Le vie del mercato - è cosa nota - sono infinite e spesso si snodano lungo percorsi imprevisti. Ma esistono situazioni in cui neppure l’ ars trattandi riesce a mettere insieme mondi storicamente distinti e distanti: Juventus e Fiorentina, per dire, si guardano con sospetto da una vita, e i casi Berbatov - Jovetic hanno semplicemente contribuito a rinfocolare la contesa. Evidentemente i contrasti che si palesano sul campo si riproducono in fotocopia dietro la scrivania, dove bianconeri e viola perseguono strategie differenti che molto difficilmente “rischiano” di incontrarsi

GIOVINCO IN BILICO - Per esempio: chi avrebbe mai scommesso un centesimo sul fatto che Alessandro Matri sarebbe sbarcato a Firenze partendo da Caselle? Difatti l’attaccante è stato ceduto al Milan per la bellezza di 11 milioni prima di essere prestato (gratis) alla Fiorentina. E così via, lungo un tragitto fatto di chiacchiere e trattative, telefonate e sondaggi, come quelli che hanno riguardato un altro esubero dell’attacco bianconero, Fabio Quagliarella . Di più, in estate ma pure lo scorso gennaio, Vincenzo Montella spingeva anche per Mirko Vucinic . Ma la Juve non ci sentì, nemmeno quando, per sopperire al gravissimo stop di Pepito Rossi , il direttore sportivo Daniele Pradè tentò la carta Giovinco: «C’è stato un sondaggio della Fiorentina, però i bianconeri non hanno mai pensato di metterlo sul mercato», ecco il ritornello snocciolato dall’entourage di Sebastian. A 27 anni il fantasista, al quinto anno (frazionato in più tappe) ai piedi della Mole, sta vivendo il momento migliore di una stagione contrastante, grazie anche alla possibilità di accumulare più minutaggio con l’Europa League (2 gol in 20 presenze lo score ). Sotto contratto fino al 2015, è evidente che entro fine stagione sarà necessario fare chiarezza sul suo futuro, fermo restando che quella viola è attualmente una pista oltremodo complicata.

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