Toro, Cairo sbotta: «Cerci alla Juve, una bufala»
Liquidata con poche battute, senza la minima esitazione e con un tono che non lascia spazio a interpretazioni diverse. «Alessio Cerci alla Juventus? Macché notizia, è soltanto una bufala. Si tratta di chiacchiere in libertà senza un minimo di fondamento. Eppoi l’ex viola ha un contratto con il Torino valido fino al giugno 2016». Così si è espresso il presidente granata Urbano Cairo , chiamato in causa da alcune indiscrezioni che circolavano ormai da una decina di giorni, relative a una possibile partenza del campione granata al più tardi nel corso della prossima sessione di mercato, quella estiva, e, perdipiù, con destinazione Juventus. L’ipotetica offerta, tutto Sebastian Giovinco , l’altra metà del cartellino di Ciro Immobile e 4-5 milioni di euro, potrebbe anche, almeno a livello teorico, rappresentare una tentazione allettante per i palati granata. Ma anche dalla sede della Juventus arrivano smentite.
Del resto, pensare già adesso di perdere l’alfiere principale della riscossa torinista è un qualcosa che la dirigenza del Torino non intende prendere in considerazione prima del tempo. E cioè magari la prossima estate e di fronte a eventuali offerte irrinunciabili, possibilmente provenienti dall’estero, così da ricavare quelle cifre che solo i club inglesi, spagnoli, il Psg e i club tedeschi possono al momento garantire. Inoltre l’eventuale trasferimento di Cerci in una squadra non italiana eviterebbe tutta una serie di problemi “ambientali”. D’altronde non è che i tifosi granata siano felici di vedere i loro migliori giocatori passare ad altre società italiane e soprattutto all’altra sponda di Torino. E pazienza per Angelo Ogbonna , la cui cessione in bianconero non ha scosso più di tanto l’ambiente granata perché il giocatore nell’ultima stagione al Torino aveva trascorso più tempo in infermeria che sul campo e il suo sostituto, Guillermo Rodriguez , aveva dimostrato di essere all’altezza, senza far rimpiangere il titolare al centro della difesa. L’operazione con i “cugini” bianconeri è andata così in porto quest’estate senza particolari clamori ma un eventuale bis, soprattutto se vedesse coinvolto l’asso dell’organico granata, cresciuto a dismisura proprio alla corte di Ventura , potrebbe compromettere il rapporto tra tifoseria e società così faticosamente ricostruito. Uno scenario che Cairo non vuole nemmeno immaginarsi.
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