Ha destato scalpore la notizia che Luciano Spalletti è stato esautorato dal suo ruolo di tecnico dello Zenit San Pietroburgo. Un fulmine a ciel sereno che fa a pugni con la visione idilliaca che dall’Italia abbiamo sempre avuto nei confronti della programmazione e della fiducia smisurata del calcio estero nei confronti dei tecnici di casa nostra. Il progetto è naufragato nonostante risultati piuttosto soddisfacenti, e a questo proposito non è detto che almeno qualche tessera del puzzle possa essere riproposta con successo in qualche altro contesto, compreso quello bianconero. Si va da Mimmo Criscito, legato a doppio filo con Luciano Spalletti per motivi affettivi oltre che tecnico tattici, passando per le espresse richieste del tecnico di Certaldo in sede di mercato. Se Hulk appare oggettivamente irraggiungibile per tutte le squadre italiane a causa di una valutazione fuori dalla nostra portata, Witsel rappresenterebbe al contrario una soluzione di assoluto spessore per rimpolpare il centrocampo della Juventus sia in caso di partenza di Pogba in estate sia qualora il francese dovesse sposare la causa bianconera rinnovando ed adeguando il suo contratto. Interessante il profilo del bomber Salomon Rondon, forte e prolifico, rubano l’occhio e le attenzioni delle big anche il difensore centrale Neto scoperto da Stefano Antonelli a Siena e lanciato da Spalletti nei vertici del calcio europeo ed il terzino argentino Christian Ansaldi. Individualità di spessore che torneranno protagoniste quest’estate se non prima. La Juve evidentemente terrà gli occhi spalancati.

fonte: Tuttojuve.com