"Sono amministratore delegato di una media impresa (100 dipendenti) del commercio genovese. Sono considerate "medie" le imprese che hanno da 50 a 300 dipendenti, che quindi rappresentano un'ossatura decisiva per ogni Paese. L'irap peraltro introdotta da un governo di centro sinistra (Visco e Prodi, complimenti!) e ovviamente mantenuta nonostante le ridicole promesse dai governi Berlusconi, è una porcheria per altri 3 motivi, oltre a quello di tassare anche le perdite: 1) tassa di più le imprese che non attuano il labour saving, ossia tassa le imprese che hanno più dipendenti; è un'imposta in spregio ai principi della nostra costituzione; 2) è addirittura indetraibile dall' ires (imposte sul reddito), per cui se un'azienda (con alto costo del lavoro) con fatica registrasse un moderato utile, a causa di questa schifosa indetraibilità incredibilmente andrebbe in perdita! faccio notare che questa porcheria dell'indetraibilità riguarda anche i costi per gli interessi passivi e per l'imu. Lo Stato bastona chi investe nei muri della propria azienda, chi assume dipendenti e chi paga tasse e fornitori ricorrendo ai prestiti bancari! 3) rappresenta un clamoroso regalo alle multinazionali, che, avendo all'estero buona parte del costo del lavoro e la quasi totalità degli oneri finanziari, si trovano con una base imponibile spesso più che dimezzata. Oggi le medie imprese sono diventate deboli. Grazie ai nostri ultimi 3 governi stanno rischiando di scomparire. Non c'è più molto tempo. Le medie imprese stanno bruciando tutte le riserve." Enrico GB
L'eliminazione dell'IRAP fa parte delle misure urgenti per le PMI proposte tramite sondaggio sul blog.
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Diretta della riunione degli eletti M5S a Roma
Gli eletti hanno votato per alzata di mano i capigruppo e portavoce di Camera e Senato. Il capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Senato è Vito Crimi. La capogruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera è Roberta Lombardi. Il MoVimento 5 Stelle effettuerà una rotazione trimestrale dei capogruppo e portavoce Camera e Senato con persone sempre differenti, la scelta dei capogruppo sarà operata dai gruppi di Camera e Senato. Segui la diretta su LaCosa
Vendola si è ingrillato all'improvviso dopo le elezioni. Si è vestito di nuovo come le brocche dei biancospini. Sembra un'altra persona. Ha un rinnovato linguaggio, comunque sempre variegato, e adopera inusitate e pittoresche proposizioni verso il M5S. Vendola ci ama: "Grillo non è un fantasma per il quale bisogna convocare l'esorcista, è un nostro interlocutore" "Abbiamo il dovere di dialogare con Grillo non a prescindere dai programmi, ma partendo dai programmi" "Grillo è un interlocutore necessario"
E' lo stesso Vendola che il 20 febbraio 2013, a tre giorni dall'appuntamento elettorale, su La 7 spiegava: "Grillo è un populista di piazza. Grillo è il virtuoso della demolizione ma chi ricostruirà il Paese? Grillo è un'evoluzione di Berlusconi".
In campagna elettorale Vendola si era speso a mio favore con dichiarazioni di miele: "Vedo in lui lo stesso populismo che ha alimentato la marcia su Roma" "Attenzione, anche Hitler sembrava un comico, poi è passato da una birreria alla cancelleria" "Grillo? Populismo inquietante" "Grillo è populismo di tipo nuovo" "Beppe Grillo è un fenomeno di populismo. E il populismo è un nemico, che alimenta regimi reazionari" "Grillo predicatore autoreferenziale" "Grillo è un populista, investe sulle macerie" "Il Grillo di oggi? Sembra il Berlusconi di 20 anni fa" "Beppe Grillo magma di subculture populiste" "Grillo è una cosa antica. Se studiamo la storia a cavallo delle due guerre si possono rintracciare i segnali di una cultura antipolitica, preludio al fascismo" "E' un fondamentalista, maschilista e sessista" Solo gli stupidi non cambiano mai idea. Vendola, perciò, deve essere molto intelligente!
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Punti programmatici in comune
"pdl e pdmenoelle hanno più punti programmatici in comune tra loro: 1) entrambi vogliono la TAV 2) entrambi sono per il MES 3) entrambi per il Fiscal Compact 4) entrambi per il pareggio di bilancio 5) entrambi per le "missioni di pace" 6) entrambi per l'acquisto degli F-35 7) entrambi per lo smantellamento dell'art.18 8) entrambi per la perdita della sovranità monetaria 9) entrambi per il finanziamento della scuola privata 10) entrambi per i rimborsi elettorali Quanti punti programmatici comuni ho trovato così su due piedi??? DIECI. Ne hanno più loro che quello che afferma Bersani con il M5S (lui dice 8). Non per niente hanno governato per un anno e più insieme" ernesto
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Minacce al MoVimento 5 Stelle
"A tutti coloro che ringraziamo per la solidarietà circa l’episodio di bigliettini con minacce recapitati sull’auto di uno dei consiglieri comunali ed indirizzati al Movimento ed al capogruppo Vandini, ricordiamo che il clima attuale non contribuisce a rasserenare gli animi. Cosa dovremmo dire, noi, che siamo stati paragonati a flottiglie di automi acefali in mano ad oscuri dittatori pronti a sacrificarci per la conquista dell’universo? Basta accendere la radio o la TV o leggere un quotidiano nazionale per trovare gli epiteti appioppati agli eletti del M5S: ignoranti, incompetenti, esaltati, fideisti, irresponsabili, schiavi, servi. A nulla vale la considerazione che siamo una forza esistente da anni e radicatissima sul territorio ma non ancora perfettamente organizzata ed appena arrivata in Parlamento, la percentuale di donne, giovani e laureati maggiore di tutte le forze politiche; che al nostro interno ci siano solo incensurati estranei alle logiche partitiche e che una grandissima quantità di italiani, il cosiddetto "popolo", abbia deciso di accordarci la sua fiducia. Il popolo non è degno di rappresentare se stesso, evidentemente: sconcertante udirlo dalla destra, sconvolgente dalla sinistra. La stessa sinistra che si dileggia a rispolverare ed arroventare fasci e svastiche per tentare di marchiarci. Pare che nessuno abbia compreso la natura "popolare", spontanea, genuina, diretta, pacifica e territoriale del M5S, e di come abbia deciso di riscoprire la coerenza ed il dovere verso gli impegni presi. Coerenza può realizzarsi solo attraverso il rispetto verso gli ideali fondativi del Paese: la nostra millenaria cultura, la Resistenza, la legalità o l’altissimo valore della nostra Costituzione. Il Movimento ha dimostrato che gli Italiani non sono narcotizzati, ma pronti a difendere i diritti di tutti partendo dai doveri di ciascuno. Da fascisti come siamo stati molto spesso bollati, abbiamo ricevuto insulti e minacce da sedicenti "colleghi" a firma svastica... Per noi vale il motto: "riportare di moda l’onestà". Vedremo se anche altri avranno la voglia ed il coraggio di farlo." Pietro Vandini, consigliere comunale M5S Ravenna