"Andate anche voi a Torino?". Vabbè, non deve essere andata proprio così, tipo autostop, ma Beppe Marotta la scorsa notte non ha voluto lasciare a terra Alessio Cerci e Ciro Immobile, reduci da Spagna-Italia insieme alla truppa juventina che stava per tornare a Torino con il charter organizzato dalla società. E così i due granata si sono agrgegati al gruppo bianconeri e hanno raggiunto l'aeroporto di Caselle intorno alle 4 del mattino. Dai veleni del derby alla collaborazione logistica, anche se qualcuno storce il naso: "Negli Anni 70 una cosa del genere non sarebbe successa", dice la gente granata, mentre il popolo bianconero ironizza sulle potenziali conseguenze di mercato di quel passaggio... per fortuna il derby resta una cosa da tifosi.

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Le vie del mercato - è cosa nota - sono infinite e spesso si snodano lungo percorsi imprevisti. Ma esistono situazioni in cui neppure l’ ars trattandi riesce a mettere insieme mondi storicamente distinti e distanti: Juventus e Fiorentina, per dire, si guardano con sospetto da una vita, e i casi Berbatov - Jovetic hanno semplicemente contribuito a rinfocolare la contesa. Evidentemente i contrasti che si palesano sul campo si riproducono in fotocopia dietro la scrivania, dove bianconeri e viola perseguono strategie differenti che molto difficilmente “rischiano” di incontrarsi

GIOVINCO IN BILICO - Per esempio: chi avrebbe mai scommesso un centesimo sul fatto che Alessandro Matri sarebbe sbarcato a Firenze partendo da Caselle? Difatti l’attaccante è stato ceduto al Milan per la bellezza di 11 milioni prima di essere prestato (gratis) alla Fiorentina. E così via, lungo un tragitto fatto di chiacchiere e trattative, telefonate e sondaggi, come quelli che hanno riguardato un altro esubero dell’attacco bianconero, Fabio Quagliarella . Di più, in estate ma pure lo scorso gennaio, Vincenzo Montella spingeva anche per Mirko Vucinic . Ma la Juve non ci sentì, nemmeno quando, per sopperire al gravissimo stop di Pepito Rossi , il direttore sportivo Daniele Pradè tentò la carta Giovinco: «C’è stato un sondaggio della Fiorentina, però i bianconeri non hanno mai pensato di metterlo sul mercato», ecco il ritornello snocciolato dall’entourage di Sebastian. A 27 anni il fantasista, al quinto anno (frazionato in più tappe) ai piedi della Mole, sta vivendo il momento migliore di una stagione contrastante, grazie anche alla possibilità di accumulare più minutaggio con l’Europa League (2 gol in 20 presenze lo score ). Sotto contratto fino al 2015, è evidente che entro fine stagione sarà necessario fare chiarezza sul suo futuro, fermo restando che quella viola è attualmente una pista oltremodo complicata.

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La Juve cerca un rinforzo di qualità anche per la difesa. Barzagli è sempre uno dei migliori ma in quest’ultimo periodo è stato frenato da qualche problema fisico di troppo e la sua carta d’identità comincia a diventare ingiallita, Bonucci ogni tanto si concede qualche distrazione di troppo mentre per Chiellini vale lo stesso discorso fatto per Barzagli. E tra le riserve Ogbonna stenta a maturare mentre Caceres alterna buone prestazioni ad altre deludenti. Per la Champions League, dunque, ci vuole un altro centrale di qualità. Anche se in questi ultimi giorni si sono registrati strani movimenti sull’autostrada Torino-Genova. Sponda Samp. Obiettivo: Shkodran Mustafi.

PRIMO COLPO - Si guarda, ovviamente, anche al futuro. Ed ecco il primo nome: Mustafi. Centrale tedesco di origini albanesi (ieri è stato convocato con la nazionale maggiore tedesca, quindi è entrato nel giro che conta), classe 1992, giocatore della Sampdoria. Un tipo tosto che piace molto a Conte e ai dirigenti bianconeri. Con la Sampdoria c’è in ballo la comproprietà di Gabbiadini che in blucerchiato sta facendo benissimo. L’idea dei responsabili del mercato bianconero è quella di girare l’altra metà dell’attaccante alla Samp per prendere il cartellino del difensore. Mustafi è un centrale che usa prevalentemente il piede destro, abile nello stacco aereo che spesso lo rende pericoloso anche in fase offensiva, e nell’anticipo. Cresciuto nelle giovanile dell’Amburgo e poi passato all’Everton, dal 2012 indossa la maglia della Sampdoria.

IL SOGNO - Beppe Marotta proverà poi a fare un tentativo per Mats Hummels , classe 1988, centrale del Borussia Dortmund e della Nazionale tedesca grande favorita nei prossimi mondiali. Costa tanto, almeno 20-25 milioni. A Dortmund sta bene ma con lo strapotere incontrastato del Bayern di Monaco le possibilità di vincere la Bundesliga sono poche. E allora potrebbe chiedere di essere ceduto. Su di lui, udite-udite, c’è anche il Barcellona che lo considera il sostituto naturale di Puyol . RISCHIO Un altro che piace è Holger Badstuber del Bayern di Monaco. Il problema è fisico: un anno fa si è rotto il legamento crociato e tornerà disponibile solo a giugno. Pronto per la nuova stagione, certo, ma sulle sue condizioni c’è un grande punto interrogativo. Il Bayern lo darebbe via visto che nel suo ruolo Guardiola punta e punterà su Dante e il suo cartellino (dieci milioni trattabili) non costa neppure troppo. Ma bisogna pensarci bene. E la Juve lo sta facendo.

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La Juve punta i giovani. Due gli elementi sott’occhio: piace il 18enne Anthony Martial, attaccante del Monaco e nazionale under 21 francese. È una punta centrale forte fisicamente, ma capace anche di svariare sugli esterni, legata ai monegaschi (che lo strapparono al Marsiglia da svincolato) da un contratto fino al 2018. Il problema è che con Claudio Ranieri gioca poco (9 gare e 2 reti in Ligue 1), ma la Juve potrebbe imbastire l’affare in coabitazione col Sassuolo se gli emiliani resteranno in A. Costa tanto, ma ha anche fatto più gol Jurgen Locadia, 20 anni, attaccante (anche esterno) del Psv Eindhoven, Under 21 oranje. Le 8 realizzazioni in 23 match in Eredivisie sono il miglior biglietto da visita. Ha un contratto triennale.

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