La Lazio non ha mai mollato la presa su Fabio Quagliarella. E adesso il pressing si fa costante. Una vicenda condita con gli intrecci di Mirko Vucinic, che al momento è a tutti gli effetti un giocatore della Juventus. Quaglia, come si sa, tramite il suo agente, aveva fatto sapere di non volersi muovere da Torino. Ma il presidente Claudio Lotito non ha perso le speranze, proprio perché il montenegrino ancora non ha lasciato la Vecchia Signora. E allora sta provando a convincere Fabio in ogni modo, con lusinghe e con il giusto ingaggio (quello alla Juve è pesante, da tetto biancoceleste sui 2 milioni). Una corte serrata che chissà se andrà a buon fine in questa ultima settimana di trattative. La Lazio è anche alle prese con il rinnovo-non rinnovo di Hernanes e con la “dismissione" di Sergio Floccari. Ecco perché Lotito non molla la presa. Su Vucinic, poi, resta un timido interesse del Monaco che deve sostituire l'infortunato Radamel Falcao. E restano le piste inglese, con l'Inter sempre sullo sforno, anche se i rapporti al momento sono gelidi. E la Juve cerca l'esterno: Biabiany rischia di sfumare per la svolta cinese che, perso Diamanti, porta proprio al francese del Parma.

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Per alcuni è il mercato delle porte girevoli, per altri le stesse sono praticamente sbarrate, e non per costrizione altrui. Il caso di Fabio Quagliarella , in questo senso, è esemplare: il bomber della Juve (anche) europea è da tempo l’oggetto dei desideri di club non solo italiani, eppure nessuna trattativa è pronta al decollo e lui stesso non ha alcuna voglia di fare le valigie. C’è da capirlo, in fondo: ha una voglia matta di scalare posizioni nella gerarchia delle preferenze di Antonio Conte , però malgrado quei due “mattacchioni” di Carlitos Tevez e Fernando Llorente che stanno quasi azzerando la concorrenza interna, l’attaccante stabiese è sempre lì, pronto a giocarsi le sue chance. Il tecnico bianconero, del resto, ha dimostrato che quando c’è bisogno ha sempre schierato il Quaglia: lo dimostrano le 20 presenze stagionali, di cui solo 6 da titolare, ma con 4 gol segnati a referto. D’accordo col suo agente, dunque, la strategia è chiara: «Tutto vero, non si muove», rivelò Beppe Bozzo a Tuttosport qualche giorno fa e la punta potrebbe ripeterlo a gran voce senza timore di essere smentito. Anzi, l’ha già fatto, comunicando alla Juve e alle pretendenti che almeno fino a giugno il suo futuro sarà soltanto bianconero. Con buona pace di Lazio (entrata prepotentemente in scena negli ultimi giorni) e Sampdoria che l’avrebbe riaccolto a braccia aperte, al netto delle oggettive difficoltà sul pagamento di un ingaggio da 2,5 milioni netti.

CAOS MONTENEGRINO - Mirko Vucinic , invece, vive giorni psicologicamente complessi. Il montenegrino, dopo due giorni di assenza giustificata, è tornato a respirare l’aria di Vinovo, scherzando con i compagni che hanno cercato di rincuorarlo, al pari dell’amministratore delegato Beppe Marotta col quale ha avuto un lungo colloquio dagli effetti tranquillizzanti. La stretta attualità, naturalmente, non poteva che raccontare di un allenamento particolare per la punta, non convocata da Conte in vista della Lazio, anche perché si è trattato dell’unica seduta cui il giocatore ha partecipato dopo l’eliminazione in Coppa Italia. Poco male, in un certo senso, per Mirko, visto che il mercato per lui può ancora accendersi: c’è sempre l’Inter sulle sue tracce, in attesa dell’incontro programmato entro lunedì fra i presidenti Erick Thohir e Andrea Agnelli , nel solco dell’ipotesi - tuttora valida - di un prestito con obbligo di riscatto. E se le inglesi (Arsenal, Chelsea, Tottenham, forse pure il Liverpool) non torneranno alla carica, aspettando un inserimento del Monaco, può rispuntare lo Zenit di Luciano Spalletti . La Juve, di sicuro, proverà tutte le strade possibili per accontentare il giocatore e solo nel caso di fumata bianca potrebbe pensare a un colpo in entrata in extremis (il nome di Alberto Gilardino , nel caso, tornerebbe caldo).

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"Fabio Quagaliarella non vuole lasciare la Juventus. Né la Juventus ci ha comunicato di trattative in corso per cederlo". Parole di Beppe Bozzo, procuratore della punta juventina che a Tuttosport.com, smentisce qualsiasi tipo di affare in corso per il suo assistito. Ci sono squadre che hanno richiesto Quagliarella, la Lazio per esempio, ma nessun sondaggio è, per il momento, sfociato in un discorso per trovare una qualche intesa. Naturalmente, se dovesse arrivare un'offerta interessante nelle ultime ore di mercato, la Juventus sarebbe pronta ad ascoltarla, ma va tenuto presente che la valutazione dell'attaccante resta di 7/8 milioni di euro e che va convinto l'attaccante stesso, attualmente non desideroso di lasciare Torino.

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Quando è andato a ritirare il TMW Award quale miglior dirigente al ristorante Cavallini di Milano, uno dei nuovi ritrovi degli operatori di mercato, in fondo Beppe Marotta sapeva già come sarebbe andata a finire su Osvaldo (e magari, sotto sotto, alla notizia dell’inserimento dell’Inter, avrà sorriso...). Del resto, è noto come a gennaio la Juve sarebbe andata alla ricerca delle «opportunità» disponibili su piazza. «Non dobbiamo riparare nulla», ha ribadito il concetto l’amministratore delegato bianconero. Impossibile dargli torto. E dunque, nella passerella organizzata in suo onore, Marotta ha portato a casa l’ennesimo riconoscimento della sua carriera, i complimenti dell’ex consulente del Parma Antonino Imborgia e del responsabile dell’area tecnica del Cagliari Nicola Salerno, l’applauso della gente comune.

REALTÀ E SOGNI - Ma l’attenzione, naturalmente, è poi tornata sulla stretta attualità, quella che oggi potrebbe riservare ulteriori novità, in uscita: tra Mirko Vucinic (dopo il no ad Arsenal e Valencia e malgrado la volontà, comunicata al club, di restare) e Fabio Quagliarella (no a Trabzonspor e Cardiff City) qualcosa può ancora accadere, soprattutto sul fronte Inter. «Guarin è uno di quei casi che sono sempre successi da quando c’è il calciomercato - ha commentato Marotta -. In passato ce ne sono stati anche di fisici, almeno accesi, anche se Vucinic è uscito un po’ malconcio dall’intrigo. A volte anche i professionisti perdono il controllo. Con l’Inter non è stato uno screzio, sono cose all’ordine del giorno. Noi ce la siamo presa perché quei due giocatori erano coinvolti, ognuno può giudicare. Guarin è un ottimo calciatore e un’opportunità di mercato». E ancora: «Per rispetto, aspettiamo che Vucinic decida sul suo futuro. Sono arrivate buone proposte, ma i calciatori sono liberi di non accettarle. Al momento non esiste la possibilità che vada all’Inter né tanto meno io ho parlato con Thohir. Abbiamo 5 punte, tante per i nostri obiettivi». Il conto sarebbe salito a 6 con Osvaldo. Marotta, sul montenegrino e gli altri giocatori meno utilizzati e perciò magari più appetibili sul mercato, è stato chiaro: «Se non accetta le destinazioni che si sono prospettate, Vucinic resterà. Ha segnato più di 20 gol in due anni e sta nella Juventus a buon diritto. Aveva un’offerta che non è andata a buon fine e adesso deve valutare con serenità».

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Fabio Quagliarella ha lasciato l'allenamento alle 14.15. Ed è subito scattato il giallo: dove è andato? Anche perché nella clinica dove l'Inter ha fissato le visite mediche per Hernanes, attendono due giocatori, non uno solo. Che possa essere Quagliarella. Sia la Juventus sia il suo agente, Giuseppe Bozzo, negano che sia andato a Milano o a Pavia (dove l'Inter effettua le visite). "Ha la febbre", la risposta ufficiale.

GERARCHIE - D'altra parte, proprio Bozzo, nei giorni scorsi aveva più di una volta ribadito come Quagliarella non aveva intenzione di accettare nessuna proposta per lasciare la Juventus. Oggi, tuttavia, lo scenario è cambiato: l'arrivo di Osvaldo, fortemente voluto da Conte, ha riscritto le gerarchie dell'attacco e l'attaccante campano rischia di giocare davvero poco.

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Dopo il 'no' di Mirko Vucinic l'Arsenal resta in zona Juve e rilancia per Fabio Quagliarella. I 'gunners' sono alla ricerca di una punta che possa affiancare o alternarsi con Olivier Giroud, e il tecnico Arsene Wenger ha individuato nel giocatore bianconero un possibile rinforzo. Un'altra alternativa sembrava essere Julian Draxler, ma l'affare con lo Schalke non si è concretizzato. Quagliarella, invece, starebbe valutando la proposta dei londinesi.

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Beppe Marotta sta tornando a Torino. Il mercato della Juventus, fa sapere l'ad, è chiuso da qualche ora. Senza entrate, né uscite di rilievo nell'ultima giornata, vissuta di assalti alle punte della Juventus. Ma alla fine Quagliarella, che ha avuto richieste da mezza Serie A e pure da qualche squadra Europea, ha confermato di non voler lasciare la Juventus. E se oggi pomeriggio ha abbandonato l'allenamento è stato solo perché effettivamente febbricitante. Stesso discorso per Vucinic, per cui l'Arsenal ha fatto un tentativo (a dire il vero non troppo convinto): il montenegrino non ha voluto saperne. Anche il tentativo dei procuratori di rimettere in piedi la trattativa con l'Inter per il famigerato scambio con Guarin è stato, dopo un lungo pomeriggio di speranza, vanificato dall'intransigenza dei nerazzurri. Obbedienti al volere dei tifosi, pare che i dirigenti dell'Inter non abbiano più voluto trattare con la Juventus.

SEI ATTACCANTI - Anche Giovinco sarebbe potuto partire oggi pomeriggio, quando il Genoa ha fatto un tentativo per lui o Quagliarella. Ma anche in questo caso è prevalsa la volontà di rimanere a Torino. A questo punto Conte avrà a disposizione sei attaccanti, ordinati secondo una nuova gerarchia che vede Osvaldo al terzo posto, dietro i due titolarissimi Llorente-Tevez, ma davanti a Quagliarella, Giovinco e Vucinic che, rimanendo alla Juventus rischiano di giocare davvero poco, ma non abbandonano un ambiente nel quale, evidentemente, si trovano molto bene. In società, per altro, non c'è nervosismo in proposito: tutto calcolato, anche in virtù del fatto che l'Europa League è un obiettivo al quale puntare seriamente. E la rivoluzione in attacco avverrà in estate.

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