[Topic unico] Juventus-Lecce 1-1., CAMPIONATO: news, commenti live e post partita e le pagelle degli utenti.

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zebrone84
view post Posted on 30/4/2012, 20:10 by: zebrone84     +1   +1   -1
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Cosmi: «Lecce fai la storia. Juve ko con 14 uomini veri»


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Davvero strano il calcio. Il Lecce, contro il Parma, spreca il match-point casalingo per riaprire i giochi salvezza con il Genoa: discorso rinviato alle ultime tre giornate. E per uno strano scherzo del destino, potrebbe essere proprio un leccese doc, l'enfant prodige a condannare il Lecce. Lui, Antonio Conte, nato all'ombra di Attilio Adamo nella Juventina Lecce, poi cresciuto nel vivaio giallorosso, esploso nella Juve come giocatore, poi tecnico del Bari e del Siena, ora probabile campione d'Italia a Torino. Proprio quel Conte - prima beniamino della tifoseria giallorossa, poi nemico dichiarato per via di un'esultanza sopra le righe contro il Lecce, e per quella panchina del Bari mal digerita da sempre nel Salento - potrebbe scrivere la parola fine all'avventura del Lecce in serie A. Premesse queste che potrebbero significare già resa anticipata, ma Serse Cosmi, tecnico del Lecce, nonostante la sua squalifica per qualche parolina di troppo detta all'arbitro Mazzoleni, non intende essere la vittima sacrificale né di Conte né della Juve. "Io non voglio regalare la partita a nessuno - tuona il tecnico - non siamo nella condizione di farlo visto che la nostra classifica ci impone di cercare il massimo da tutte e tre le partite. A partire dalla sfida contro la Juve, dobbiamo cercare i tre punti".

IMPRESA A TORINO - Cerca di far coraggio a se stesso e ai suoi uomini il tecnico, ben consapevole dell'ostacolo da superare: "Non avrei voluto - aggiunge Cosmi - incontrare questa Juventus, che nelle ultime otto partite ha subito solo un gol e ha fatto un campionato di grandissimo livello: di questo dobbiamo essere consapevoli. Dico solo che guarderò negli occhi i miei ragazzi e dalla loro espressione potrò capire chi avrà la consapevolezza di entrare nella storia di questo campionato. A Torino avrò bisogno di 14 uomini che non si arrendono, e che devono trovare la forza di dare ancora qualcosa di più. Poi alla fine del campionato tireremo le somme: però non intendo vedere fatalismo e disperazione".

«CREDO NELLA SALVEZZA» - Con le sue parole Cosmi è, di fatto, un motivatore per la squadra: "Non sono - dice il tecnico - parole canoniche: io credo ancora nella salvezza ed è chiaro che ieri abbiamo sprecato un occasione colossale. Ma dal primo giorno del mio arrivo, ho detto che se avessimo compiuto quest'impresa ci saremmo riusciti solo all'ultima giornata. I ragazzi, mettiamola così, mi hanno preso in parola". Cosmi è consapevole di doversela giocare sino alla fine. "Se avessimo anche pareggiato contro il Parma ci saremmo trovati in un altra situazione", sottolinea. Comunque, dinanzi a questa Juve, anche Cosmi si toglie il cappello. "Era impensabile che arrivassero a questo punto del campionato: stanno ripercorrendo le orme del Milan di Capello e il mio Perugia degli anni '70. Cambiano uomini e moduli e continuano a vincere. Due sono le cose: o Conte è un genio, oppure i calciatori negli anni passati non sono stati in grado di recepire gli input di chi prima di Conte è stato sulla panchina bianconera".

PARTITA DA UOMINI VERI - Poi l'ultima esortazione alla sua squadra: "Mi aspetto che, se ci sono alcuni nostri giocatori che pensano a squadre importanti per la prossima stagione, lo dimostrino in un contesto eccezionale come può essere quello dello "Juventus stadium": in queste occasioni si vede quello che c'è sotto i pantaloncini".

TENSIONE IN ALLENAMENTO - Alta tensione nell'allenamento pomeridiano del Lecce, quando Bojinov e Giandonato sono venuti alle mani. Partitella in famiglia per i calciatori non impegnati nella gara di ieri contro il Parma, con i due giocatori schierati da avversari nelle opposte squadre: a seguito di una decisione arbitrale, i due hanno cominciato a beccarsi, con Giandonato che ha rivolto degli apprezzamenti verso il calciatore bulgaro, che non ha gradito. Sono dovuti intervenire i compagni per sedare la zuffa tra i due.

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