Coppa Italia Primavera, tutto rimandato al ritorno
Juventus e Napoli, una sfida infinita. Come in Serie A sono bianconeri e azzurri a dettare legge anche nella Coppa Italia Primavera e a giocarsi il trofeo, in una doppia finale ricca di fascino che, dopo l’1-1 di oggi, si deciderà solo nella sfida di ritorno.
Il primo atto si gioca in uno Juventus Stadium che si presenta con più di 16.000 spettatori sugli spalti, di cui 5.000 tra bambini di Juventus Soccer School e familiari, il Presidente Agnelli, Giuseppe Marotta Fabio Paratici, Antonio Conte, Simone Pepe, Giorgio Chiellini, Paul Pogba in tribuna... Un parterre degno di una grande sfida, che la Juve prova subito a soddisfare. Appena un minuto di gioco e Beltrame con un colpo di tacco libera Gerbaudo, che scarica il destro dal limite, fuori di un soffio. Passano dieci minuti e solo il palo salva Crispino sul rasoterra di Beltrame, bravo a liberarsi e a incrociare il tiro.
La punta bianconera è pimpante e quando parte in velocità crea seri problemi alla difesa partenopea, come quando, al 16’, lascia sul posto il diretto avversario e prova a piazzare il destro, trovando il pronto riflesso del portiere. La Juve insiste e sfiora ancora il gol con Ruggiero che entra in area dalla destra e inventa un diagonale che attraversa tutto lo specchio della porta, senza che Beltrame e Padovan arrivino in tempo per la deviazione.
Il Napoli prende fiducia con il passare dei minuti e riesce a contenere gli attacchi bianconeri, ma Branescu rimane spettatore non pagante. In compenso, dalla parte opposta Gerbaudo va vicino al vantaggio con un tocco al volo sulla punizione di Ruggiero, ma alza troppo la mira. L’unica conclusione della squadra di Saurini arriva a tre minuti dalla fine del primo tempo e il destro di Guardiglio non è certo irresistibile.
Il Napoli riesce a chiudere il primo tempo sul pareggio, ma la supremazia bianconera è troppo netta per non venire premiata. E allora passa solo un minuto in avvio di ripresa e Gerbaudo fa giustizia, spuntando con perfetto tempismo sul secondo palo per deviare di testa in rete la punizione di Ruggiero. Pochi minuti e potrebbe arrivare il raddoppio con Magnusson, che impegna Crispino con una sventola da calcio piazzato, ma anche il pareggio, con il tentativo di Palma, che calcia alto da buona posizione.
Il Napoli alza il baricentro, la Juve arretra e la gara cambia copione. Insigne accarezza il palo con una palombella dal vertice destro dell’area, ed è l’avvisaglia del pareggio, che arriva al 19’: Tutino entra in area dalla sinistra, salta Untersee e infila il pallone sotto il corpo di Branescu.
La manovra ora è meno fluida e si vive su giocate dei singoli. Quella di Kabashi, entrato al posto di Sakor, meriterebbe miglior sorte, ma il suo sinistro dal limite termina a lato di pochissimo, così come il tentativo di Padovan, servito da Beltrame dopo l’ennesima galoppata.
Baroni gioca il tutto per tutto, mandando in campo Lanini al posto di Ruggiero nel finale di gara, ma il risultato non cambia più. Tutto rimandato alla sfida di ritorno che si giocherà al San Paolo, in data ancora da stabilirsi.
JUVENTUS-NAPOLI 1-1
RETI: Gerbaudo 2’ st, Tutino 19’ st
JUVENTUS
Branescu; Untersee, Magnusson, Rugani; Ruggiero (39’ st Lanini), Cavion, Sakor, (18’ st Kabashi) Gerbaudo, Laursen (9’ st Mattiello); Padovan, Beltrame
A disposizione: Gagliardini, Bonatini, Cevallos, Tavanti, Ceria, Garcia, Bertinetti, Di Benedetto
Allenatore: Baroni
NAPOLI
Crispino, Guardiglio, Celiento, Lasicki, Nicolao; Palma, Radosevic, Fornito (39’ st Gaetano); Tutino (43’ st Zambrano), Novothny (24’ st Scielzo), Insigne
A disposizione: Scalese, Di Mattia, La Torre, Palmiero, Del Bon, Romano, Barone, Di Stasio
Allenatore: Mister Saurini
ARBITRO: Ghersini
ASSISTENTI: Fraschetti, Cecconi
QUARTO UFFICIALE: Aureliano
AMMONITI: 18’ st Celiento
JUVENTUS.COMBaroni: «Giocando così abbiamo buone chance»
Marco Baroni avrebbe voluto commentare una vittoria e per quanto fatto vedere dalla sua Juve, l’avrebbe meritato, ma la finale di andata di Coppa Italia contro il Napoli, per quanto l’1-1 non lo soddisfi appieno, lascia comunque intatte le speranze di successo: «I ragazzi hanno gestito bene l’emozione e condotto la partita, rimanendo alti e mostrando grande aggressività. Avremmo dovuto chiudere la partita e invece in un disimpegno abbiamo perso palla e siamo stati punti. Dopo il gol i ragazzi si sono presi un po’ una pausa e poi non hanno avuto l’energia per ripartire. Sono contento, perché la squadra ha fatto bene, giocando a viso aperto, creando 13 occasioni contro 3... La prestazione è stata buona e giocando a questi livelli avremo buone chance anche nella gara di ritorno».
Ora la Primavera è attesa da un altro impegno probante, in Next Gen contro il Chelsea: «Abbiamo poco tempo per lavorare sul campo e questi ragazzi sono straordinari, sono molto recettivi. Queste partite comunque servono, perché è con le gare importanti che si cresce, come quella di oggi o quella di domenica prossima contro il Chelsea. Più si alza l’asticella, più riusciamo a preparare i ragazzi per la Prima Squadra».
JUVENTUS.COMGerbaudo: «Il gol, un’emozione unica»
E’ nato a Venaria, a due passi dallo Juventus Stadium, è il ragazzo della Primavera con la più lunga militanza in bianconero ed è cresciuto a pane e Juve, visto che suo padre ha allenato le giovanili. Per uno come Matteo Gerbaudo, il gol timbrato contro il Napoli, vale davvero doppio:
«E’ stata un’emozione unica segnare in questo stadio, davanti a tutto questo pubblico. Rimane il rammarico di essersi fatti agguantare dal Napoli, ma la sfida dura ancora 90 minuti e faremo di tutto per portare a casa la Coppa. Ora dobbiamo recuperare in vista del Chelsea: quella di domenica sarà una gara difficile, ma daremo il massimo per passare il turno»
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