Puntuale, nel mercato di gennaio è arrivato il colpo da consegnare ad Antonio Conte : Pablo Daniel Osvaldo , attaccante ritornato in Italia dalla porta principale, cioè la squadra in questo momento più forte della serie A. Un’operazione, quella chiusa da Beppe Marotta e Fabio Paratici , utile dal punto di vista tecnico, nonché finanziariamente intelligente (la resa dell’italoargentino è da valutare, ma la spesa è stata minima). In estate il discorso sarà diverso. La dirigenza bianconera non avrà un portafoglio senza fondo, ma di sicuro un raggio d’azione decisamente più ampio.

PER LA FASCIA - Soldi da investire per giocatori che possano far compiere il salto di qualità alla Juventus in Champions League. In Italia questa squadra domina, in Europa invece servono elementi di assoluto livello che possano avvicinare i bianconeri ai top club. Uno tra questi è Nani . Esterno offensivo attualmente fermo ai box per infortunio, che la Juve ha provato a prendere dal Manchester United anche nelle ultime settimane. Senza tuttavia riuscire a mettere sul piatto un’offerta congrua. L’offerta giusta potrà invece essere formalizzata erodendo parte del budget estivo. I Red Devils hanno fissato il prezzo di Nani in 20 milioni di euro, ma è evidente che in fase di trattativa il prezzo per il cartellino del portoghese potrà scendere sensibilmente. Molto dipenderà dal numero di squadre che si iscriveranno alla corsa per l’ex Sporting Lisbona. Giocatore che negli ultimi giorni di gennaio è entrato anche nel mirino di Inter e Milan, società che facilmente si ributteranno su Nani per la prossima stagione. Parallelamente la Juventus porta avanti il discorso relativo a Cuadrado , nazionale colombiano a metà tra Fiorentina, dove gioca, e Udinese. Convincere i viola a cederlo non sarà facile, tanto più che Cuadrado ha estimatori eccellenti, uno su tutti il Bayern Monaco. Non per questo i bianconeri mollano la presa sull’esterno sudamericano.

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Goleade, record, primati. E aggettivi/sostantivi che si sprecano: schiacciasassi, marziana, strepitosa, storica. Perché questa Juventus, effettivamente, in campionato sembra non avere rivali. Però... Però, cotanto strapotere, non fa altro che acuire il rammarico per la prematura eliminazione in Champions League. Ergo, finisce inevitabilmente per fomentare interrogativi all’insegna del: cosa manca per poter compiere il definitivo salto di qualità anche in Europa? (sottinteso: e non ritrovarsi appesi a un filo all’ultima giornata del gironcino, condannati dal meteo e da decisioni sia pure opinabili?).

LA SOLUZIONE - Una risposta, in società, se la sono data: manca ancora un po’ di qualità nella rosa. Almeno uno, due grossi calibri. Per reggere al confronto con altre corazzate, per disporre di maggiori ricambi all’altezza, per poter contare su differenti opzioni dal punto di vista tattico. Non è un mistero che Conte sia giunto alla conclusione che il 3-5-2 non sia sempre il sistema di gioco ideale in Champions League; ritiene anzi che il 4-3-3 - da lui coniato apposta per le competizioni europee, in questa stagione - sia più adeguato. A patto, però, di avere i giocatori adeguati per poterlo adottare. In questo senso sarà orientata la prossima campagna acquisti. In questo senso l’ad Giuseppe Marotta e il ds Fabio Paratici stanno già operando. Se a gennaio s’è deciso di procedere solo con l’affare Osvaldo - a parametro zero - è proprio per evitare di intaccare il tesoretto (che tanto “etto” non sarà) da cui attingere per il mercato estivo.

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