Più in alto di tutti
Di nuovo prima, in solitaria, a sette giornate dalla fine. La Juve ha troppa fame per non approfittare del clamoroso passo falso del Milan, sconfitto a San Siro dalla Fiorentina. Questa è ormai una squadra matura, che sa trasformare la pressione in energia positiva e a Palermo si capisce subito che non accetterà altro risultato che non sia la vittoria. Va a prendersela con caparbietà e pazienza, aspettando quasi un’ora di gioco per sbloccare il risultato, ma schiacciando gli avversari in un assedio continuo, fin dall’inizio della gara.
Estigarribia al posto di De Ceglie è la sorpresa, Quagliarella, in avanti al fianco di Vucinic, la conferma di quanto Conte aveva preannunciato alla vigilia.
E’ proprio Quagliarella l’uomo più avanzato, mentre il montenegrino nei primi minuti agisce quasi da rifinitore, cercando di sfruttare gli inserimenti dei compagni. Il Palermo, piuttosto rimaneggiato, è attendista e lascia l’iniziativa ai bianconeri, che non si fanno certo pregare per alzare il ritmo e il baricentro.
Al 13’ ci sarebbe già la palla buona per passare: Estigarribia trova un varco centrale e mette Quagliarella davanti a Viviano. L’attaccante cerca di sorprendere il portiere calciando sul primo palo, ma colpisce male e mette a lato. Poco dopo è Vucinic a superare l’estremo difensore rosanero, il suo tiro cross da posizione angolata però attraversa tutto lo specchio della porta sguarnita, senza che nessuno arrivi a toccare in rete.
Le occasioni fioccano ed è clamorosa quella che al 20’ Vucinic serve a Caceres. Il controllo in area è perfetto, non altrettanto il tocco seguente. Si gioca su una sola metà campo e il Palermo, rimanendo molto compatto, non facilita certo le operazioni di Pirlo e compagni. Il regista ci prova allora da fuori area, Viviano prima respinge, poi blocca, mentre il terzo tentativo termina alto, così come il sinistro di Marchisio. E’ un assedio per tutto il primo tempo, ma il risultato non si sblocca.
La ripresa inizia con lo stesso copione, anche se il Palermo dà l’impressione di tenere i due attaccanti, Miccoli e Ilicic, più “alti”, nel tentativo di provare almeno a sfruttare il contropiede.
La mossa di Mutti non spaventa la Juve che continua a martellare gli avversari e vede i suoi sforzi finalmente premiati all’11’. Pirlo batte un corner perfetto per la testa di Bonucci, che stacca altissimo e manda il pallone a sbattere sul secondo palo e quindi in rete.
Il gol di vantaggio non frena certo la Juve e Mutti, per cercare di cambiare gli equilibri, manda in campo Budan per Acquah, ma è sempre la Juve a fare la partita, pur rallentando un po’ il ritmo. Vucinic spara un gran destro dal limite, respinto da Viviano, poi lascia il campo per Matri.
Al 23’ si vede il Palermo, con un’iniziativa di Miccoli che entra in area dalla destra e cerca il diagonale, senza centrare la porta, ma è un fuoco di paglia. Giusto il tempo di invertire il campo e la Juve raddoppia: Matri e Quagliarella combinano al limite e l’attaccante partenopeo con un interno sinistro di prima intenzione manda il pallone ad accarezzare l’angolino.
Otto minuti e Quagliarella lascia il posto a capitan Del Piero, mentre la Juve non smette di attaccare, per quanto ora il Palermo sia costretto a mostrare un minimo di iniziativa.
In realtà i rosanero non vanno oltre un destro di Bacinovic dalla distanza e i bianconeri dimostrano la capacità di saper non solo attaccare a testa bassa, ma anche di aver imparato a gestire il risultato con la calma dei forti. Dei più forti. Perché questo si stanno dimostrando i bianconeri, dopo aver messo in fila Fiorentina, Inter, Napoli e Palermo. Quattro vittorie consecutive contro avversari odi rango, la vetta riconquistata, con un punto di vantaggio sul Milan, e una convinzione che ormai nessuno potrà scalfire. Una Pasqua più dolce davvero non la si poteva sognare.
PALERMO-JUVENTUS 0-2
RETI: Bonucci 11’ st, Quagliarella 24’ st
PALERMO
Viviano; Munoz, Milanovic, Labrin; Pisano, Migliaccio (27’ st Bacinovic), Della Rocca, Barreto, Acquah (17’ st Budan); Ilicic (38’ st Vasquez), Miccoli
A disposizione: Tzorvas, Kosnic, Alvares, Zahavi.
Allenatore: Mutti
JUVENTUS
Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Caceres, Vidal (37’ st Pepe), Pirlo, Marchisio, Estigarribia; Quagliarella (32’ st Del Piero), Vucinic (22’ st Matri)
A disposizione: Storari, Lichtsteiner, Giaccherini, Borriello.
Allenatore: Conte
ARBITRO: Brighi
ASSISTENTI: Manganelli, Padovan
QUARTO UFFICIALE: Valeri
AMMONITI: 32’ st Marchisio
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