Ravaioli:"Lucio imbonitore e juventini sempliciotti.". Gli rispondiamo?
Evidentemente l’affare Lucio brucia ancora a tifosi e opinionisti nerazzurri.
Gli interisti, dopo aver regalato alla Juve, ora fanno di tutto per sbertucciare l’ex-Bayern, riducendolo nei loro corsivi rabbiosi ad una macchietta calcistica, un anziano incapace che ha bisogno di imbonire i nuovi tifosi per rimediare uno straccio di ingaggio.
E pensare che solo fino a poche settimane fa gli stessi opinionisti avevano inscritto il nome del centrale brasiliano a caratteri di fuoco nel loro immaginario collettivo, tra i eroi del triplete, quella stagione memorabile, e irripetibile per l’Inter. Stagione nata sulla scia di un massacro giudiziario a carico della Juve (estranea e assolto in un tribunale ordinario) da parte dell’ex-Consigliere interista Guido Rossi, e di reati prima omessi e poi prescritti, compiuti da Presidenza e proprietà interista.
Ecco alcuni stralci del mirabolante editoriale di Giorgio Ravaioli, su fcinternews.it.
“Che uomo di parola (Lucio)! Dopo avere esplicitamente promesso "30 sul campo", nell'amichevole di martedi' scorso contro una simpatica compagine francofona assemblata per l'occasione, si è messo immediatamente al lavoro, inanellando la prima perla della collana di prodezze su cui si era esposto pochi giorni prima. Ora gliene mancano solo 29 e siamo certi che, ancora una volta, saprà dimostrare la propria assoluta credibilità. Si tratta solo di avere un po' di pazienza e troverà lui la maniera, stoppando ad inseguire o sgroppando il suo calcio in piena zona cesarini, di tenere fede al fermo proposito manifestato.
Povero ex beniamino nerazzurro... costretto a svendere parte del suo corpo al cliente che maneggia il suo cartellino con la consapevolezza che, dopo tanta e tanta gloriosa carriera, di lui non resta che un'occasione di fine stagione, il saldo da piazzare ad ogni costo tra le lusinghe e le furberie di un esercente senza scrupoli. Costretto ad usare la laida furberia del vecchio commesso viaggiatore anni '50 che scimiottava i dialetti dei luoghi visitati per eludere quel naturale diaframma di diffidenza verso il piazzista venuto da fuori, avendo così la meglio sull'ingenuità delle persone semplici ed incorrotte che si incontrano nelle città e nei villaggi dell' epoca.
Quelle parole, pero', in quanto pronunciate in un juventinese troppo stretto per uno che l'ha dovuto imparare in troppo poco tempo ed in full immersion, non hanno, purtroppo per lui, convinto nemmeno gli abitanti del villaggio globale bianconero. I quali sono certamente a loro volta generalmente sempliciotti e come abbiamo accertato facilmente adescabili, ma non per questo possono essere trattati da sottosviluppati totalmente privi di senso critico e di malizia.
Tre milioni e mezzo di motivi -non due e mezzo- non sono sufficienti ad argomentare la scelta poliglotta d'accatto ne' tanto mercimonio di se'.
Ora, caro Lucio, la tua strada e' in salita, metti un rapportino agile e sali senza fare piu' il fenomeno perche' saranno proprio i tuoi nuovi tifosi e i tuoi compagni a non consentirtelo. Dai primi non aspettare che ti spingano o ti passino la borraccia. Dai secondi, dopo la prima amichevole, che ti passino invece la palla non senza un po' di comprensibile apprensione. E lascia soprattutto perdere i tuoi ex amici nerazzurri. Non interessano a nessuno giustificazioni twittate o meno su passato, presente e futuro. Dimenticaci, non sei piu' un nostro problema.”
L'articolo poi continua con una noiosa presa in giro anche di Andrea Agnelli (e fin qui..).
Aldilà di qualche erroraccio grammaticale e di un’ardita consecutio, segnaliamo alcuni elementi all’appasionato Ravaioli:
1. L’Agreyville non è stata assemblata per l’occasione ma è una squadra che milita di eccellenza. Quelle assemblate per l’occasioni sono le “Rappresentative Trentino” come quella “travolta dalla tripletta di Milito” pochi giorni fa.
2. Il vecchio ronzino Lucio l’anno scorso è stato il giocatore nerazzurro col maggior numero di intercetti, di contrasti aerei vinti e palle recuperate, nella sgangherata compagine nerazzurra.
3. Lo stesso Lucio ha rinunciato ad un ingaggio molto più alto offertogli dal Fenerbahce, ma ha preferito la Juve perché “ha ancora voglia di vincere”, evidentemente riferendosi per contrasto al recente passato nerazzurro.
4. Lucio all’epoca della Juve di Capello (e Moggi) ha incontrato varie volte la squadra bianconera quand’era al Bayern ed è sempre o quasi uscito sconfitto. Evidentemente gli piace che a parlare sia il campo, non i tavolini.
5. L'imbonimento dei tifosi è quello di Ibra che bacia la maglia dell'Inter dopo quella della Juve e prima di quella del Barca, del Milan, del PSG, o quella di una stampa che continua a stra-parlare di Lucas, dopo aver visto già in nerazzurro Lavezzi (ricordate le maglie), Giovinco, Isla, Paulinho e altri.
5. Gli elementi del Villaggio Globale juventino saranno forse “sempliciotti” ma oggi alle 13.30 non si scapicolleranno a seguire il sorteggio per il 3° preliminare di Europa League per sapere se temere un club lettone o cipriota come faranno i rispettabili tifosi dell’Internazionale, a digiuno di calcio per manifesta assenza dei loro beniamini all’Europeo.
fontE:_ tuttojuve
Diciamo che lo scopo ufficiale era abbassare il monte ingaggi però strano che Cambiasso (per dirne uno) non sia stato toccato..furbacchioni 