Osvaldo è il colpo per l’immediato, il centravanti voglioso di mettersi in mostra in bianconero anche per convincere Cesare Prandelli a portarlo con sé in Brasile, e che può dare una grossa mano alla Juve per centrare gli obiettivi stagionali: il terzo scudetto consecutivo dell’era Conte e la scalata all’Europa League.

IL GRAN COLPO - Ma la Juve, non solo in Italia, controlla e soprattutto valuta la crescita di una manciata di talenti che possono rappresentare il futuro del reparto offensivo bianconero. Il primo della lista è Domenico Berardi , attaccante esterno che dopo le 11 reti messe a segno in B, e che hanno contribuito pesantemente alla promozione del Sassuolo, ha azzannato la serie A con le stigmate del campione. Berardi deve confermarsi, ma le 12 reti realizzate al primo impatto con il massimo campionato inducono a parlare, in riferimento all’attaccante calabrese, di potenziale campione. Il poker di reti rifilato al Milan ha fatto il giro del mondo, di Berardi si sono occupati dal Sud America all’Asia a ogni angolo d’Europa, e soprattutto ha stimolato l’interesse di alcuni tra i dirigenti dei club più blasonati del nostro Continente. Inevitabile il fermento montato sul neroverde, ma lungimirante la Juve, qualche mese fa, a intuire in anticipo le qualità del ragazzo e muoversi con il Sassuolo per aprire una comproprietà. La cifra fissata dalle parti per la metà del cartellino di Berardi è stata di 4,5 milioni (la stessa decisa per Luca Marrone ). Evidente che con il trascorrere delle settimane il valore sia almeno raddoppiato: mezzo Berardi, oggi, non vale meno di 10 milioni di euro. Una cifra che non spaventa molte pretendenti dell’Under 21 azzurro, ma nemmeno la Juventus. Oltretutto forte di un ottimo rapporto con il Sassuolo, dove il ds Giovanni Rossi altri non è che l’ex responsabile del settore giovanile bianconero. La trattativa per acquistare l’intero cartellino di Berardi è tutta da chiudere, però Beppe Marotta e Fabio Paratici , rispetto alla concorrenza, partono con un piede avanti. Nella rosa neroverde c’è poi Simone Zaza , anche lui a metà con il Sassuolo, e destinato pure nella prossima stagione a farsi le ossa lontano da Torino (3 milioni di euro la sua valutazione estiva, già lievitata grazie alle 5 reti in 19 presenze realizzate fino a questo momento).

SINISTRO LETALE - Un altro attaccante che, come Berardi, ama svariare lungo il fronte offensivo, in particolare partendo da destra per battere con il piede mancino, è Manolo Gabbiadini . Giocatore che la Juve gestisce assieme alla Sampdoria. I dirigenti bianconeri hanno fatto un pensiero su di lui già per il mercato di gennaio, ma le difficoltà a spostare Fabio Quagliarella in blucerchiato (troppo alto l’ingaggio del centravanti campano), unite alla ritrosia del club ligure a privarsi del calciatore, hanno bloccato ogni sviluppo dell’operazione. Gabbiadini può così completare il processo di maturazione a Genova, e impiegare ogni carta a disposizione per guadagnare una chance di giocare nella squadra più titolata d’Italia dalla prossima estate.

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Paradossi del calcio. La passione si trasmette: questione di sangue e Dna, mentre la fedeltà a un club - beh - non necessariamente. Vedere in casa Boniperti, per credere. Nonno Giampiero è simbolo di juventinità, praticamente nato (giovanili nel Barengo e nel Momo Novarese a parte) e completamente vissuto in bianconero. Nipote Filippo, invece, è girovago del pallone. Classe 1991, ha già vestito sette maglie diverse: Juventus, Ascoli, Carpi, Empoli, Parma, Crotone e infine Nd Gorica. Il traferimento in prestito (dal Parma) al club sloveno è appena stato sancito: lunedì è iniziata a tutti gli effetti l’avventura dell’attaccante nel club guidato da Luigi Apolloni, legato al Parma da una partnership sancita la scorsa
estate.

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Sfida scudetto 2020. In virtù di una visione non solo legata alla stretta attualità, Juve e Roma è assai probabile che si disputeranno lo scudetto non solo in questa stagione, ma anche nei prossimi anni. In anticipo sono scattati i bianconeri, ma i giallorossi si sono presto adeguati e, in particolare reperendo alcuni tra i migliori U19 in circolazione, stanno cercando di recuperare il terreno. Anche se un Paul Pogba non si trova tutti i giorni. Anzi. Il francese che un po’ tutti ritengono possa presto puntare al Pallone d’Oro è il simbolo della lungimiranza dei dirigenti bianconeri. Preso dallo United al quale è andata una manciata di euro, il centrocampista che deve ancora compiere 21 anni, il 15 marzo, rappresenta una granitica certezza anche per la Juve che verrà. Anche nell’ipotesi in cui dovesse partire: da una sua eventuale cessione i bianconeri incasserebbero una cifra, dai 50/60 milioni in avanti, tale da imbastire un mercato di primissimo livello. Pogba che nella formazione ideale dei giovani controllati sotto varie formule dalla Juve (oltre ai giocatori della prima squadra oppure della Primavera si comprendono quelli in prestito o gestiti in comproprietà), compone una mediana a tre assieme a Matteo Gerbaudo , talento della Primavera di Andrea Zanchetta , e Ouasim Bouy , andato in prestito all’Amburgo, in Bundesliga (nell’ultimo turno l’esordio nella sconfitta per 3-0 contro l’Hoffenheim). Non vanno dimenticati due calciatori in luce in serie B: il brasiliano Appelt Pires (Spezia) e Marcel Buchel , austriaco in forza nel Lanciano.

ROMAGNA MIA L’ultimo arrivato tra i virgulti bianconeri per la difesa è Yoan Severin , difensore classe ’97 pescato dall’Evian. Il francese che ha dichiarato di ispirarsi a Chiellini si aggiunge alla nidiata che, volgendo lo sguardo ancora alla B, comprende pure Alberto Masi , a metà tra Juve e Ternana, Horour Magnusson , in comproprietà con lo Spezia, e Daniele Rugani , in prestito all’Empoli ma gestito dai bianconeri assieme al Sassuolo. Molti sono pure i ragazzi in attesa di essere lanciati tra i professionisti e ora nel settore giovanile: da Garcia Tena a Luca Barlocco , per il quale è appena stata aperta una compartecipazione con l’Atalanta. Senza dimenticare l’ottimo Filippo Romagna (’97): difensore centrale, centrocampista all’occorrenza, utilizzabile anche da esterno basso, tale è il suo eclettismo. Tutti deputati a proteggere un’area di rigore che potrà essere dominio di Nicola Leali (Spezia). Insidiato, tra gli altri, da Simone Colombi (Modena) e Laurentiu Branescu (Lanciano).

BERARDI E COMPAGNIA In avanti la Juve brilla per quantità e qualità. Si parte con i due attaccanti che stanno provando a salvare il Sassuolo: Simone Zaza e soprattutto Domenico Berardi , autentica rivelazione del massimo campionato. Transitato in Emilia, ma in questa stagione in prestito all’Elche, è Richmond Boakye . Nella Sampdoria, proprietaria di mezzo cartellino, sta giocando e pure bene Manolo Gabbiadini . Si tengono in considerazione i calciatori nati dal ’91 in giù, e allora nel gruppone non rientra Ciro Immobile . A differenza di Mbaye Diagne , ora al Lierse, in Belgio, dopo essere vissuto ai margini nell’Ajaccio. In Lega Pro è sotto osservazione Davide Cais (Reggiana, a metà tra Atalanta e Juve); in B è stata aperta la comproprietà per Mame Thiam , 21enne in forza al Lanciano. E molti prevedono un futuro luminoso per due Primavera: Anastasios Donis e Younes Bnou Marzouk .

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