[Topic unico] Cesena-Juventus 0-1., CAMPIONATO: news, commenti live e post partita e le pagelle degli utenti.

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view post Posted on 24/4/2012, 10:10     +1   -1
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Io do il mio pronostico: 0-2.
 
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Barone48
view post Posted on 24/4/2012, 10:58     +1   -1




Io do il mio: 0-3 - Vucinic-Pirlo-Bonucci
 
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oiznun96
view post Posted on 24/4/2012, 11:00     +1   -1




La conferenza del mister è sempre alla 14.00?
 
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Barone48
view post Posted on 24/4/2012, 11:06     +1   -1




Già fatta alle 9

Manca Quaglia,convocato Elia!
 
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view post Posted on 24/4/2012, 11:22     +1   -1
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Che sia la volta buona? :sefz:
 
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Barone48
view post Posted on 24/4/2012, 11:43     +1   -1




Non mi dispiacerebbe vederlo e soprattutto farlo partecipare alla festa sto povero ragazzo!
 
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view post Posted on 24/4/2012, 12:11     +1   -1
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Si ma sul 0-2 o sul 0-3..mica sullo 0-0.
 
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Barone48
view post Posted on 24/4/2012, 12:28     +1   -1




Certo che si
 
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view post Posted on 24/4/2012, 12:29     +1   -1
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Conte: «Solo i vincenti fanno la storia»


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Tre punti di vantaggio sul Milan a cinque partite dalla fine e avversari surclassati con un gioco sempre più spumeggiante. I motivi per incensare la Juventus ci sono tutti e infatti televisioni e giornali, in questi giorni, stanno esaltando i bianconeri e il lavoro di Conte. Il tecnico apprezza, ma mette subito le cose in chiaro: «Viviamo momenti importanti e situazioni che si evolvono in fretta. Oggi siamo celebrati su tutti i giornali, giustamente, visto quanto stiamo facendo. ma se questo dovesse farci cambiare atteggiamento, significherebbe non aver capito molto. Dobbiamo sempre avere in mente ciò che ci ha portato a fare una stagione straordinaria: l’umiltà, il sacrificio, il lavoro, il pensare al “noi” e non all’”io”. Abbiamo centrato la Champions, obiettivo straordinario, ma ora possiamo giocarci lo scudetto. Se dovessimo cambiare anche solo di una virgola, torneremmo indietro. Questo non deve accadere e sono convinto che non accadrà. I miei giocatori finora mi hanno sempre stupito in positivo e hanno voglia di continuare. Abbiamo davanti degli ostacoli facili sulla carta, ma di facile nel calcio non c’è niente. Sappiamo di avere un bonus in più, ma anche che le difficoltà rimangono da qui sino alla fine. Sono cinque finali da giocare, cinque “partite della vita” per coronare un sogno».

Conte insomma, si dimostra ancora una volta un fine psicologo vuole a tutti costi evitare il rischio che la sua squadra, si “sieda sugli allori”: «Siamo curiosi di vedere il nostro comportamento. Fin’ora questi ragazzi hanno superato prove straordinarie, giocando a -7, a -5, a -1 o a più 1, sempre con l’obbligo di vincere. L’hanno fatto, dimostrando maturità e personalità. Io ripeto sempre di dare il massimo sino alla fine e vedremo se questo ci porterà a coronare il sogno. Faremo di tutto perché questo avvenga, ma celebreremo solo quando avremo qualcosa in mano. Prima di parlare è meglio vincere. Io ho perso una finale di Coppa del Mondo e una di un campionato Europeo. Non se lo ricorda nessuno però. Così come nessuno si ricorda le cinque volte in cui sono arrivato secondo in campionato. Solo chi vince scrive la storia e questo deve essere uno stimolo feroce per noi».

Così come non dovrà rilassarsi, la Juve non dovrà neanche subire troppo la pressione. Una situazione che Conte non teme: «La paura per noi non deve esistere. Se dovessi aver paura di qualcosa, io per primo manderei messaggi negativi. Diciamo che seguiamo con attenzione l’evolversi delle vicende, cerchiamo di dare i giusti input, considerando anche i messaggi che arrivano dall’esterno. Dobbiamo essere gestire queste situazioni, perché una grande squadra è brava a farlo».

E se la Juve è tornata ad essere una grande squadra, gran parte del merito è proprio di Conte: «Un tecnico deve tracciare una strada, portando organizzazione, metodo, competenze e idea di gioco. L’allenatore è nulla però se non trova la disponibilità dei calciatori. Senza disponibilità è come se si volesse guidare una macchina ferma. Certo, serve uno che si assuma la responsabilità della guida, ma il motore deve partire. E il motore sono i giocatori».

Continuando con la metafora automobilistica, questa Juve viaggia a cento all’ora e l’impressione è che proprio nell’ultimo periodo abbia spinto ancora di più sull’acceleratore: «La crescita della squadra è stata costante e l’hanno avvertita anche i giocatori, non solo io lo staff. E’ dovuta all’aver sposato un’idea di gioco e alla voglia di lavorare sodo. Con tempo mi sono reso conto che che questa squadra era cresciuta come convinzione e ho deciso di alzare l’asticella, ma non è accaduto molto tempo fa La solidità della difesa? Fa parte dell’idea di gioco che fin dal primo giorno ho cercato di trasmettere ai miei giocatori: voler fare la partita sempre e comunque tenendo noi la palla. Su questa idea abbiamo lavorato ed è cambiato anche il modo di difendere. Un modo che ha esaltato le caratteristiche dei giocatori che compongo il nostro reparto arretrato».

Oltre al gioco dei bianconeri, ad impressionare sono le statistiche della squadra di Conte: ancora imbattuta, con la miglior difesa, con sei successi consecutivi all’attivo... «Una stagione irripetibile? Non lo so, non possiamo conoscere il futuro. E’ sicuramente una stagione straordinaria. I numeri sono fantastici, al di là del fatto che veniamo da due settimi posti.

Cerchiamo di finire bene, perché ora abbiamo la possibilità di centrare un traguardo incredibile, che significherebbe essere tornati nel gotha del calcio, nazionale ed europeo. I numeri sono importanti, li leggo anch’io. Essere accostati ad allenatori come Bernardini, Capello, Lippi, riempie di orgoglio. Ma i numeri non li fa l’allenatore, li fa la squadra e tutti dobbiamo andarne fieri. Se questi numeri verranno accompagnati da una vittoria rimarranno nella storia, altrimenti sì, faranno piacere, rimarrà l’insuccesso. Alla fine conta solo una cosa: vincere».

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MattyRibasDaCunha
view post Posted on 24/4/2012, 12:42     +1   -1




Grande Antonio! : emozione :
 
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view post Posted on 24/4/2012, 12:45     +1   -1
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A Cesena con 22 giocatori


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Sono 22 i giocatori a disposizione di Conte per la trasferta di Cesena, dove i bianconeri saranno impegnati mercoledì sera, alle 18.00, al Dino Manuzzi, nella 33° giornata di Serie A.

Rispetto all’ultima gara di campionato contro la Roma, rientra nella lista dei convocati Eljero Elia, e ne esce Fabio Quagliarella, squalificato dal giudice sportivo per una turno dopo il cartellino giallo rimediato contro i giallorossi.

Questo l’elenco completo degli uomini a disposizione:

1 Buffon
3 Chiellini
4 Caceres
7 Pepe
8 Marchisio
10 Del Piero
11 De Ceglie
13 Manninger
14 Vucinic
15 Barzagli
17 Elia
19 Bonucci
20 Padoin
21 Pirlo
22 Vidal
23 Borriello
24 Giaccherini
26 Lichtsteiner
28 Estigarribia
30 Storari
32 Matri
34 Marrone

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view post Posted on 24/4/2012, 12:49     +1   -1
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Forza ragazzi...non ci deludete! : emozione :
 
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juvesteel
view post Posted on 24/4/2012, 12:55     +1   +1   -1




per favore ragazzi nessun pronostico ..ve lo chiedo per favore ....tremo al pensiero che pensiate di aver gia vinto :eek:
 
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view post Posted on 24/4/2012, 12:56     +1   -1
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Conte: «Una Juve feroce per cercare di fare la storia»


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Ecco le parole di Antonio Conte nella classica conferenza stampa alla vigilia dell'appuntamento di campionato contro il Cesena.

SUL VANTAGGIO IN CAMPIONATO - «Preferisco giocarmela da +3. Sappiamo avere una partita in meno, praticamente un bonus da giocarci. Ci siamo conquistati tre punti sulla diretta concorrente. Le difficoltà rimangono da qui alla fine. Sono cinque finali, cinque partite della vita per cercare di coronare questo sogno. Cosa ho detto ai miei giocatori? Con loro ho sempre un continuo dialogo. Sono momenti e situazioni importanti, in continua evoluzione. Oggi c'è una celebrazione su tutte le testate nazionali. Giustamente avviene questo perché stiamo facendo grandi cose. È chiaro che queste celebrazioni non devono cambiare di una virgola quello che abbiamo fatto fino ad ora. Se lo facessimo significherebbe che non siamo pronti e che faremmo tanti passi indietro. Questo non deve accadere perché dobbiamo tenere sempre in mente come siamo arrivati fino a qui: lavoro, sacrificio e abnegazione. Pensare con il "noi" e non con "l'io". Abbiamo a portata di mano il sogno e le celebrazioni non devono distrarci. Ma sono convinto che non accadrà perché questi giocatori mi hanno sempre stupito. Dobbiamo drizzare le antenne perché siamo davanti e abbiamo ostacoli che solo in apparenza sono facili».

IL MOMENTO DELLA SVOLTA - «Quando ho capito che ci sarebbe stata la svolta? La crescita della squadra è stata continua e costante. Lo abbiamo percepito tutti e questa crescita è avvenuta con la grande disponibilità dei ragazzi. C'è anche da segnalare che con tutte le grandi non abbiamo mai perso. C'è stato un momento in cui ho alzato l'asticella perché la squadra si è resa conto delle sue possibilità ma non è datato in un momento preciso. Quagliarella? È squalificato, peccato. Ora faremo le necessarie valutazioni e sceglieremo l'attaccante giusto per la sfida contro il Cesena».

LA CRESCITA DELLA DIFESA - «Le parole di Barzagli e la crescita della difesa? La difesa fa parte del concetto di gioco che sin dal primo giorno ho cercato di trasmettere ai calciatori. La mia idea è stata quella di voler fare la partita. Sempre e comunque. L'obiettivoè sempre stato quello di tenere noi la palla. Abbiamo lavorato su queste idee di gioco perché se vuoi fare la partita devi applicare più modi di difendere. E proprio queste situazioni diverse hanno esaltato tutto il reparto difensivo che in ogni caso resta collegato al lavoro eseguto da centrocampo ed attacco: tutti lavorano in funzione di questa idea».

LA JUVE E IL "BRACCINO" - «Abbiamo qualcosa da perdere? Siamo curiosi di vedere il nostro comportamento. Già in passato sono state superate prove straordinarie. Aver giocato a -7, a -5, a -1 e a +1 con l'obbligo di vincere sempre. I ragazzi hanno dimostrato maturità e personalità. Penso che non ci sia niente da perdere. Sono convinto che i miei giocatori daranno il massimo per arrivare senza rimpianti alla fine del campionato. O coroneremo il sogno o centreremo la Champions. Ora ovviamente la priorità è la prima. Ma è fondamentale che le celebrazioni non ci tocchino. Tifosi, giocatori e ambiente non devono essere toccati dalle feste. Prima di parlare è meglio prima vincere. Sono giuste le celebrazioni, ma è anche una prova nei confronti di questa realtà».

SUL SINTETICO E LA FORZA DI UN ALLENATORE - «Per quanto riguarda il sintetico è come il discorso delle partite facili. A posteriori è tutto facile, ma quando te la vai a giocare tutto diventa sempre difficile. Quanto incide un allenatore? Un tecnico deve intraprendere una strada, tracciare un percorso portando gioco, organizzazione e cercando di portare competenze adeguate. Detto questo l'allenatore è nulla se non trova la disponibilità dei calciatori. Puoi anche avere qualsiasi idea e un metodo eccezionale, ma se non c'è disponibilità dei giocatori è nulla. Il motore di questa Juve sono i calciatori poi è chiaro che qualcuno si assuma la responsabilità della guida».

SULLA GRANDE STAGIONE JUVE - «Stagione irripetibile? Difficile dire, non lo so. Non possiamo conoscere il nostro futuro. Pensiamo al presente. Resterà una stagione straordinaria e i numeri vanno al di là delle più rosee previsioni. Inevitabile che si cerca sempre di migliorare e migliorarsi. Cerchiamo di finire bene questo campionato però ora c'è la possibilità di fare qualcosa di super e di incredibile. Riempirebbe di soddisfazione tutti perché significherebbe di essere tornati nel gotha del calcio nazionale ed internazionale».

SULLA PAURA E IL TURNOVER - «La paura non deve esistere. E se io avessi paura di qualcosa manderei messaggi negativi. Curiamo con attenzione l'evolversi delle vicende. Di settimana in settimana si passa da situazioni non belle a celebrazioni. Io devo curare con i miei calciatori questi particolari per dare gli input sempre giusti considerando anche quello che arriva dall'esterno. Noi dobbiamo essere bravi a gestire situazioni positive e nagative. Dobbiamo essere bravi a gestire ciò che arriva dall'esterno. Il turnover? La squadra sta bene quindi ogni scelta che faccio è per vincere la partita. Se cambio qualcosa è per squalifica o per modificare un assetto tattico. Faccio il turnover per vincere. Voglio più garanzie possibili a 360° tenendo conto di tutto e di tutte le variabili».

SUI RECORD DELLA JUVE E LA MENTALITÀ DELL'ALLENATORE - «Juve dei record come quelle di Lippi e Capello? I numeri sono importanti e li leggo anche io. Quindi essere accostati ad allenatori come Bernandini, Lippi e Capello deve riempirci di orgoglio. I numeri li fa la squadra quindi dobbiamo essere felici e soddisfatti per questo. Ti dico la verità: se questi numeri vengono accompagnati da una vittoria allora sono numeri che rimangono nella storia. Altrimenti sono numeri che fanno piacere, ma che non ti danno gioia perché alla fine conta vincere. Ho perso una finale di Coppa del Mondo o un Europeo ma nessuno si ricorda che ci sei arrivato a giocartela. Conta solo vincere. Questa è la legge. Chi vince scrive, chi arriva secondo ha fatto un buon campionato ma non ha fatto la storia. Questo deve essere uno stimolo feroce per arrivare a conquistare il sogno. L'allenatore deve essere sia tattico che psicologo. Deve avere tutto per gestire al meglio tutte le situazioni: tecniche, con i media, con la società. Non puoi primeggiare su qualcosa e in altri aspetti mostrarti carente. Devi essere completo su tutto».

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Federico95
view post Posted on 24/4/2012, 13:18     +1   +1   -1




Speriamo abbia capito che Lichtsteiner è stanco morto e che deve far giocare Caceres :sisi:
 
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363 replies since 23/4/2012, 00:29   3890 views
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