Genoa-Juventus, i precedenti
Delle 18 vittorie della Juventus a Genova contro la squadra rossoblù, tre sono state giocate nel mese di marzo.
La prima risale al 1938, si giocò il giorno 20 e i padroni di casa chiusero il primo tempo in vantaggio per 1-0 grazie al gol di Morselli. Gabetto e Bellini ribaltarono totalmente il punteggio nella ripresa.
Il 10 marzo del 1974, Genoa-Juventus si conclude 0-1. E’ una gara emozionante, con rete di Cuccureddu sotto la gradinata Nord al dodicesimo minuto. Nel secondo tempo, Dino Zoff ipnotizza Mario Corso, specialista in calci di punizione “a foglia morta”, non altrettanto bravo dagli undici metri, dove si fa bloccare il tiro.
L’ultimo precedente risale al 9 marzo del 2008. La Juve di Ranieri vince 2-0 grazie a un gran gol di Grygera, schierato a sinistra a sorpresa, e al raddoppio di Trezeguet: un successo maturato interamente nella prima frazione di gioco.
JUVENTUS.COMAlessio: «A Genova raddoppieremo gli sforzi»
La squalifica di una giornata ad Antonio Conte carica sulle spalle del vice Angelo Alessio oneri e onori. Sarà l’allenatore in seconda a guidare la squadra dalla panchina di Marassi e a lui tocca anche il compito di incontrare i giornalisti alla vigilia della sfida contro il Genoa. «Antonio si è sempre comportato correttamente con gli arbitri e gli assistenti - sottolinea Alessio - e ha subito un’ingiustizia. Eravamo lì e sappiamo come sono andate le cose. E’ molto amareggiato per questa giornata di squalifica e mi auguro che in futuro non si verifichi più una simile situazione».
Che parli Conte o il suo vice, la filosofia comunque non cambia e anzi l’assenza del tecnico potrà rappresentare uno stimolo in più per i bianconeri: «Affronteremo il Genoa come abbiamo affrontato tutte le altre squadre, con la stessa determinazione e voglia di fare risultato. Questa squadra ha una uno spirito costruito in otto mesi di lavoro e domani sarà ancora più arrabbiata proprio per questa situazione e raddoppierà gli sforzi».
A Marassi, oltre agli infortunati Barzagli e Chiellini mancherà anche lo squalificato Bonucci. Si continuerà comunque con la difesa a quattro e come centrale a fianco di Caceres, ci sono due possibili soluzioni: «Abbiamo provato sia Vidal che Marrone e durante l’ultimo allenamento Antonio prenderà la decisione. Lui è la mente e lui compie le scelte. In questo momento di difficoltà non modificheremo il modulo. I difensori sono contati e andremo avanti con questa situazione tattica. Se Chiellini può recuperare per Firenze? Ci speriamo. Sta lavorando , ma dobbiamo essere cauti, perché con questo tipo di infortuni non si deve sbagliare nulla per evitare ricadute».
Se la difesa ha gli uomini contati, le scelte per fortuna non mancano in attacco: «Le punte che scendono in campo saranno sempre funzionali alla partita. Non ci sono gerarchie.
Le occasioni le abbiamo avute, ma purtroppo a volte la bravura del portiere, a volte un po’ di imprecisione ci hanno impedito di segnare. Stiamo lavorando comunque su questo e speriamo di ottenere i risultati».
JUVENTUS.COMJuve, il silenzio di Conte vale più di mille parole
Si può fare molto rumore anche rimanendo zitti. E un silenzio al momento giusto può fare più casino di un’esplosione, soprattutto se arriva proprio al posto di un’esplosione. E oggi Antonio Conte non esploderà, anche se ha l’umore carico di tritolo e basterebbe mezza scintilla, pardòn domanda, nella rituale conferenza stampa della vigilia per fare un discreto «boom!».
SILENZIO RUMOROSO - L’espulsione, la squalifica, i rigori, le critiche, le tensioni del finale di campionato, varie ed eventuali: l’ordine del giorno offrirebbe l’imbarazzo della scelta, ma oggi Conte sta zitto. E non parlerà neppure domani, quando - in teoria - dovrebbe onorare il post-partita a Marassi. Come in panchina, anche dietro ai microfoni lo sostituirà Angelo Alessio , che preferirebbe farsi la trasferta a piedi piuttosto che darsi in pasto ai media, ma tant’è...
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