Calciomercato Il Napoli aspetta Matri: dopo il sì, Zuniga alla Juve
Le vie del mercato sono davvero infinite. Perché quegli “uccellacci del malaugurio” secondo i quali tra due società notoriamente nemiche (in ambito sportivo, s’intende) gli affari di mercato non sono contemplati, potrebbero essere costretti a una seria retromarcia. E nel discorso non s’innesta soltanto l’ennesima giornata trascorsa sul filo di un telefono sempre più bollente, con Juventus e Napoli a contatto per il solito, immancabile, Juan Camilo Zuniga . No, perché ieri i campioni e i vicecampioni d’Italia hanno mosso passi importanti su un’altra pista, chissà quanto slegata sinora all’altro affare appena accennato: già, stavolta Alessandro Matri e il club azzurro possono realmente accostare i rispettivi destini sino a farli combaciare. Tra l’amministratore delegato bianconero Beppe Marotta e il direttore sportivo dei campani Riccardo Bigon esiste sostanzialmente un’intesa di massima: il Napoli vuole l’attaccante dai gol tricolori (il Milan ricorderà ancora a lungo la serata di San Siro, quel 25 febbraio 2012) e la Juve, che ha bisogno di vendere un paio di pedine in attacco, non opporrà alcun ostacolo. Così, se la richiesta iniziale del club di corso Galileo Ferraris si aggirava sui 15 milioni per un centravanti pagato complessivamente 18 fra prestito e riscatto, ora le parti stanno trovando la quadra su una valutazione leggermente inferiore. Bigon avrebbe voluto fermarsi a quota 10 milioni, mentre Marotta probabilmente limerà qualcosa dalla domanda originaria.
MANCA UN “SÌ” Tuttavia l’affare non è ancora fatto, tutt’altro. Perché ora sta a Matri dare una risposta quanto mai convinta in base ai suoi desideri. In altri termini, se solo l’attaccante lo volesse, la trattativa sarebbe siglata a strettissimo giro di posta con somma soddisfazione di tutte le parti. Ma al momento quel “sì” che spalancherebbe le porte a un connubio solo per alcuni clamoroso non c’è. E qui s’inseriscono, inevitabilmente, le concorrenti tuttora disposte - nel caso - a entrare concretamente in scena. Come la Lazio, ma soprattutto come il Milan, lì dove Matri tornerebbe ad allenarsi agli ordini di Massimiliano Allegri dopo l’esperienza di Cagliari. Se, dunque, il bomber di Sant’Angelo Lodigiano dirà sì al Napoli, saranno tutti felici, compresa la Juve che incasserebbe denaro sonante da reinvestire. Soltanto in un secondo momento, in tempi dunque slegati dalla querelle Matri, la Juve piazzerà l’affondo probabilmente decisivo per Zuniga , la prima scelta di Antonio Conte per rafforzare le fasce, ieri titolare in fascia sinistra nel test del San Paolo col Benfica. Piuttosto che liberarlo senza incassare nulla, infatti, sarebbe un atto puramente masochistico se i campani non lo dessero via un anno prima della scadenza del contratto. E con il colombiano che potrebbe bearsi di un lauto stipendio che i torinesi gli girerebbero in caso di fumata bianca: 10 milioni “puliti” in 4 anni, non la milionata scarsa di qui a giugno 2014...
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