[Topic unico] Juventus-Roma 3-0., CAMPIONATO: news, commenti live e post partita e le pagelle degli utenti.

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view post Posted on 6/1/2014, 12:32     +1   -1
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Il 2014 parte con grandi numeri


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Il 2014 bianconero è ufficialmente iniziato così come si era chiuso il 2013: con una vittoria. Nella sfida più attesa, quella contro la Roma, la squadra di Antonio Conte ha ottenuto il nono successo casalinga (su altrettante disputate), il 10° consecutivo (eguagliato un record che in casa Juve resisteva dal 1932). Ma soprattutto la vittoria numero 16 in campionato, su 18 gare disputate. Con 49 punti (sui 54 disponibili!) conquistati e con un +8 proprio sui giallorossi, i bianconeri hanno conquistato il platonico titolo di Campioni d’Inverno con 90 minuti d’anticipo. E per la terza stagione consecutiva.

Numeri favolosi che possono fare da viatico a un altro anno solare importante. Numeri che invece, per una volta, possono andare in secondo piano prendendo in esame quelli di Juventus-Roma. Il 3-0 rifilato ai giallorossi è frutto soprattutto di un altro capolavoro tattico da parte di Antonio Conte che ha lasciato il possesso palla agli ospiti, controllandone le iniziative (quasi tutte nel primo tempo) e colpendo nei momenti giusti.

Se la squadra di Garcia può vantare un 59% nel possesso palla, un maggior numero di palle giocate (651 a 447) e una maggior supremazia territoriale (14’ contro 9’), i bianconeri hanno ancora una volta saputo far più male in attacco. Se il numero dei tiri nello specchio è stato di cinque per entrambi (ma con tre gol per Vidal e compagni!), quello totale è stato di 14 a nove a favore della Juve. Una supremazia confermata anche dagli angoli (cinque a tre) e soprattutto dalla percentuale di pericolosità (62 a 34).

Anche tra i singoli ci sono dei giallorossi in evidenza, con De Rossi (poi espulso) e Strootman davanti a tutti nei passaggi riusciti con 67 (Pirlo con 55 miglior juventino) e Pjanic migliore nei tiri con quattro (ancora Pirlo e Pogba a due). Giorgio Chiellini celebra invece nel migliore dei modi le 300 presenze con la Juventus dominando nella classifica delle palle recuperate con 21.

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Chiellini, 300 da protagonista!


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Giorgio Chiellini non è uno a cui piace lasciare le cose al caso. E lo ha dimostrato anche ieri sera. La sfida contro la Roma per il difensore non era come tutte le altre. A parte l’importanza della posta in palio, rappresentava la numero 300 con la maglia della Juventus. Quale modo migliore di onorarla se non con un’altra prestazione super? Una chiusura decisiva su Ljajic nel primo tempo, in collaborazione con Gigi Buffon. Il fallo subito che ha portato all’espulsione di De Rossi e la sponda aerea nell’azione del rigore del 3-0. In mezzo l’abituale solidità, contrasti da applausi e il contributo da leader.

Una 300ª da ricordare per un ragazzo che ormai da tempo è entrato di diritto nella storia della Juventus. E da oggi ancora di più, con la “tessera” di un circolo prestigioso – quello appunto dei bianconeri con almeno 300 gare disputate -, di cui fanno parte altri grandi protagonisti del club. E ben presto anche la sua maglia numero 3 farà meritatamente capolino nel J Museum.

Trecento presenze che Chiellini ha raccolto in nove stagioni. A partire dal 2005, Giorgio è sceso in campo in campo in ben otto competizioni diverse con la maglia bianconera. La Serie A la fa naturalmente da padrona con 212 partite, compresa quella di ieri, e a cui si possono aggiungere anche le 32 disputate in B. Sempre in Italia, ecco le 13 in Coppa Italia e l’unica presenza in Supercoppa Italiana (quella di quest’anno contro la Lazio, mentre aveva saltato il trionfo di un anno prima con il Napoli).

Ma anche in campo internazionale Chiellini ha accumulato sempre più esperienza. La parte del leone la fa la Champions League con 30 match, sette quelli di Europa League, uno nei preliminari di Champions e quattro nei preliminari di Europa League.

Un dato in più per far capire l’importanza di Giorgio per la squadra è quello dei gol. In totale sono 27, quindi con una media di tre a stagione, già eguagliata in quella in corso grazie alla rete in Supercoppa con la Lazio e le due in campionato contro Milan e Bologna. Anche questi 27 gol sono perfettamente distribuiti: se si escludono i preliminari di Europa League, è andato a segno in tutte le competizioni. Non male per un difensore.

Negli ultimi trionfi juventini, il nome di Chiellini è stato spesso stato a legato a quelli di Bonucci e Barzagli. E anche i suoi due compagni di reparto non hanno voluto essere da meno in questo inizio di 2014. Bonucci ha festeggiato con un gol fondamentale la sua presenza numero 150, mentre Barzagli ha giocato la sua 100ª in campionato con i bianconeri.

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view post Posted on 6/1/2014, 12:49     +1   -1
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Grande serata ieri allo stadio, con il tributo a David a tratti commovente :pianto:
Grande juve cinica e spietata non ha concesso praticamente nulla alla rometta

CITAZIONE (MattyRibasDaCunha @ 5/1/2014, 23:03) 
Non capisco questo attacco contro Rizzoli, come dice Barone non ha sbagliato nulla ha avuto il coraggio di tirare fuori pure 2 cartellini rossi e non è roba da poco visto che di solito sti arbitri nascondono sempre le palline

:.quoto: :.quoto: Straquoto ieri ho visto finalmente un'arbitro con le palle Il rigore per noi nel primo tempo non c'era. Ha espulso con il rosso diretto un senatore come De Rossi e pochi l'avrebbero fatto e poco dopo tira fuori giustamente un'altro rosso e da il rigore. Ha sempre avuto la partita in pugno a differenza di altri suoi colleghi.Voto 9

Edited by KIKKONE - 6/1/2014, 12:54
 
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juvesteel 79
view post Posted on 6/1/2014, 12:52     +1   -1




un arbitro all'inglese che non ferma il gioco per ogni cazzata ..questo deve fare un arbitro con le palle ...rigore o meno ...espellere 2 giocatori in due minuti della stessa squadra ..questo e' avere le palle ...
 
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view post Posted on 6/1/2014, 13:02     +1   -1
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De Sanctis insiste: "La Juve è aiutata dal sistema italiano"


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De Sanctis dà ancora la colpa al sistema. Sì, la Juventus è forte, Conte è bravo, ma è il "sistema italiano" che ossessione il portiere della Roma che ritorna sui controversi temi che aveva già sviluppato in settimana. Dice il portiere giallorosso: "Nel primo tempo la Roma ha disputato un'ottima partita, peccato che nell'unica occasione pericolosa del primo tempo la Juventus ha fatto gol. Poi non siamo stati lucidissimi nel finale, con la prima espulsione soprattutto. Così alla fine le proporzioni sono decisamente esagerate. Anche in occasione del gol di Bonucci c'è stata una disattenzione e abbiamo perso la marcatura eh...".

IL SISTEMA Poi parte l'analisi: "Al di là del risultato, in più di noi la Juventus ha solo gli otto punti in classifica... Poi ribadisco quello che ho detto in settimana: il sistema italiano la rende assolutamente più forte. Gli diamo atto di avere un ottimo allenatore e ottimi giocatori, ma quando tu vieni qui e ti giochi la partita, magari puoi anche vincere, ma molti hanno paura a fare questo. Noi ci abbiamo provato, abbiamo perso con un risultato esagerato, ma potevano anche vincere. E' questo il sistema italiano che avvantaggia la Juventus... Voglio dire: la Juventus sono tre anni che gioca in uno stadio tutto nuovo e bellissimo, che è un grandissimo vantaggio e questo è frutto del sistema, magari anche bravura della società, ma anche frutto del sistema che consta anche di sudditanza da parte di tutti. Mi dispiace che poi si dica che questi sono discorsi da bar, perché se potessero parlare solo i vincitori non ci sarebbe giustizia". Nel finale, De Sanctis guarda avanti: "Ci sarà la partita dell'undici maggio e magari avremo un'altra occasione in Coppa Italia, perché su una cosa hanno ragione quelli della Juventus: deve parlare sempre e solo il campo".

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Buffon: «Aiutino è la scusa di chi non vince mai»


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"I nostri sono numeri importanti da prima della classe con pieno merito per sgombrare il campo da qualsiasi tipo di illazione". Dopo il trionfo sulla Roma Gigi Buffon ricaccia al mittente le polemiche sui presunti aiutini ai bianconeri. "Gli 'aiutinì di Totti? Non è che Francesco sia stato l'unico a parlarne - ha detto il portiere a Sky - , serve come alibi a chi non vince, hanno una scusante sempre pronta dicendo che la Juvè è stata aiutata". "Oggi - ha aggiunto il portiere bianconero - abbiamo vinto per gli episodi; siamo stati più bravi in quello. Fino a quando sono stati in partita la Roma ha dimostrato di essere una formazione da temere, non è seconda per caso. I 60 minuti della Roma mi hanno impressionato".

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Vucinic: esultanza con l'uccellino di Twitter


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L'esultanza di Mirko Vucinic? Adrenalinica. E' l'uccellino di Twitter, che viene dopo il pollice in su di Facebook. Insomma, ci sta per lo stop all'astinenza che durava da oltre quattro mesi, dopo il gol del 31 agosto nel 4-1 alla Lazio, seconda di campionato. In mezzo tanti infortuni infidi che non gli hanno consentito di lottare alla pari con gli altri compagni di reparto. E poi Llorente e Tevez hanno trovato il giusto feeling ed è difficile mettere dubbi ad Antonio Conte. Ma ora Mirko è qui, alla faccia delle voci di mercato. Ed è un'arma in più per tutti. «Felice di esere tornato e grande vittoria. La dedico ai miei follower di Twitter con l'esultanza dell'uccellino».

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view post Posted on 6/1/2014, 13:02     +1   -1
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Grande juve
 
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view post Posted on 6/1/2014, 13:02     +1   -1
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in più di noi la Juventus ha solo gli otto punti in classifica..

Solo ? Forse 8 son pochi ? expressio65
 
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view post Posted on 6/1/2014, 13:09     +1   -1
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Conte: «Juve, gli otto punti non diventino un'illusione»


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Antonio Conte mantiene la calma nonostante gli otto punti di vantaggio e la netta vittoria contro la Roma. Un 3-0 che ha lanciato i bianconeri a +8 sulla seconda e che ha messo una seria ipoteca sul terzo scudetto consecutivo della squadra due volte campione d'Italia: «C'è sempre moderata soddisfazione finché non si raggiungono traguardi. Queste vittorie, seppur importanti, sono tappe che ci avvicinano all'obiettivo primario, ma non sono situazioni definitive. Non solo da parte mia, ma da parte di tutti. Manca ancora una partita, quella contro il Cagliari, per terminare il girone d'andata. Poi ci sarà ancora tutto il girone di ritorno in cui dovremo essere bravi. Manca tantissimo alla fine e questi otto punti non devono diventare un'illusione. Sono tanti, è vero, ma non devono farci calare la carica. Può capitare di tutto. Non dimentichiamoci che abbiamo preso 13 punti alla Roma, loro ne avevano vinte 10 e ora noi ne abbiamo 8 più di loro. Può succedere ancora di tutto».

Fatti e non parole quelle di Conte, che però si ritaglia uno spazio per applaudire la sua squadra dopo l'ennesima prova maiuscola contro una dirette concorrente: «Mi stupisce la crescita tattica e di mentalità e noi sappiamo sempre imporci con il carattere. Nel corso di questi due anni ci siamo modificati per adeguarci ai nostri avversari che ci conoscono sempre di più e sempre meglio. Restare aggrappato alla Juve? Per me l'unica cosa che importa è parlare di calcio e non di altro. Lì sono a mio agio».

LA FAME DELLA JUVE - Conte poi spiega come questa Juve possa avere sempre una fame incredibile: «La voglia di vincere è una filosofia di vita che ho trasferito ai miei calciatori in cui però ho trovato terreno molto fertile. Ci sono alcuni che hanno già vinto mentre altri hanno vinto con me. Vincere è bello e vogliono continuare a farlo ma per riuscirci serve grandissima umiltà e voglia di mettersi a disposizione e lo dimostra che questa è una squadra che si mette sempre a disposizione ripiegando su stessa partecipando attivamente alla fase difensiva. Basta guardare Tevez e Llorente quello che fanno. L'attaccante vecchia maniera con me non giocherebbe. Avere un giocatore come Fernando è importante perché dove la palla arriva, rimane .Dopo due mesi di apprendistato ha capito come giocare nel nostro campionato.: gioca di sponda, sa segnare e come aiutare la squadra. Stasera ha fatto una grande partita».

CONTE SU GARCIA E LA ROMA - Conte poi si leva un sassolino dalla scarpa a chi gli chiede di Garcia: «Aspettate, ci sono due scudetti di differenza, due supercoppe, una finale di Coppa Italia. Spesso si dimentica quello che facciamo noi. La Roma è un avversario temibile, ha fatto grandissimi investimenti e il tasso qualitativo importante. Se non avessimo preparato la partita alla perfezione avremmo sofferto tantissimi dolori di pancia. Diciamo che oggi un allenatore italiano è stato bravo a preparare la gara. Abbiamo reso i lati forti della Roma il più debole possibile e lo facciamo contro tutti. Dai giallorossi, fino all'ultima in classifica. C'è uno spartito per questa partita e alla vigilia avevo detto che chi suonerà meglio lo spartito vincerà. E così è stato».

CONTE SULLA CHAMPIONS - In chiusura una battuta sul rammarico di non essere andati avanti in Champions: «In Champions non facciamo questo? C'è stata un pizzico di presunzione quando siamo andati a Copenaghen o in casa con il Galatasaray e abbiamo pagato di non azzannare al collo l'avversario. Meritavamo di più in Champione e non abbiamo giocato una partita e se lo avessimo fatto saremmo andati avanti. Siamo usciti in maniera dolorosa ma è a livello di esperienza che troverete la risposta sul perché siamo usciti».

JUVE "CANTERINA" - «È sempre il campo che deve parlare e noi da due anni stiamo facendo “cantare" il pallone, a volte anche in maniera clamorosa. Sono molto soddisfatto per l'umiltà dei ragazzi. Il gruppo crede fermamente in quello che faccio, in ciò che gli dico».

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Barzagli: «Certe dichiarazioni ci hanno fatto girare lo stomaco»


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Andrea Barzagli alla fine lo dice: sì, certe dichiarazioni, come quelle di Totti (che non viene mai citato dal difensore) hanno caricato l'ambiente bianconero. Con la pacatezza che lo contraddistingue, Barzagli dice sorridendo: "Beh, sì... Lo posso dire: ci sono state dichiarazioni che ci hanno fatto girare un po' lo stomaco e quindi hai un po' di carica in più quando scendi in campo. Comunque sono cose che fanno parte del calcio, nessuno si è offeso".

INESPERTO Il difensore centrale, autore di un'altra prestazione maiuscola, salterà la prossima partita di campionato (domenica alle 15 contro il Cagliari) e, nonostante la vittoria, si autoaccusa: "Quel giallo nel finale, sul risultato di 3-0 potevo proprio evitarlo! E' stata veramente un'ingenuità, un atto di inesperienza". E se si ritiene inesperto Barzagli...

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Juve, è un immenso Vidal: «È una marcia da giganti»


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Come al solito: vidi, vici, Vidal . Vidal che segna, sblocca, esulta, unisce le mani e disegna un cuore. Anzi un... core. De Roma, in questo caso: ovvio. Un film già visto e rivisto, ma che continua ad emozionare milioni di tifosi bianconeri, sempre più decisi a venerare un nuovo re - king Arturo, "claro" - da scudetto. Perché saremo pure a gennaio appena iniziato, e c’è ancora da finire il girone d’andata, e c’è da giocare tutto quello di ritorno, e il campionato è aperto nonché ricco di insidie. Però... Però se sei a otto punti sulla seconda puoi guardare il prosieguo della stagione con occhi ben diversi. E infatti Vidal, il saggio Vidal, predica prudenza e umiltà a parole, ma negli occhi ha la felicità e l’orgoglio di chi sa d’aver contribuito, con quel gol spacca equilibri, a centrare una vittoria pesantissima.

BESTIA NERA - «La Roma è una grande squadra, ha dimostrato dall’inizio del campionato che vuole lottare e provare a fare di tutto per vincere lo scudetto. L’ha fatto vedere anche qui a Torino e per noi non è stato facile. Dobbiamo continuare così, con questa marcia straordinaria». Come a dire: siamo dei veri giganti. E Vidal, a quanto pare, si esalta quando vede giallorosso. Alla Roma, infatti, ha segnato la sua prima doppietta in serie A: un uno-due negli iniziali 8 minuti di gioco a propiziare il 4-0 finale del 22 aprile 2012. S’è poi ripetuto la stagione successiva (29 settembre 2012), realizzando il rigore del momentaneo 2-0 in quello che poi sarebbe diventato un 4-1 finale. E ieri ha appunto sfornato un altro gioiellino, da autentica bestia nera: il quarto, ai giallorossi. Nonché - a livello generale - il tredicesimo della stagione.

VIDALGOL - Tanta, tanta roba. Roba da bomber (a proposito, fino ad ora i gol segnati in totale in bianconero sono 35, in 105 partite). E del resto, da bomber, sono evidentemente il senso della posizione, il fiuto per il gol, la freddezza sotto porta, il cinismo che Vidal sta dimostrando senza soluzione di continuità, semmai in maniera crescente. Ormai, non c’è neanche più da stupirsi. Lui, il cileno dal gol facile, lo ha spiegato già tante volte: «E’ vero, in passato non avevo mai avuto una media gol così alta come invece ho qui alla Juventus. Conte mi ha aiutato molto in questo: i suoi schemi prevedono che io mi inserisca, mi ha sistemato in una posizione in cui vedo bene la porta». Altroché se la vede bene... Pure David Trezeguet , dalla tribuna, ieri (proprio al minuto 17, numero magico che campeggiava sulla sua schiena) ha applaudito colui che inaspettatamente si sta dimostrando quasi un suo erede. Strano ma vero: la media che sta tenendo il cileno in questa stagione è degna perfino d’un Trezegol d’annata, in questa stagione: più di un sigillo ogni due partite. Per non considerare il fatto che, a quota 13, Vidal è il capocannoniere del gruppo.

LA FASCIA - Ma non è ad imitare Trezeguet che punta Vidal. Così diverso, del resto, nel modo di interpretare il calcio: uomo d’area uno, uomo a tutto campo l’altro. Jolly che corre e si fa trovare ovunque, rincula a dare man forte alla difesa, rimbalza su tutta la linea di mediana, va a segnare, ricopre più o meno tutti i ruoli all’occorrenza.... No, Vidal - massì, esageriamo in questa estasi da trionfo in big match - punta a imitare... Del Piero . In quanto a uomo simbolo, in quanto a pilastro per anni e anni e anni, in quanto a capitano. Lo ha detto più e più volte, a parole: «Non lo nascondo, mi piacerebbe un giorno indossare la mitica fascia». E lo ha dimostrato con i fatti: rifiutando offerte su offerte, ammiccamenti giunti dai club più ricchi d’Europa (Real Madrid, Psg, Bayern Monaco...). Il ritornello: «La Juventus è casa mia, non ho nessuna intenzione di andare via da questo club che mi ha fatto svoltare. E anche la mia famiglia si trova bene a Torino, dunque...». Nero su bianco, a conferma d’un rapporto che a quanto pare può davvero dimostrarsi indissolubile, è arrivata la firma sul nuovo contratto. Un prolungamento al 2017 con opzione al 2018 che suona come una dimostrazione d’amore da parte del giocatore e una dichiarazioni di intenti da parte della Juventus. Il contratto è ricchissimo, più che da top player (quasi 5 milioni con bonus). Roba da rapporto indissolubile, appunto.

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Comelui Celletti
view post Posted on 6/1/2014, 15:13     +1   -1




CITAZIONE (Mats Viktor @ 5/1/2014, 23:52) 
Stasera il segnale grosso affinché la cessione illustre debba essere Pogba e non Vidal. Arturo è questa squadra, non c'è discorso. E per Pogba parlo sempre sempre dei soliti 60-70 milioni a salire.

GODOOOOOOOO

Piano a cederre un ragazzino di 20 anni che da qui ai prossimi anni può solo cescere. casoma l'unico che ala giusta cifra può essere venduto a cuor leggero è Marchisio. :sisi:

CITAZIONE (KIKKONE @ 6/1/2014, 13:02) 
Solo ? Forse 8 son pochi ? expressio65

Deve averla detta uno che la partita non l'ha vista... :ghgh:
 
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Juve31
view post Posted on 6/1/2014, 15:34     +1   -1




Ancora godo! Non ne avevano persa manco una... Beh è normale, mancava la partita contro la Juve!
 
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Furiadicheb
view post Posted on 6/1/2014, 15:50     +1   -1




CITAZIONE (DesmondHume @ 6/1/2014, 15:35) 

Io dico di chiamare un medico :ghgh:
 
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DesmondHume
view post Posted on 6/1/2014, 16:07     +1   -1




^ Questo sta proprio fuori. Non vorrei che la bile a 'sto giro provochi danni irreparabili. :ghgh:
 
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Mats Viktor
view post Posted on 6/1/2014, 16:09     +1   -1




Ieri la cosa più giusta sul tifo romanista l'ha detta Stefano Discreti:



E ripeto quanto detto, Gervinho non è altro che la reincarnazione di Milos Krasic.
 
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DesmondHume
view post Posted on 6/1/2014, 16:16     +1   -1




Comunque sono curioso di vedere come proseguirà la stagione della Roma. In quella piazza son capaci di mandare a pu***ne tutto ciò che di buono hanno fatto negli scorsi quattro mesi.

D'altronde quando vedi Totti che prima della partita offende società e tifoseria avversaria (lui preferisce i pubblici più caldi, quelli che accoltellano e che fermano i derby inventandosi incidenti mai avvenuti) e De Rossi perdere di nuovo la testa rischiando di spaccare le gambe ad un compagno di Nazionale (e pigliandosi, si spera, le sue sacrosante tre giornate di squalifica), capisci che mentalmente 'sta squadra non è poi così diversa da quelle degli anni passati.
 
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Comelui Celletti
view post Posted on 6/1/2014, 16:17     +1   -1




CITAZIONE (Furiadicheb @ 6/1/2014, 15:50) 
Io dico di chiamare un medico :ghgh:

E' il meglio pezzo. Rosica e non si vergogna nemmeno di farlo vedere.
Oppure in realtà non è un calciatore ma un cabarettista e non sta rosicando quanto testando le battute per il prossimo show.
 
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266 replies since 23/12/2013, 13:53   2984 views
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