Tre mancini per Conte: Clichy, Kolarov e Maxwell
La Juventus bussa a casa Kolarov , ma ad aprire è Clichy . Onde evitare equivoci, bene chiarire che non ci si trova dinnanzi a un nuovo triangolo tra compagni di squadra. Come quello che, al Chelsea, ebbe per protagonisti John Terry nei panni del traditore e Wayne Bridge in quelli del tradito (dall’amico e dalla moglie). La questione, tra il serbo e il francese, è la seguente. Nei giorni scorsi la Juventus si è rivolta al Manchester City, e non è certo la prima volta, per sondare il terreno con il club allenato da Roberto Mancini e capire le volontà degli inglesi su Aleksandar Kolarov. Ex terzino sinistro della Lazio trasferitosi ai Citizens nel 2010: 18 milioni di euro, questa la cifra sborsata meno di tre anni fa dai detentori della Premier per l’esterno. Il quale, in Inghilterra, ha mostrato un po’ a intermittenza le qualità che, invece, lo avevano contraddistinto in biancoceleste.
OPZIONE - Curiosa l’opzione che si è aperta al momento di (ri)allacciare i rapporti per Kolarov. Intermediari hanno infatti aperto alla Juventus la possibilità di ingaggiare Gael Clichy, colui che, di fatto, ha relegato in panchina il nazionale serbo. I costi dell’operazione, più o meno, sarebbero gli stessi, ma almeno nel City il francese ha dimostrato di avere un quid in più rispetto a Kolarov. Stessi costi per maggiori benefici. Questa, in sintesi, l’argomentazione attraverso la quale è stata lanciata la candidatura di Clichy.
IN SOLDONI - I costi, si diceva. La valutazione di Kolarov, complice un impiego non così continuo, è ovviamente scesa rispetto ai 18 milioni versati alla società di Lotito . Ora come ora l’ex dell’Ofk Belgrado si prende per circa 10 milioni. Cifra ragionevole, alla quale tuttavia andrebbe sommato un ingaggio molto oneroso: 6 milioni fino al 2015, questo l’emolumento annuale netto del serbo. Più alto il costo del cartellino di Clichy. In questo caso si parla di 13, 14 milioni. Mentre l’ingaggio è più basso rispetto a quello di Kolarov: 5 milioni di euro, tanto riceve su base annua il nazionale francese dal City.
IL CURRICULUM - A favore dell’ex laziale c’è invece la conoscenza del campionato italiano. Oltretutto, come detto, è in serie A che Kolarov ha fatto vedere le cose migliori. Mentre la carriera di Clichy si è sviluppata quasi esclusivamente in Inghilterra. Dopo gli esordi nel Cannes, in Francia, l’esterno sinistro si è fortificato nell’Arsenal prima del passaggio alla società di Mansur bin Zayd. L’esperienza internazionale di Clichy, comunque, non dovrebbe impedire al francese di inserirsi agevolmente in serie A.
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