[Topic unico] Galatasaray-Juventus 1-0., CHAMPIONS LEAGUE: news, commenti live e post partita e le pagelle degli utenti.

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view post Posted on 8/12/2013, 21:12     +1   -1
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Juve da impresa, che cori per Pogba


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Atterrati a Istanbul. Informa direttamente Claudio Marchisio via Twitter. Ed è delirio controllato. La polizia, infatti, dopo richiesta del console italiano, ha creato un enorme cordone di sicurezza e i fans del Gala si sono tenuti alla larga, tanti invece i supporter bianconeri. Come a Torino, più o meno. Infatti, c'è stata grande accoglienza per la Juventus all'aeroporto di Caselle, con destinazione Istanbul. Antonio Conte ha convocato tutta la rosa (25 giocatori) per la grande sfida con il Galatasaray di martedì sera. In palio l’accesso agli ottavi di finale di Champions. Una gara da gruppo dove serve tutto il gruppo. A Vinovo è rimasto solo Bouy, non in lista Uefa. In duecento hanno voluto accompagnare idealmente in volo la squadra, con grandi cori e applausi per tutti, in particolare per Paul Pogba, fresco vincitore del Golden Boy, come miglior giovane europeo.

LA CARICA - Tensione giusta, insomma, per quello che è l'appuntamento clou di questa prima parte di stagione. Istanbul è il crocevia europeo: con almeno un punto si passa all'eliminazione diretta, con la sconfitta si torna a casa in ogni senso. E allora serve la Vecchia Signora con l'abito da sera, quella che è passata indenne a Stamford Bridge, quella che ha conquistato Donetsk la passata stagione di questi tempi. L'arbitro portoghese Proença è uno di livello, non dovrebbe subire l'ambiente. Tornano titolari Bonucci, Asamoah e Lichtsteiner, davanti Llorente e Tevez, salvo contrattempi. Insomma, tocca alla Juventus. E come dice Fernando Llorente: «Senza paura».

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Vidal cuore Juve, amore per la... signora


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Anche il guerriero è innamorato. Sì, Arturo Vidal va a Istanbul e si carica a mille. Un pensiero per la squadra, uno per la famiglia. In stile Carlitos Tevez, per l'appunto. «Oggi è un giorno felice. Compio cinque anni di matrimonio con una bellissima e grande donna. Grazie a Dio per averla messa sulla mia strada». Maria Teresa, da sempre al fianco del cileno, è una delle chiavi della lunga permanenza di Vidal a Torino. Sì, anche lei ha firmato a suo modo per il rinnovo sino al 2017, perché a Torino la famiglia sta bene e fra poco il piccolo Alonso avrà compagnia.

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view post Posted on 8/12/2013, 21:28     +1   -1
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La Juve è in Turchia


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E' iniziata alle 16.20 circa, con il decollo verso la Turchia, la “Missione Galatasaray”, con la quale la Juve cercherà di staccare un biglietto per gli ottavi di finale di Champions League. Per il momento ha staccato il biglietto aereo per Istanbul, dove è atterrata intorno alle 19.40 locali, le 18.40 italiane. Un gruppo nutrito quello partito oggi pomeriggio dall'aeroporto di Caselle: oltre alla squadra di Conte e alla Primavera, impegnata nella Youth League, sono già giunti in Turchia anche il Presidente Agnelli, gli amministratori delegati Marotta e Mazzia, il direttore sportivo Fabio Paratici e Pavel Nedved.

Domani la squadra inizierà a prendere contatto con la Turk Telekom Arena, dove alle 19.00 sosterrà l'allenamento di rifinitura. Un'ora prima della seduta, alle 18.00, Conte e Buffon incontreranno i giornalisti nella consueta conferenza stampa di vigilia.

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~Forzact™
view post Posted on 8/12/2013, 21:56     +1   +1   -1




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saranno sicuramente due protagonsti assoluti :ghgh:
 
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King Arturo
view post Posted on 8/12/2013, 22:13     +1   -1




Secondo me questa potrebbe diventare la partita della svolta per una clamorosa panchina di Pirlo quando torna dall'infortunio.
 
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view post Posted on 9/12/2013, 00:06     +1   -1
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Sotto scorta a Istanbul, Agnelli in prima fila


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Dopo la circa dei tifosi bianconeri all'aeroporto di Caselle, circa duecento, la Juventus, guidata dal presidente Andrea Agnelli in stampelle, ha trovato ad attenderla, all'arrivo a Istanbul, la scorta delle forze dell'ordine. Presi in consegna come richiesto dal console italiano, e accompagnati in albergo. La città turca si è risvegliata quasi in un clima da “4 amici al bar”, come se il match Galatasaray-Juventus del martedì sera fosse stato parificato a un semplice incontro di calcio anziché alla sfida da dentro-o-fuori che i numeri delle due squadre in Champions certificano in abbondanza. Poi, il clima si è surriscaldato, con l'arrivo della Vecchia Signora. Il sistema di sicurezza dei 2.000 tifosi juventini attesi a Istanbul è stato approntato con dovizia di particolari. I sostenitori bianconeri, infatti, saranno costantemente accompagnati dall’aereo allo stadio e viceversa. Tutto studiato nei minimi dettagli in Consolato, appunto. La replica è pronta: allenamento in tarda mattinata e nella conferenza Champions, alle 18 locali (le 17 italiane), ci saranno Conte e Buffon. La formazione dovrebbe essere quella dei titolatissimi, con il rientro di Bonucci, Lichtsteiner, Asamoah e con Tevez e Llorente in attacco. Pirlo è con i compagni, ma farà soltanto da supporto esterno visto che è infortunato.

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mirellamilli
view post Posted on 9/12/2013, 00:12     +1   -1




:juventus: :juventus: :juventus: :juventus:
 
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Furiadicheb
view post Posted on 9/12/2013, 11:43     +1   -1




Francamente può anche essere una bolgia ma per me siamo molto superiori al Galatasaray, bisogna solo dimostrarlo.

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MattyRibasDaCunha
view post Posted on 9/12/2013, 12:15     +1   -1




Il problema è che in queste partite pure se hai 2 risultati a disposizione, alla fine conta sempre l'episodio..per cui l'ansia è taaaaanta!
 
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view post Posted on 9/12/2013, 12:44     +1   -1
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I due precedenti con il Galatasaray


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Sono due i precedenti della Juventus in trasferta con il Galatasaray. Il primo risale al 2 dicembre 1998. La gara doveva essere disputata una settimana prima, ma una crisi diplomatica fra Italia e Turchia impose lo spostamento di data. La Juve si presentò in Turchia per la quinta giornata del girone di Champions League dopo una brutta sconfitta per 3-0 patita a Bologna. La conquista dell’intera posta era necessaria per passare il turno, operazione che sfuggì nei minuti di recupero, quando Suat riuscì a pareggiare la rete siglata da Amoruso a 12 minuti dal termine.

Nella squadra di Marcello Lippi militava Antonio Conte, in campo per l’intera gara. Tra i turchi, guidati da Fatih Terim, c’erano alcune conoscenze del calcio italiano come il portiere Taffarel, l’attaccante Hakan Sukur e il centrocampista Hagi, stella della squadra e della nazionale di Romania.

Ed è proprio Hakan Sukur, autore di una doppietta, a decidere la sfida di cinque anni dopo, stessa data. E anche in quella circostanza la partita era stata posticipata e la sede spostata a Dortmund, vista una situazione di tensione in Turchia in seguito a una serie di attentati terroristici. La Juventus, sempre agli ordini di Marcello Lippi al suo ultimo anno in bianconero, fece un robusto turnover perché già qualificata agli ottavi di finale con due turni d’anticipo. In campo andarono Chimenti, Tudor, Ferrara, Iuliano, Pessotto, Zalayeta, Conte, Davids, Maresca, Miccoli, Di Vaio. Da segnalare che il fischio d’inizio venne posticipato di un quarto d’ora per il grande traffico della città che condizionò l’arrivo allo stadio delle squadre.

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view post Posted on 9/12/2013, 13:00     +1   -1
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Il Galatasaray in campionato


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Sette vittorie, cinque pareggi e due sconfitte. È questo il ruolino di marcia del Galatasaray in campionato, dove attualmente occupa la terza posizione in classifica. Nell’ultimo periodo i risultati dei giallorossi sono stati più confortanti rispetto al difficile inizio di torneo. In casa le ultime tre sfide hanno visto la formazione di Mancini aggiudicarsi l’intera posta con buona regolarità.

Venerdì sera, il 2-0 sull’Elazigspor, fanalino di coda della Superliga, è stato decisamente facile, visto che dopo appena sette minuti la gara era praticamente decisa dall’uno-due di Inan e Burak Yilmaz, bravissimo a trasformare un calcio di punizione infilando la sfera tra il palo e il portiere avversario.

Nei precedenti incontri il Galatasaray aveva sempre vinto col risultato di 2-1, sconfiggendo il Konyaspor (con Drogba e Burak Yilmaz a rovesciare una situazione di svantaggio) e il Sivasspor (il solito Burak Yilmaz in rete per il momentaneo vantaggio; il punto del definitivo successo è opera di Inan, che realizza un tiro dal dischetto).

Non altrettanto proficuo è il rendimento in trasferta, dove nelle due partite più recenti i prossimi avversari della Juventus hanno raccolto solo un punto. Netta la sconfitta contro la capolista Fenerbahce, che ha prevalso 2-0. E anche contro il Kasimpasa, l’1-1 è arrivato in rimonta con gol di Burak Yilmaz, che con 6 reti condivide con Didier Drogba il ruolo di cannoniere della squadra.

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Il Galatasaray in Champions


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Il cammino del Galatasaray nell’odierna edizione della Champions League è iniziato con una partita paradossale. Perché l’1-6 patito in casa contro il Real Madrid certifica la grande qualità dell’attacco spagnolo, ma non traduce in termini esatti la prestazione della squadra all’epoca diretta da Terim, che crollò solo nella ripresa dopo aver condotto una buona prima frazione di gioco.

Al secondo turno la formazione giallorossa si presenta a Torino con il cambio in panchina e Mancini riesce a strappare un punto allo Juventus Stadium. Il 2-2 è figlio delle reti di Drogba, Vidal su rigore, Quagliarella e Umut Bulut.

Il doppio confronto con il Copenaghen complica i piani di rimonta del Galatasaray. Tutto facile in casa, con un 3-1 frutto di un primo tempo implacabile, con le reti di Felipe Melo, Sneijder e Drogba. Ma in Danimarca Muslera viene trafitto dopo appena sei minuti da Braaten e non riesce la rimonta nel restante tempo a disposizione.

Infine, il 4-1 patito al Bernabeu, nonostante Umut Bulut riesca immediatamente a pareggiare la rete di Bale e le due squadre vadano al riposo sull’1-1. La ripresa vede i turchi crollare, nonostante l’espulsione di Sergio Ramos li abbia messi in una situazione di superiorità numerica.

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view post Posted on 9/12/2013, 13:16     +1   -1
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Christillin: «Noi a Istanbul circondati dai soldati»


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Era dicembre come oggi. Era Istanbul come oggi. Era la Champions come oggi. Ma quella sfida fra Galatasaray e Juventus era diversa da tutte le altre. Perché hai voglia a parlare di «bolgia» e «inferno», ma quindici anni fa per strada c’erano pure i carri armati e tutto intorno al campo i soldati con le mitragliette al collo. Se lo ricorda bene la fisioterapista della Juventus di allora, Evelina Christillin . Cioè, non proprio fisioterapista, ma è una lunga storia e la può raccontare direttamente lei, che all’epoca stava lavorando per portare le Olimpiadi invernali a Torino.

IL CASO - «Tutta colpa di Ocalan!», spiega la Christillin, attualmente direttrice del Museo Egizio di Torino. «Che era il leader del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), ritenuto dai turchi un vero e proprio terrorista, approdato a Roma fra le sue varie fughe nel novembre 1998. Furia del governo di Ankara che chiede di consegnarglielo, consueto temporeggiamento del nostro presieduto da D’Alema , botte da orbi diplomatiche e non solo; insomma, il 1° dicembre, vigilia di Galatasaray-Juventus, penultima giornata del girone di Champions il curdo Ocalan è ancora nel nostro Paese».

LE OLIMPIADI - E questa situazione complica non poco tutta la trasferta juventina, perché le autorità turche e la diplomazia italiana decidono che l’unico modo per limitare i rischi di qualsiasi tipo è andare e tornare in giornata, con la spedizione ridotta al minimo indispensabile: «Quindi niente tifosi al seguito, per esempio. E questo complica molto la mia vita che all’epoca era dedicata alla conquista delle Olimpiadi invernali per la città di Torino e la trasferta turca sarebbe stata l’ideale per incontrare il membro del Cio di quel Paese, per iniziare a intessere quel tipo di diplomazia indispensabile per vincere la corsa all’assegnazione». Come fare? L’idea viene a Pescante : «E’ lui a dirmi di aggregarmi alla Juventus nelle vesti di fisioterapista e così faccio. Salgo sull’aereo della Juventus in una brutta mattinata torinese come membro dello staff medico bianconero e così atterro a Istanbul».

I CECCHINI - Lo spettacolo è pazzesco: «Accoglienza amichevole, ma clima surreale. Sembrava fosse atterrato l’Air Force One del presidente degli Stati Uniti visto lo spiegamento di forze militari. Dall’aeroporto fino all’hotel Kempinsky veniamo scortati e attraversiamo strade senza auto, con carri armati schierati nelle vie laterali e cecchini sui palazzi: se non avessi avuto un filo di paura, ci sarebbe stato da ridere».

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view post Posted on 9/12/2013, 13:39     +1   -1
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Felipe Melo: Paura Juve? Macché, soffochiamoli!


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Niente è impossibile. E’ l’urlo di Felipe Melo, leader brasiliano dei turchi, che domani sera proverà insieme a Didier Drogba, Burak Yilmaz e Wesley Sneijder a fermare il cammino in Champions League della “sua” ex Juventus e lanciare quello del Galatasaray. Occorrerà una partita perfetta da parte dei giallorossi, obbligati a un successo per staccare il pass per gli ottavi della Coppa con le grandi orecchie. La cura di Roberto Mancini, subentrato a inizio ottobre all’Imperatore Fatih Terim, ha risollevato i campioni di Turchia (ora secondi in campionato, a meno sei dal Fenerbahce) ma in Europa è tutto un altro discorso, anche perché domani alla Türk Telekom Arena sfilerà una Juventus in gran forma. La truppa di Conte è reduce da 7 vittorie consecutive in campionato (senza mai subire un gol) e ha il vantaggio di poter contare su due risultati su tre per qualificarsi. «Sappiamo - assicura il centrocampista brasiliano - che domani sarà una partita molto difficile e troppo importante per noi e per il nostro futuro in Champions. Siamo consapevoli di questo e quindi siamo carichi e concentrati come lo siamo stati sino ad esso».

Come si affrontano questi big match?
«Quello che dovremo fare prima di tutto è pensare di giocare con la giusta concentrazione e con la consapevolezza che in molti vorrebbero disputare un incontro di questo tipo».

Quanto è stato importante il pareggio dell’andata a Torino per permettervi di riconquistare sicurezza e fiducia in voi stessi?
«Credo che ottenere un pareggio in trasferta contro una grande squadra come la Juventus, che da due anni vince il campionato e che nel suo stadio ha perso solo tre volte nelle ultime due stagioni e mezza, non può che lasciarti una grande soddisfazione e farti capire che sei forte e che puoi conquistare risultati importanti in questa competizione. Anche l’anno scorso in casa contro il Real Madrid abbiamo fatto un miracolo, battendoli e giocando molto bene. Sappiamo di essere tosti e di avere la possibilità di poter battere i bianconeri, ma sappiamo anche che la Juventus è troppo forte sia come collettivo, sia a livello di singoli».

Da ex juventino, questa partita per lei sarà ancora più speciale. Due stagioni trascorse a Torino in una squadra che era oggettivamente meno forte di quella attuale e in cui lei fu tra i giocatori più criticati per la mancanza di risultati (due anni e altrettanti settimi posti in campionato). Quanta voglia di rivalsa cova nei confronti del club bianconero? E quanto ci tiene a dimostrare che Felipe Melo avrebbe meritato, forse, maggiore considerazione?
«Sinceramente nessuna. Sia il direttore generale che l’allenatore sono stati molto corretti con me. Dei veri professionisti. Parlai con Marotta e Conte, nell’estate 2011, ed entrambi furono correttissimi spiegandomi con schiettezza che non rientravo più nei piani della società e dell’allenatore».

Quindi?
«Con la stessa schiettezza dico che la partita contro la Juventus sarà normale. O meglio: non sarà speciale per il fatto di avere giocato lì. Sarà un match come tutti gli altri e sono felice di poter disputare una gara di questa importanza».

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Juve, missione Istanbul. Serenità prima della bolgia


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Si è risvegliata accolta da un tiepido sole, la Juventus pronta a dare l’assalto al Galatasaray. Il gruppo bianconero si sta ancor più compattando in vista del match di domani che, in caso di pareggio o vittoria, garantirebbe l’accesso agli ottavi di finale di Champions League. Ci sono tutti, presso il lussuosissimo albergo situato sul mare: oltre ai giocatori (compresi gli infortunati, in primis Andrea Pirlo) e allo staff tecnico, nell’avventura in terra turca la squadra è stata accompagnata dall’intero stato maggiore juventino: in testa il presidente Andrea Agnelli, poi gli amministratori delegati Beppe Marotta e Aldo Mazzia, il direttore sportivo e Fabio Paratici e il consigliere di amministrazione Pavel Nedved. La loro presenza si è già rivelata fondamentale: è il segno che tutta la Juve tiene da matti alla prosecuzione del cammino nell’Europa che conta.

Volti tranquilli, distesi, rilassati da parte dei calciatori bianconeri anche questa mattina al risveglio. La squadra ha fatto una leggera colazione, quindi si è preparata per la rifinitura in programma a metà mattinata. E il senso di distensione che regna intorno alla Juve si percepisce anche dallo “scampato pericolo” che qualcuno paventava: come da abitudine consolidata, i tifosi del Galatasaray “accolgono” gli ospiti di turno con caroselli di auto talmente strombazzanti da disturbare il sonno. Nulla di tutto ciò, invece, nella notte appena trascorsa, anche se non per questo domani sera l’accoglienza dell’arena turca sarà meno chiassosa del solito. L’unica incognita è relativa alle condizioni atmosferiche: oggi la città si è risvegliata con una temperatura tra i 2 e i 6 gradi, ma in serata è prevista pioggia, con possibili nevicate per domani. Manco a dirlo: ci sarà bisogno di una Juve tostissima per uscire indenni dall’inferno del Galatasaray.

SEDUTA MATTUTINA - Terminata la rifinitura, Antonio Conte sembra avere ancor più rafforzato le sue convinzioni in vista del match di domani col Galatasaray. La squadra si è allenata senza accusare alcun problema. Alla Turk Telecom Arena dovrebbe scendere in campo la formazione-tipo della Juventus, al netto del noto infortunio ad Andrea Pirlo. Con Gigi Buffon in porta e il trio Barzagli-Bonucci-Chiellini confermato in difesa, si va verso uno schieramento a 5 a centrocampo: Stephan Lichtsteiner ha pienamente recuperato dall'infortunio e dovrebbe tornare titolare a destra, con Kwadwo Asamoah sul versante opposto. Nel cuore della mediana giocheranno Arturo Vidal, Paul Pogba e Claudio Marchisio, col Golden Boy francese di nuovo nella posizione di regista basso davanti alla difesa. In attacco giocheranno Carlitos Tevez e Fernando Llorente, la coppia principe dei sogni estivi e della Juventus 3.0 di Conte. C'è attesa per la conferenza stampa del tecnico bianconero che, assieme a Buffon, parlerà alle 17 ora italiana. Alle 15, invece, sarà Roberto Mancini a intervenire all'interno del centro sportivo del Gala.

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Edited by zebrone84 - 9/12/2013, 14:00
 
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view post Posted on 9/12/2013, 13:57     +1   -1
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Juve, le trappole di Conte. Gabbia per Drogba e Yimaz


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Conte conosce a memoria i punti di forza del Gala. A partire dal più concreto, quel duo d’attacco in cui l’esperienza di un “mostro” del calcio come Didier Drogba e la prolificità di Burak Yilmaz (ah, quanto farebbe comodo alla Lazio...) sono conclamate. Le 8 reti in 9 partite della scorsa Champions sono già nella storia, al pari dello 0 da cancellare nella casella dei gol fatti in questa edizione della Coppa da parte del bomber di casa. Al trio Barzagli-Bonucci-Chiellini il compito di arginare l’ondata turco-ivoriana, mentre a Carlitos Tevez e Fernando Llorente spetterà l’onere e l’onore di perforare Fernando Muslera .

FELIPE MELO - Un’altra star sarebbe Sneijder , ma l’ex interista è fuori da oltre un mese. Roberto Mancini , tuttavia, ha garantito che «anche se fosse al 60-70% della condizione, Wesley giocherebbe comunque. Lui è in grado di decidere le partite da solo». Certo, resta l’incognita relativa alle condizioni fisiche del fantasista olandese, un problema che non riguarda Felipe Melo . Una delle vere star del Galatasaray è l’elemento più pericoloso del centrocampo di casa.

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Trapattoni: «Juve in forma, il Galatasaray pericoloso»


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«Il Galatasaray è pericoloso ma la Juve ha raggiunto una grande condizione psico-fisica. Conte mi somiglia: gli allenatori che sono stati centrocampisti hanno qualcosa in più. Parlo in termini di visione del gioco e non in termini di equilibri a tutti i costi, come l’etichetta di difensivista che io mi porto addosso sebbene abbia vinto molto e le mie squadre abbiano sempre fatto tanti gol», così Giovanni Trapattoni ai microfoni di Radio Onda Libera. L'ex tecnico bianconero parla anche della corsa al titolo: «Per lo scudetto non c’è solo la Roma: il Napoli passa dagli eccessi d’ottimismo alla delusione, però ha un tecnico esperto e un ottimo organico». Nessuna voglia di dire basta con la panchina e con il mondo del calcio. Trapattoni ha alcune offerte sul tavolo: «Ci sono due-tre richieste di nazionali lontane. Sto valutando».

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King Arturo
view post Posted on 9/12/2013, 14:57     +1   -1




Ragazzi se il Real Madrid ha battuto 6-1 il Galatasaray e noi contro il Real rischiavamo di vincere, questa partita teoricamente dovrebbe finire come minimo 3-0 per noi... senza considerare poi la sfortuna che in Champions è la rivale peggiore.
 
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Juve31
view post Posted on 9/12/2013, 16:15     +1   -1




Vincere non è importante... Ma è l'unica cosa che conta!
 
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268 replies since 7/12/2013, 12:02   3762 views
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