[Speciale] Politica Italiana. Fatti e misfatti.

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muni79
view post Posted on 1/3/2013, 19:06 by: muni79     +1   -1




Governissimo politico. Grillo out. Il piano 'segreto' di Berlusconi


Un governo politico e non tecnico che duri almeno tre anni. E' questa la posizione di Silvio Berlusconi per risolvere la complessa situazione politica dopo le elezioni del 24-25 febbraio. Una fonte ai massimi livelli del Popolo della Libertà, molto vicina al Cavaliere, spiega ad Affaritaliani.it il piano della principale forza di Centrodestra. Nessun rapporto con il Movimento Cinque Stelle. "Beppe Grillo è totalmente inaffidabile. Ed è impensabile fare un esecutivo con lui", confida la fonte. Il problema è che Pierluigi Bersani si è attestato su questa posizione. Ma - dicono dalle parti di Palazzo Grazioli - non tutti nel Pd la pensano come il segretario.

Quindi per il momento Berlusconi resta in attesa che naufraghi il tentativo di dialogo con l'M5S, sicuro che prima o poi il Partito Democratico busserà alla porta del Pdl. Secondo il Cav è chiaro che il premier non potrà essere lo stesso Bersani: primo perché non ha vinto le elezioni e secondo perché ha escluso all'indomani del voto la Grande Coalizione. Servirà una personalità di spicco di area democratica, ma non il segretario. Ipotesi in campo: Massimo D'Alema o Enrico Letta. Ma qualora il Pd non volesse spendersi in prima persona la carta giocabile sarebbe quella di Corrado Passera, ministro del governo Monti che non ha seguito il Prof della Bocconi nel naufragio elettorale. Ma Berlusconi non vuole un altro governo tecnico, bensì un esecutivo politico con dentro ministri dei due principali partiti.

E il Quirinale? Rientra ovviamente nella partita. E in questo schema il prossimo capo dello Stato dovrebbe essere di Centrodestra. Il nome è quello di Gianni Letta, moderato e cattolico che può garantire le gerarchie della Chiesa e prendere voti in Parlamento anche dai centristi. Ovviamente Lega, Fratelli d'Italia e Sel resterebbero fuori dalla maggioranza. Berlusconi non ha alcun interesse a diventare presidente del Senato. "Non gli importa proprio", spiega la fonte. Anche se potrebbe in prima persona guidare un dicastero. L'obiettivo sarà quello di garantire l'Europa sulle riforme economico, modificare il Porcellum e cambiare la Costituzione per rispondere all'ondata di anti-politica: dimezzamento del numero dei parlamentari e fine del bicameralismo perfetto con l'introduzione del Senato delle Regioni. In cambio dell'ok all'elezione diretta del presidente della Repubblica, il Pdl potrebbe concedere al Pd una legge elettorale alla francese, ovvero doppio turno con collegi uninominali.

fontE: affaritaliani.libero.it









Il mercato delle vacche del pd


In questi giorni è in atto il mercato delle vacche. Al M5S arrivano continue offerte di presidenze della Camera, di commissioni, persino di ministri. Il Pdmenoelle ha già identificato a tavolino le persone del M5S per le varie cariche dando loro la giusta evidenza mediatica sui suoi giornali e sulle sue televisioni. E' il solito modo puttanesco di fare politica. Per attuarlo però ci devono essere persone disposte a vendersi. E il M5S, i suoi eletti, i suoi attivisti, i suoi elettori non sono in vendita. Bersani é fuori dalla storia e non se ne rende conto. I giochini sono finiti e quando si aprirà la voragine del Monte dei Paschi di Siena forse del pdmenoelle non rimarrà neppure il ricordo. Renzi che come uniche credenziali ha quelle di aver fatto il politico di professione senza nessun risultato apprezzabile ora si candida a premier, ma non aveva perso le primarie? Questi hanno la faccia come il culo. Per la sua elezione "Bersani e Errani sono convinti di avere il sostegno decisivo di molti senatori 5 Stelle. Il lavoro di scouting sarebbe andato in porto." In altre parole i vertici del pdmenoelle si stanno comportando come dei volgari adescatori. Questa è politica? Fare compravendita? Affermare una cosa il giorno prima e contraddirsi il giorno dopo per convenienza post elettorale? Il M5S è composto da persone responsabili che vogliono un cambiamento radicale della morale pubblica, fermarlo è impossibile, in particolare con i soliti giochini da palazzo. Il M5S voterà in aula ogni legge che risponda al suo programma, non farà alleanze. Questo impegno: “I gruppi parlamentari del MoVimento 5 Stelle non dovranno associarsi con altri partiti o coalizioni o gruppi se non per votazioni su punti condivisi” è presente nel Codice di comportamento degli eletti portavoce del MoVimento 5 Stelle in Parlamento. E' stato firmato da tutti i candidati e reso pubblico agli elettori prima delle elezioni, Queste regole erano note a tutti, al politburo del pdmenoelle compreso. Se il pdmenoelle vuole trasformare Camera e Senato in un Vietnam il M5S non starà certo a guardare.

fonte: beppegrillo.it
 
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254 replies since 25/2/2013, 16:16   1534 views
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