Conte: «La Coppa è un obiettivo»
Dal campionato alla Coppa Italia, dalla vittoria di Bergamo alla sfida contro la Roma. L’ultima settimana di gennaio della Juventus è particolarmente “ricca” e Conte, con solo due allenamenti a disposizione tra una partita e l’altra, deve necessariamente ricorrere al turnover: «Cambieremo sicuramente qualcosa, sia per via degli infortuni, sia per dare la possibilità di giocare a chi si è sempre mostrato disponibile fin dall’inizio dell’anno. Cercheremo nei limiti del possibile di dare una chance a chi l’ha meritata e a chi l’ha già sfruttata contro il Bologna negli ottavi».
Cambierà qualche uomo quindi, ma non la mentalità : «E’ un quarto di finale e non dimentichiamo che la Roma lo scorso anno ci ha eliminato in casa nostra. Non abbiamo un’ampia scelta di obiettivi, quindi cercheremo di passare il turno, contro una squadra che sta facendo molto bene. Già quando abbiamo incontrato la Roma in campionato avevo espresso il mio apprezzamento per il lavoro di Luis Enrique. E’ una squadra che ha una precisa identità e un’idea di gioco e questo non è da tutti».
Uno dei temi tattici è la sostituzione di Marchisio, fermo per la lieve distorsione al ginocchio rimediata a Bergamo: «Spero che Claudio recuperi in fretta, ma in ogni caso al suo posto dovrà giocare un calciatore che abbia caratteristiche simili e Giaccherini si avvicina molto per la capacità di inserimento, per quantità e qualità. E poi c’è Marrone che sta crescendo molto e che può essere anche il sostituto di Pirlo. Luca può ricoprire tutti e tre i ruoli di centrocampo, Giaccherini può ricoprirne due, perché ovviamente non può essere il vertice basso».
Contro la Roma non ci sarà invece l’occasione di vedere in campo Eljero Elia: «Mentre spettavo di venire in conferenza ho incontrato il dottore, che mi ha detto che è Elia arrivato zoppicando per una distrazione al legamento collaterale - svela Conte - quindi non dovrebbe essere disponibile. Io ho parlato molto con lui, ha avuto difficoltà di ambientamento, comprensibili visto che è in un campionato nuovo e in un paese del quale non conosce la lingua. In molti hanno avuto gli stessi problemi in passato Non vorrei essere irriverente pensando a Platini o Zidane.... Io stesso sono stato in coma per un anno prima di ambientarmi nel mondo Juve. Si dovrà lavorare sodo, mettendosi a disposizione per superare queste difficoltà».
Il turnover in difesa sarà per forza di cose limitato visto che, con il passaggio di Sorensen al Bologna, Conte ha una pedina in meno su cui contare: «D’altra parte queste decisioni a volte vanno prese in fretta, altrimenti si rischia di “perdere il treno” - spiega il tecnico - Il Bologna aveva bisogno di Sorensen e non poteva aspettare e il ragazzo aveva bisogno di giocare. Mi auguro che riesca a trovare spazio, perché è giovane deve fare esperienza. Certo che se a Bologna non dovesse giocare, sarebbe un problema».
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