: dopo la seduta mattutina di ieri e il doveroso brindisi, già questo pomeriggio i bianconeri erano in campo per lavorare sulla parte atletica e sulla tecnica in vista della sfida con i giallorossi.

Gli allenamenti continueranno domani, con la squadra che si ritroverà a Vinovo in tarda mattinata per proseguire la preparazione.

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"Siamo pronti a dare del filo da torcere alla Juve, siamo tutti in forma. Sarà una partita spartiacque". Parola di Morgan De Sanctis che in una intervista a Roma Channel a Capodanno lancia la sfida alla Juventus in vista del big-match del 5 gennaio. "Pensiamo a fare una grandissima prestazione, cinque punti sono tanti e non devono assolutamente diventare di più". "Non sarà facile per noi - aggiunge De Sanctis - ma neanche per loro primeggiare contro di noi. Loro lavorano da più tempo di noi assieme. La Juve in Italia riesce ad essere quasi imbattibile, ma cercheremo con tutte le nostre forze a dare delle difficoltà alla Juventus".

SU SCHUMI - "Speriamo che questi miglioramenti possano essere sempre più continui e importanti". Dopo l'abbraccio della Roma a Michael Schumacher via twitter ecco le parole di vicinanza al campione della Formula 1 del portiere giallorosso Morgan De Sanctis. "Speriamo - aggiunge a Roma Channel - che possa tornare a salutare tutti con il suo sorriso rigido ma simpatico da buon tedesco". "Queste cose sulla neve succedono tutti i giorni e - ricorda il portiere della Roma - quando ho appreso la notizia ero in montagna con le mie bambine e sono rimasto impressionato. Certo immaginare che gli sia capitato questo dopo aver passato una vita a 300 chilometri orari".

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Fabio Capello, un doppio ex che domenica sera non si perderà lo scontro diretto per niente al mondo, vinse due scudetti di fila con la Juventus nel biennio 2004-2006 grazie (anche) alla migliore retroguardia del campionato. E sulla scorta dell’esempio del tecnico di Pieris novello “ministro della Difesa”, Antonio Conte e Rudi Garcia lavorano nel ruolo di “sottosegretari”, ma con la ferma intenzione di prendere il posto dell’esimio predecessore (che, peraltro, di recente ha già ammesso la superiorità della Juve allenata dal salentino). La premessa spalanca le porte a una delle tante verità che illumineranno il match-scudetto: ok le giocate del tridente offensivo della Roma, ok la potenza di fuoco dell’attacco dei campioni d’Italia, ok i molteplici duelli a centrocampo, ma una buona fetta del destino celato nell’incrocio dello Stadium passerà per la compattezza delle muraglie difensive.

SOMIGLIANZE... - Hanno incassato 18 gol in due, roba che da sole non arrivano alle 20 reti prese singolarmente da Napoli, Fiorentina e Genoa, le retroguardie meno battute subito dopo bianconeri e giallorossi. Undici palloni raccolti nel fondo della rete dei tricolori, 7 in quella degli inseguitori, con un’analogia sostanziale: nelle ultime 9 giornate di campionato Gigi Buffon si è inchinato soltanto al guizzo dell’atalantino Maxi Moralez nella domenica precedente il Natale, mentre prima di allora la Juve era andata a segno per 20 volte di fila senza subire uno straccio di rete. Nei primi 10 turni, invece, la Roma era stata “bucata” unicamente dal Parma, prima che il Toro iniziasse a “tracciare” la prima crepa dall’11ª tappa.

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"È come una finale per noi, Roma e Juve sono le due squadre più forti": presenta così il big match di domenica sera allo Juventus Stadium, Leandro Castan, pilastro della difesa giallorossa insieme al compagno di reparto, Mehdi Benatia. "Non mi aspettavo che la nostra diventasse la difesa meno battuta di tutta Europa - spuega in difensore brasiliano a Sky a pochi giorni dalla sfida scudetto - a Garcia ci ha dato una fiducia che non c'era la scorsa stagione". la Juventus, aggiunge Castan si batte "Con la concentrazione. Ce la possiamo fare. Tevez è forte, un top player, ma abbiamo dimostrato di non mollare mai". L'anno è appena iniziato e "al 2014 chiedo di vincere lo scudetto a Roma. Sarebbe così un anno perfetto per me e la squadra". ma il 2014 è anche l'anno dei Mondiali in Brasile, la massima aspirazione per ogni calciatore brasiliano: "Convocazione in Nazionale? Ci spero, ma se dovessi vincere lo scudetto a Roma andrei comunque felicissimo a tifare per la mia Seleçao".

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La Juventus prosegue la marcia di avvicinamento al big match di domenica contro la Roma. I bianconeri si sono ritrovati a Vinovo oggi nel primissimo pomeriggio e hanno sostenuto un intenso allenamento con il Cuneo, formazione che milita nel campionato di Lega Pro Seconda Divisione.

Di fronte a David Trezeguet, che ha assistito alla seduta i bianconeri si sono imposti per 2-0, con le reti siglate da Giovinco nel primo tempo e da Vucinic nella ripresa. Domani la squadra sarà ancora al lavoro a Vinovo, con l'allenamento ancora fissato per le prime ore del pomeriggio.

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