La partita l'ha risolta lui, Simone Pepe. Tre punti che rimettono in gioco la Juve nella corsa alla Champions: «È una bella soddisfazione. Loro hanno giocato meglio a tratti, ma noi siamo rimasti compatti, difendendoci anche in dieci quando necessario, con Alex (Del Piero ndr) che ci ha dato una grossa mano. Alla fine abbiamo ottenuto una vittoria molto importante». È stata una Juve tutto cuore: «Non riuscivamo a tenere palla con gli esterni alti, anche per merito della Lazio che ci costringeva a difenderci. Credo che lo spirito di squadra abbia fatto la differenza, come contro la Roma».
L'ex-Udinese decide il posticipo dell'Olimpico, con la la Lazio che, in dieci nel finale, perde 1-0 e riapre la corsa alla Champions League.
Per questo "Monday Night" all'inglese, Del Neri rispolvera il suo amato 4-4-2 con Matri e Del Piero di punta mentre Reja si affida a Zarate per andare a caccia di una vittoria che varrebbe un'ipoteca sulla qualificazione alla prossima Champions League. Nelle prime battute sono i padroni di casa a fare la partita, anche se le conclusioni di Brocchi e Ledesma non impensieriscono Buffon. Ad ogni modo gli ospiti subiscono la maggiore intraprendenza degli avversari, si muovono poco e faticano a fare due passaggi consecutivi. La partita comunque è nervosa e le entrate al limite non mancano, con Lichtsteiner che si lamenta col quarto uomo per un tocco sul ginocchio che comunque non gli impedisce di continuare ad essere una spina nel fianco della retroguardia bianconera. Prima del quarto d'ora di intervallo, la Juve in qualche modo ha la migliore occasione del primo tempo, con Matri che dopo un errato disimpegno biancoceleste si fa ipnotizzare da Muslera.
Nella ripresa la squadra di Del Neri esce più carica dagli spogliatoi: Del Piero però non sembra in gran serata e non approfitta di due palloni invitanti, con Melo che a sua volta in fase offensiva non zittisce i suoi detrattori. La Lazio si riorganizza e nel giro di venti minuti riprende in mano il pallino del gioco, protestando anche per un sospetto contrato in area, con Floccari che si lascia andare dopo un tocco da dietro di Chiellini. Anche dall'altra parte del campo però l'arbitro fischia un fallo d'attacco, di confusione, ma sarebbe potuto starci un rigore. Il nervosismo se possibile aumenta, con lo spettacolo che ne risente, fino all'ottantesimo, quando Ledesma commette un altro fallo da ammonizione su Melo, lasciando la sua squadra in dieci. La Juve di colpo si sveglia, capisce di poter vincere e approfitta della paura degli avversari per passare in vantaggio con Pepe che segna il pesantissimo 1-0 con una conclusione deviata. Reja getta nella mischia Kozak ma non c'è più tempo e all'Olimpico a fare festa sono i bianconeri che possono tornare a sognare la Champions League.
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Sapete cosa mi fa imbestialire? Che a 3 giornate dalla fine leggo ancora champions riaperta! E' vero possiamo ancora farcela visto che la distanza è quantificata in 4 punti, ma abbiamo 3 squadre davanti e rischiamo di non giocare nemmeno l'EL. Forse questa vittoria così appannata è meno bella di quello che dovrebbe; forse a forza di illuderci non abbiamo più nemmeno la forza di sognare (per un 4° posto poi!). Per l'ennesima volta controllo classifica e calendario, 3 partite alla fine del campionato, e riprendo a fare calcoli, la prossima giornata le nostre dirette avversarie hanno partite difficili, Lazio e Udinese si scontrano tra di loro e la Roma deve incontrare il Milan che ha ormai il tricolore cucito sulla maglia; noi affronteremo il Chievo... Poi vedo vedo che l'ultima è con il Napoli, e penso che alla fine questa squadra 1 partita su 3 farà un tonfo, come ha fatto durante l'anno, e smetto di fare calcoli. Se penso che la CL dista 4 punti allora non riesco a non pensare ai punti persi con Catania e Cesena, 2 vittorie praticamente acquisite trasformate in 2 pareggi negli ultimi 10 minuti delle rispettive gare, i punti sarebbero 4 in più ovvero 60 a parimerito con la Lazio, e gli scontri diretti favorivano noi; non voglio nemmeno pensare ad un atteggiamento arrendevole con la Fiorentina, perchè ci può stare un pareggio, non voglio pensare a una sconfitta rocambolesca col Milan perchè alla fine è la squadra che sta vincendo il campionato, e non voglio pensare nemmeno agli incubi di Parma e Lecce, ma quei 2 pareggi con squadre da retrocessione alla fine della gara... Questa squadra, parliamoci francamente, non può competere per un titolo, non è in grado, non ha i mezzi, ma penso che debba e possa pretendere più di Udinese, Lazio e Napoli. Ahimè, a mio parere i giochi sono ormai fatti e anche se è vero che tutto può succedere, non ho più voglia di illudermi, rimane soltanto un grande rammarico e tante parole parole parole parole parole...
Ho visto le sintesi,su 20 occasioni da gol 18 sono loro e 2 nostre compreso il gol
Ma quante parate ha fatto Buffon? Due come Muslera. Per il resto imprecisioni dei laziali per tutta la gara.
Il calcio è fatto così. Quando succede agli altri però penso che bisognerebbe rallegrarsene.
Un pò di fortuna dalla nostra parte è sempre ben accetta, visto che ci ha abbandonata in tante gare (non ultima, l'ultima col Catania).
Quindi va bene prendersela sempre con i giocatori per i tanti punti persi, va bene dare contro a Delneri .... ma quando vinciamo nonostante la classifica, non diamoci addosso almeno noi e portiamo a casa serenamente sti 3 punti ancora una volta come un mese fa dall'Olimpico di Roma.