Viareggio Cup, partenza a mille
Sessant’anni dopo l’esordio ufficiale, datata 11 febbraio 1953, la Primavera parte ancora una volta con il piede giusto a Viareggio. Per risolvere la pratica Maribor, bastano 45 minuti alla squadra di Baroni. Il tempo di segnare un poker e ipotecare il primo successo: 4-2.
Prima gara e primo protagonista, anche se forse inatteso alla vigilia. È la giornata di Eric Lanini, che entra poco prima del 20’ per l’infortunato Padovan e infila una tripletta. Di Beltrame, con un gran numero, l’altra segnatura. I bianconeri partono come meglio e anche in Versilia confermano il loro stato di grazia che continua da metà ottobre. Mercoledì, contro l’Avellino, il secondo impegno che potrebbe già dare il lasciapassare per gli ottavi di finale.
Per la gara d’esordio, Baroni non cambia troppo rispetto al campionato. Tre giorni dopo la sfida contro la Fiorentina, sono solo tre le variazioni. Davanti a Magnusson, la difesa a tre è composta da Penna, Rugani e Laursen. A centrocampo, da destra, Ruggiero, Kabashi, capitan Schiavone, Gerbaudo e Ceria. Davanti la coppia formata da Padovan e Beltrame.
Dopo la lettura del giuramento, fatto da Gianluca Pessotto, si parte. Il maltempo che attanaglia il centro nord non risparmia neppure Viareggio. Non nevica, ma fa tanto freddo e piove, il campo è intriso d’acqua, ma si gioca regolarmente.
I bianconeri partono subito in avanti. Chi ha un conto in sospeso con la Viareggio Cup è Ruggiero, fermato un anno fa un infortunio all’inizio della cavalcata e subito protagonista con una fuga a destra fermata con un fallo al limite. All’8’ l’occasione capita sul piede di Kabashi, dopo una punizione da destra: palla alta di poco.
Il campo pesante crea qualche problema, a cui si aggiunge l’aggressività degli sloveni: Vuklisevic è subito ammonito per un’entrataccia su Padovan. Le conseguenze del colpo, il bomber se le porta dietro qualche minuto e poi lascia il campo toccandosi l’anca destra: entra Lanini al 18’.
Al 22’ la più grossa chance capita al Maribor. Branescu compie un paio di parate (molto difficile la seconda), poi è Penna a respingere un tiro a botta sicura. Gli sloveni protestano per un fallo di mano del difensore e sul ribaltamento di fronte pagano prezzo doppio. A colpire è Lanini che insacca, di testa, al primo pallone toccato.
I bianconeri non vogliono correre altri rischi e vanno subito a caccia del raddoppio. Ci prova prima Schiavone (para Lovrec) e poi ancora Lanini (alto). Ma è proprio la giornata di Lanini e al 29’ è 2-0, nata da una mischia in area slovena e finalizzata dopo un’invenzione di Gerbaudo. Questa volta il Maribor reagisce e Branescu deve volare sul sinistro da fuori di Filipovic. Il gol è nell’aria e arriva proprio sull’angolo, grazie a Vuklisevic che gira in porta all’altezza del dischetto del rigore.
Ora la gara è più viva che mai è Branescu deve intervenire anche sul tiro di Dodlek dal limite. Il gol arriva, ma dall’altra parte. Merito di chi? Ancora di Lanini che vive la sua giornata indimenticabile, con un colpo di testa su cross di Ceria da sinistra. Prima del riposo arriva anche il poker, merito di una stoccata al volo di Beltrame, servito da un angolo di Schiavone. È il 4-1 che porta le squadre al riposo, con una bella ipoteca a favore di bianconeri.
Ripresa. Si riparte con Untersee, finalmente in campo dopo il lungo infortunio, e fuori Penna, uno dei più utilizzati nelle ultime settimane. Il risultato già quasi deciso non cambia la sostanza del match. Sono ancora i bianconeri a fare la partita. Lanini prova a lasciare un altro segno, servito da un tacco di Beltrame, ma la difesa del Maribor si salva. Anche se a caro prezzo: il portiere Lovrec si scontra in uscita con il suo compagno Vuklisevic e restano entrambi a terra e si rialzano a fatica. Un attimo dopo è Beltrame a essere anticipato di un soffio.
Baroni sfrutta subito il nuovo regolamento, che permette cinque cambi, e dà fiato ad altri due dei suoi protagonisti: escono Schiavone e Beltrame, entrano Bonatini e Cavion. Il primo giallo tra i bianconeri è per Untersee, per un fallo su Hotic, il più vivo dei suoi.
La stanchezza per il campo pesante e il risultato non più in bilico fa calare i ritmi. C’è la voglia dei nuovi entrati di mettersi in luce. Tra questi il più scatenato è sempre Lanini che sfiora ancora il quarto gol personale: Lovrec devia d’istinto. Baroni si gioca anche l’ultimo cambio: entra Mattiello ed esce Ruggiero.
A segno va ancora il Maribor, ancora con Vuklisevic che insacca di testa sul secondo palo: 4-2, che non cambia la sostanza. I bianconeri ripartono con il piede giusto. In linea con le prestazioni degli ultimi mesi.
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