LA JUVE RISPEDISCE L'INTER DOVE LE COMPETE: GRANDI CACERES E VIDAL MA IL SUGGELLO E' ANCORA DEL CAPITANOBuffon: 7Tiene a galla il vascello bianconero in un primo tempo inaspettatamente tempestoso. Riflessi e parate da numero uno quale lui è tornato ad essere. Secondo tempo da curvaiolo che si gode lo spettacolo. E che spettacolo…
Caceres: 7,5Di quanti polmoni è dotato? In costante proiezione offensiva, non si contano le sgroppate sulla fascia più o mene efficaci ma sempre garantite da questo giovane uruguaiano che oltre alla duttilità, ha dalla sua qualità tecnica e spirito da vincente. Quasi dimenticavamo: sblocca una partita assai complicata con un rigore trasformato di testa da attaccante di razza (capito Matri?). Non chiedeteci chi lo marcava nell’occasione: non c’interessa...
De Ceglie: 7Cavallo sinistro della biga bianconera e perfetto alter ego di Caceres che imperversa sulla destra. E’ diventato assai giudizioso ed abile in fase di non possesso e questa, per un difensore, è cosa fondamentale. Pelo nell’uovo? I cross sono ancora sull’impreciso andante ma è difetto comune, ahinoi, a diversi bianconeri.
Barzagli: 6Rientrante dopo qualche settimana di stop causa problemi fisici, è inevitabilmente meno preciso e pulito del solito. Ciò nonostante, Buffon resta imbattuto, quindi, anche stasera, seppur con qualche brivido nel primo tempo, missione compiuta.
Chiellini: 6,5
Mezzo punto in meno per un paio di sceneggiate che, sinceramente, Giorgio da Pisa, poteva risparmiarsi. Gli interisti allargano braccia e gomiti, specialità che peraltro il nostro conosce benino, ma non al punto da sfigurarlo come il suo ripetuto portarsi le mani in volto suggerirebbe. Contro questa Inter, questa Juve, non ha bisogno di giocare in superiorità numerica. Sfiora il gol su calcio d’angolo con stacco imperiale e sbalordisce con percussione da ala conclusa con assist al bacio per Quagliarella. Ergo: pensi solo a giocare, cosa che gli riesce bene.
Pirlo: 6,5Stanotte, immaginiamo, tornerà a casa felice per il successo, e prima d’infilarsi a letto, chiederà al buon Poli di lasciarlo solo nel rispetto dell’intimità coniugale. L’ex doriano gli si appiccica alle chiappe senza pietà e se non c’è lui, è il riccioluto Forlan a montare guardia. Il nostro ne risente, liberandosi delle catene solo dopo il gol di Caceres che ringrazierà sentitamente per averlo riscattato dalla prigionia. Complimenti a Ranieri per questa ventata di modernità calcistica ma, si sa, ciascuno si arrangia come può e lui, al momento, può pochino.
Vidal: 7Il cileno di polmoni ne ha 3 o 4, questo è sicuro. Sparge pressing manco fosse zucchero a velo sul pandoro e non arretra di un millimetro né tira mai indietro la gamba. Corre, sdradica palloni, pressa e, con comprensibili limiti di lucidità, costruisce. Suo l’assist per il gol del Capitano, perché Arturo, oltre alle capacità aerobiche ha pure piedi ben educati. Spalla perfetta di Pirlo e clamorosa iniezione di sostanza in un centrocampo di valore ormai mondiale.
Marchisio: 6,5L’altro scudiero del Gran Maestro, non lesina neppure lui energie e corsa. Ci prova con un missile dalla distanza quando la partita è ancora in bilico ma da lui attendiamo quelle percussioni vincenti che avevano portato gol e punti pesanti nella prima parte della stagione. C’è ancora tempo, quindi, diamoci da fare.
Pepe: 5,5Altra prestazione di volontà ma di scarsa efficacia. Non è un caso che uscito lui, insieme a Matri, e cambiato modulo, la partita giri e la Juventus trovi d’incanto il modo di abbattere un avversario impegnato nel tentativo di mascherare la propria attuale modestia con improvvisa volenterosa applicazione. Ribadiamo: in queste condizioni, sarebbe più utile se partisse dalla panchina.
Matri: 5,5Si divora l’unica grande occasione costruita dalla Juventus nel primo tempo e, più in generale, appare poco reattivo e ficcante. Che l’arrivo di Borriello, e le panchine cui è stato costretto in conseguenza di ciò, ne abbiano provocato un’improvvisa involuzione? Temiamo di sì.
Vucinic: 5Il genio stravagante è ritornato, almeno stasera, nel morbido mondo dei cuscini e delle ciabatte. Molle, inconcludente, testardo nel puntare Maicon senza mai saltarlo (ma poi a cosa serve dribblare a centrocampo?), si divora un gol colossale davanti a Julio Cesar e con la difesa nerazzura lontana un caffè sorseggiabile in tutta calma. Obbrobio calcistico dal quale lo salva Del Piero che mette al sicuro la partita prima che Conte imbracci la carabina e abbatta il montenegrino, il quale, alla fine, se la cava solo con la sostituzione. Brutto passo indietro rispetto a Genova, Firenze e Coppa Italia.
Bonucci: 6,5Conte lo fa entrare con Del Piero per ridisegnare il telaio della sua Juventus, fino ad allora inaspettatamente frenata dagli espedienti tattici di Ranieri. Perno centrale della difesa a tre e regista arretrato, si gode il momento migliore della partita lontano dai minuti di sofferenza vissuti da Chiellini e Barzagli nel primo tempo.
Del Piero: 7La ciabattata di Vucinic risuona ancora clamorosa nell’aria quando il Capitano affetta l’aria nerazzura e, su splendido assist dell’inesauribile Vidal, piazza la carambola sul palo lontano dalle gambe disperatamente a compasso di Julio Cesar. Abbiamo detto tutto: il resto, è scritto tra i fili d’erba calpestati da questo fantastico fuoriclasse che non tramonta mai.
Quagliarella: 6Maicon gli strozza in gola l’urlo del gol con un prodigioso salvataggio sulla linea. Dopo la rete di Padoin appena entrato in quel di Firenze, ci mancava solo questo. E che sfiga!
Conte: 7,5Il suo giocatore migliore è fuori dalla partita, gli avversari sembrano averle azzeccate tutte, seminando trappole tattiche ovunque, e lui cosa fa? Con due cambi di uomini e uno di modulo, rigira la frittata sbattendo il lato bruciacchiato in faccia alla malcapitata e decadente Inter di quest’anno. Risultato? In mezz’ora arrivano due gol e una mezza dozzina di clamorose occasioni per arrotondare l'incasso. Un altro grande dux bianconero, maestro dell’attuale, era assai abile nei cambi tattici in piena corsa. Capito di chi parliamo, sì? Se il buongiorno si vede dal mattino, prepariamoci ad una luce abbagliante.
tmw